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THE WHALE
Oscar 2023: VINCITORE di 2 Statuette: 'Miglior Attore' (Brendan Fraser); 'Miglior Trucco e Acconciatura' (Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley) - Golden Globes 2023: NOMINATION a Brendan Fraser come 'Miglior Attore Protagonista' - Dalla 79. Mostra del Cinema di Venezia - RECENSIONE - Dal 23 Febbraio
"Il film racconta la storia di Charlie, insegnante di letteratura inglese che tiene i corsi da casa, in videochat, proprio per nascondere il proprio aspetto e peso, che nel frattempo ha raggiunto il preoccupante peso di 300 chili. Anche se le immagini del film lo ritraggono, spezzato nel fisico, mentre insegna, ordina pizza, guarda la televisione e riceve visite di un’amica infermiera che cerca di convincerlo a ricoverarsi, il suo obiettivo principale – mentre lotta con la vergogna che ha di se stesso – diventa quello di recuperare il rapporto con la figlia adolescente, Ellie, che non l’ha mai perdonato per aver lasciato lei e la madre per un uomo. Charlie lotta per sfruttare al meglio il tempo che gli resta. Il tutto mostrando un animo sensibilissimo... Ciò che amo di 'The Whale' è il suo invito a trovare l’umanità in personaggi che non sono né totalmente buoni né totalmente cattivi, che vivono nella zona grigia in cui ci troviamo tutti e che hanno delle vite interiori estremamente ricche e intricate. Hanno tutti commesso degli errori, ma li accomunano un cuore enorme e il desiderio di amare anche quando gli altri sembrano rifiutare l’amore. È una storia che si pone una domanda semplice ma fondamentale: possiamo salvarci a vicenda? È un tema cruciale oggigiorno, specialmente perché sembra che sempre più spesso le persone tendano a non guardare l’altro e a voltargli le spalle... Charlie ha molti difetti, ma crede nel potere dell'immaginazione. Crede che, prendendosi il tempo necessario, chiunque possa immaginare - e perfino capire - il mondo degli altri... Il cinema è questo, secondo me. Grazie al potere delle emozioni, una storia come questa può farci immedesimare nei panni di un uomo a cui, altrimenti, non ci saremmo nemmeno mai interessati, per ricordarci che ogni essere umano ha il potenziale per amare e redimersi".
Il regista Darren Aronofsky
"Conosco molto persone in sovrappeso felici e in salute, ma non era il mio caso. Avevo ignorato tantissime emozioni durante gli anni passati in una scuola cristiana fondamentalista, dove mi era stata fatta pesare la mia sessualità, e il tutto è sfociato in un rapporto malsano con il cibo. Quando ho iniziato a scrivere 'The Whale', vi ho riversato dentro tutto questo... Tutto nella vita di Charlie si basa sul dolore che non ha elaborato. Ha problemi di cuore,
ma, forse, in realtà, sta morendo del dolore con cui non ha mai fatto pace... A nessuno piace la scrittura espositiva, ma ricordo che, a un certo punto, mi ero ridotto a implorare i miei studenti di scrivere qualcosa di veritiero. Di scrivere qualsiasi cosa in cui credessero davvero. Allora, uno dei miei studenti ha scritto quella che oggi figura come una battuta sia nello spettacolo che nel film: ‘Credo di dover accettare che la mia vita non sarà entusiasmante’. Non dimenticherò mai il momento in cui ho letto quella frase, perché è stata come uno squarcio di luce sulla pagina che illuminava chi l'aveva scritta e la sua umanità. Ecco cosa cerca Charlie sia in sé stesso che negli altri"
Il soggettista e sceneggiatore Samuel D. Hunter
Galleria Fotografica:
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