Alithea (Tilda Swinton): "L'amore è un dono. È un dono di se stessi dato gratuitamente. Non è qualcosa che si può mai chiedere"
(Three Thousand Years of Longing; Australia, Usa 2022; Dramma Fantasy-romantico; 108'; Produz.: Kennedy Miller Mitchell, Kennedy Miller Productions, Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), FilmNation Entertainment, CAA Media Finance, Elevate Production Finance; Distribuz.: Eagle Pictures)
Titolo in lingua originale:
Three Thousand Years of Longing
Anno di produzione:
2022
Anno di uscita:
2022
Regia: George Miller
Sceneggiatura:
George Miller, Augusta Gore, A.S. Byatt
Soggetto: Basato sul racconto breve Il genio nell'occhio d'usignolo (The Djinn in the Nightingale's Eye) di Antonia Susan Byatt (edito in Italia da Einaudi)
Preliminaria - 25 anni di attesa:
I diritti di adattamento cinematografico del racconto sono stati acquistati dalla società di produzione di George Miller, la Kennedy Miller Mitchell, alla fine degli anni '90. Ci sono voluti dunque quasi 25 anni prima che il film vedesse la luce.
Cast: Tilda Swinton (Alithea Binnie) Idris Elba (Il Genio) Kaan Guldur (Murad IV) Aamito Lagum (Regina di Sheba) Nicolas Mouawad (Re Salomone) Ece Yüksel (Gülten) Burcu Gölgedar (Zefir) Megan Gale (Hürrem) Lachy Hulme (Solimano il Magnifico) Zerrin Tekindor (Kosem) Alyla Browne (Giovane Alithea Binne) Erdil Yasaroglu (Prof. Günhan) Sarah Houbolt (Genio dell'aeroporto) Seyithan Özdemir (Genio pallido) Matteo Bocelli (Principe Mustafa) Cast completo
Dr. Alithea Binnie (Tilda Swinton) is an academic - content with life and a creature of reason. While in Istanbul attending a conference, she happens to encounter a Djinn (Idris Elba) who offers her three wishes in exchange for his freedom. This presents two problems. First, she doubts that he is real and second, because she is a scholar of story and mythology, she knows all the cautionary tales of wishes gone wrong. The Djinn pleads his case by telling her fantastical stories of his past. Eventually she is beguiled and makes a wish that surprises them both.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Se non fosse per lo spettacolo generato da visioni, allucinazioni, sensazioni, inquietanti o ammalianti presenze - di quelle che attraversano i secoli a partire dalla regina di Saba - potremmo chiudere gli occhi e lasciarci cullare dalle voci off che fanno letteralmente il film. Il potere del racconto orale ha radici antichissime e ne rievocano i contorni serie televisive o cinematografiche, come ad esempio, le ‘storie incredibili’, che prendono vita davanti alle fiamme vibranti di un fuoco avvolgente e corale, complice della ‘meraviglia’ di chi ascolta. E il contesto potrebbe anche essere azzeccato, giustificato dalla costante presenza di un genio in questa storia, emblematica di un binomio che pone sul piatto della bilancia i due antitetici elementi di mito e scienza. Ma usare questo sistema narrativo per l’intera durata del film dà l’impressione di ascoltare un audio libro: un fluire continuativo vocale che ricuce i frammenti secolari di vita vissuta
dentro e fuori una bottiglia, com’è del resto nelle corde di un genio. E questo rischia di fiaccare un po' lo scopo di illustrare il potere della creazione e dell’immaginazione.
una conferenza - laddove scioccata da una visione in platea, finisce per svenire, e poco dopo, si ritrova ad acquistare una bottiglietta in vetro decorato in un negozio in mezzo ad altre anticaglie - a sciorinare racconti di come sia arrivato fin lì, dopo tremila anni di attesa, è per l’appunto il genio indossato da Idris Elba che, finalmente esce dalla bottiglietta da lei acquistata: ‘esotico gigante’ con la qualità ‘geniale’ di adattarsi e ridimensionarsi in base a circostanze e contesto dove si trova ad agire. E’ lui a suggerire ad Alithea di esprimere tre desideri che, ne va della sua libertà . Ma per vincere il suo scetticismo, per quasi l’intera durata del film, il genio/Elba inoltrerà il suo interminabile racconto orale, farcito di brevi ed intense storie d’amore e di lunghe attese in solitudine relegato nella bottiglia. Un racconto incastonato nella cornice vintage delle pagine ingiallite tipiche dei libri
antichi, con schegge di fantasy tra graphic novel e live-action, laddove si affaccia pure un episodio di femminismo ante litteram con la ragazza assetata di conoscenza e di sperimentazioni scientifiche.