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MONUMENTS MEN: GEORGE CLOONEY ALLENTA LA TENSIONE CON UNA COMMEDIA AMBIENTATA ALLA FINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE. MA ANCORA UNA VOLTA SI FA IN TRE, PER REGIA, SCENEGGIATURA E RECITAZIONE GUARDANDO ALL'ORIZZONTE DELLO SBARCO IN NORMANDIA
Dalla 64. Berlinale (6-16 Febbraio 2014 - FUORI CONCORSO) - RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW in ENGLISH by SCOTT FOUNDAS (www.variety.com) - Dal 13 FEBBRAIO
"La storia dei 'Monuments Men' non è molto conosciuta... Artisti, mercanti d’arte, architetti – erano tutti uomini ben oltre l’età del servizio di leva o dell’arruolamento volontario. Ma tutti accettarono di partecipare alla missione, perché avevano la consapevolezza che la cultura rischiava di essere distrutta. Il loro fallimento avrebbe comportato la perdita di sei milioni di oggetti d’arte. Non avrebbero permesso che ciò accadesse e, di fatto, riuscirono a portare a termine l’impresa... La cultura era in pericolo. Lo abbiamo visto e rivisto più volte, è accaduto anche in Iraq, dove i musei non erano protetti e gran parte della cultura nazionale è andata perduta... Eisenhower fu molto chiaro su questo fatto: voleva essere certo che rimanesse qualcosa quando la guerra fosse terminata ed era certo che la guerra sarebbe finita molto presto, Roosevelt prese la decisione dopo che un bombardamento delle forze alleate aveva distrutto un’antica abbazia che non aveva nessuna ragione di essere abbattuta. Era quindi importante proteggere l’arte non solo dai nazisti, ma anche dagli attacchi degli Alleati mentre si facevano strada verso la conclusione della guerra. Gli Alleati sparavano e facevano esplodere tutto, quindi ci si rese conto che la cultura poteva essere distrutta non solo dai nazisti, ma anche da noi... Con quello che fu chiamato ‘Ordine Nerone’, Hitler ordinò la distruzione di tutto: ponti, ferrovie, apparecchi di comunicazione – e anche le opere d’arte. Tutto... C’è qualcosa di avvincente in questo genere di film: basta pensare a ’La grande fuga’ (The Great Escape), ‘La sporca dozzina’ (The Dirty Dozen), ‘I cannoni di Navarone’ (The Guns of Navarone), ‘Il ponte sul fiume Kwai’ (The Bridge on the River Kwai). In quei film ci siamo innamorati dei personaggi interpretati dagli attori come della storia. E abbiamo pensato che con 'Monuments Men' avremmo potuto avere un grande cast di attori contemporanei per la nostra versione di quel genere di film – ci è piaciuto molto metterci alla prova"
Il regista, co-sceneggiatore e attore George Clooney
"Ancora oggi ci sono persone che stanno cercando di recuperare le opere d’arte che furono confiscate alle loro famiglie dai nazisti... È evidente che questa storia non si è conclusa nel 1945: la ricerca delle opere d’arte scomparse continua tuttora. Sono migliaia i capolavori ancora mancanti all’appello, mentre altrettanti ai trovano in case private o in bella mostra nei musei. Riuscite a immaginare se tutto fosse andato distrutto? Sarebbe stata una tragedia".
Il co-sceneggiatore Grant Heslov
Galleria Fotografica:
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