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QUANDO LA NOTTE: LA MATERNITA' CON LE SUE SPINE NEL FIANCO (NORMALMENTE SOTTACIUTE) NEL NUOVO FILM DI CRISTINA COMENCINI. ANCORA UNA VOLTA TRASPOSIZIONE CINEMATOGRAFICA DA UN SUO ROMANZO
Dalla 68. Mostra del Cinema di Venezia - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 28 OTTOBRE
"Quando scrivo un libro non penso che sarà mai un film, è solo un romanzo. Uno degli aspetti che più mi preoccupava per la trasposizione cinematografica di 'Quando la notte' era lo stile a monologhi interiori del libro: è la storia di un uomo e una donna che non si conoscono e, per capire chi è l'altro, si ascoltano e si pensano. Questo ovviamente al cinema non poteva essere fatto. Con Doriana Leondeff abbiamo paradossalmente ridato l'interiorità del libro con uno stile totalmente oggettivo. Abbiamo usato quello che il cinema può offrire al meglio e cioè la possibilità di restituire il silenzio, gli sguardi o il lento e il reciproco osservarsi e desiderarsi. Un altro aspetto che il film ha permesso di potenziare è la montagna: la forza, la roccia, il freddo, il ghiaccio".
La regista e co-sceneggiatrice Cristina Comencini
Galleria Fotografica:
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