RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 9 Luglio su Sky - Diane Keaton, Susan Sarandon, Richard Gere e con loro anche William H. Macy, Emma Roberts e Luke Bracey tutti insieme appassionatamente per questa 'romcom' (commedia romantica) multigenerazionale di Michael Jacobs qui al suo debutto alla regia
"Ho avuto modo di vedere questo cast incredibile interpretare personaggi che la gente adorerà . Le scelte difficili che devono fare riguardo a quello che potrebbe essere il miglior periodo della loro vita è qualcosa che spero emozioni fortemente il pubblico"
Il regista e sceneggiatore Michael Jacobs
"Siamo entusiasti di riunire questo cast multigenerazionale di star per esplorare un argomento a cui tutti possono relazionarsi: innamorarsi, innamorarsi di nuovo"
Il produttore Dan Guando
"La toccante sceneggiatura di Michael Jacobs e il suo sguardo attento portano tanta gioia a questa commedia edificante"
Il produttore Christopher Slager
Gina Jun (Amica di Michelle) Kirk Kelly (Cameriere al ristorante)
Musica: Lesley Barber
Costumi: Sarah Fleming
Scenografia: Rick Butler
Fotografia: Tim Suhrstedt
Montaggio: Erica Freed Marker
Makeup: Stephanie Barr (direzione); Louise McCarthy (per Diane Keaton)
Casting: Stefanie Ryan-Manhim, Quinn Showell
Scheda film aggiornata al:
23 Luglio 2023
Sinossi:
In breve:
Michelle (Roberts) e Allen (Bracey) hanno una relazione. Decidono di invitare i loro genitori per confrontarsi finalmente sul matrimonio. Si scopre che i genitori si conoscono già bene, il che porta ad alcune opinioni diverse sul matrimonio.
Michelle (Roberts) and Allen (Bracey) are in a relationship. They decide to invite their parents to finally meet about marriage. Turns out, the parents already know one another well, which leads to some differing opinions about marriage.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Mi hai fatto credere che vale la pena lottare per l’amore e che l’amore è la cosa che dura per sempre. Ci credi ancora?â€. Bella domanda! Una tra le tante in questa commedia dove i dubbi, a go-go, si rincorrono, mentre le certezze latitano!
mentre si celebra il matrimonio di un giovane amico e al contempo la propria fidanzata va pensando di fare lo stesso ‘grande passo’? La cosa potrebbe anche richiamare alla memoria Il matrimonio del mio migliore amico ma qui è tutt’altra faccenda! Dicevamo, quale occasione migliore per riflettere sull’amore e sul matrimonio, mentre i rispettivi genitori e… suoceri, stanno per l’appunto annaspando per ritrovare i cocci di sentimenti ammuffiti nella consuetudine tipica delle coppie datate? A un certo punto ci sarà un tale cortocircuito, di incomparabile comicità , proprio sulle scorie di un disastro annunciato! Nulla che non si possa riparare, diamine! Dopotutto è sempre di cinema che si tratta! Oltretutto, se la scrittura è solida come una roccia e a lunga tenuta, il cast, ‘multigenerazionale’ qui sul campo, è letteralmente da urlo! Davvero una gran fortuna poter riunire in unica commedia: Richard Gere (Howard), in coppia con Diane Keaton (Grace), i
genitori di Michelle (Emma Roberts), e l’altra coppia (i suoceri) ben assortita, da Susan Sarandon (Monica) con Sam (William H. Macy), genitori di Allen (Luke Bracey). I fuochi d’artificio sono assicurati!
Ti presento i suoceri (così titola il film nella traduzione italiana) segue a sua volta lo stesso percorso circolare dell’anello, simbolo elettivo del matrimonio, tema centrale su cui si argomenta, su più registri, a cominciare dalla voce fuori campo che interviene in punta di riflessione, appunto, mentre su una panchina è seduto un uomo anziano, di lì a poco raggiunto dalla consorte:
“Matrimonio.
Si, sono un uomo felicemente sposato da molto tempo. Soprattutto. E chi sei è quello che sei stato principalmente, giusto? Voglio dire, sei stato qualcosa per tutta la vita, ma un giorno ti svegli e te ne rendi conto. E’ passata più vita di quanta te ne sia rimasta. Quindi forse pensi alle cose che non hai fatto. O
chi non sei mai stato. O cosa puoi esserti perso lungo la strada. E quel giorno, l’ultima cosa che vuoi essere è chi eri principalmente. E tu sai cosa? Questo è un erroreâ€
A questo punto, della coppia di anziani su quella panchina in riva al mare, l’uomo, di spalle, soffoca i singhiozzi - e i gabbiani in volo sembrano solidarizzare con quei gemiti umani - mentre l’uomo confessa il desiderio di ‘voler camminare nell’oceano per sempre’ e la donna gli parla in svedese. Di lì a poco camminano entrambi verso l’oceano sulle note di una musica melanconica. E’ questa la commovente sequenza di un film bergmaniano in bianco e nero, proiettato in una sala cinematografica dove per l’appunto di trova Sam (William H. Macy), da solo, con i suoi popcorn, quando per la commozione comincia a piangere rumorosamente, disturbando i vicini in platea. Così cambia posto mentre Grace (Diane Keaton),
pure da sola al cinema, nota il fatto e va a sedersi accanto a lui, mostrando un atteggiamento quasi materno.
Ecco, è questo l’inizio di una di quelle commedie ‘multigenerazionali’ tra le più riuscite e davvero brillanti da ogni punto di vista. E mentre il titolo italiano Ti presento i suoceri vorrebbe ammiccare alla tempra ‘comica’ della precedente trilogia dei Fockers - Ti presento i miei, Mi presenti i tuoi?, e Vi presento i nostri - qui ci troviamo su un pianeta dove l’umorismo dilaga in gran quantità ma, su un altro livello: che mira a scavare più in profondità e, se vogliamo, più pungente e sarcastico. Come si è soliti dire, ‘scherzando, scherzando, Arlecchino si confessa’, beh, si direbbe un po' questo il cuore di Io ti presento i suoceri: una commedia che mentre diverte non manca di mettere il dito nella piaga di malinconie e dubbi reali, quando
“Matrimonio.
Incontriamo l’amore della nostra vita, è quella
che pensiamo al momento. Ma poi il tempo passa. Quanto tempo ci diamo l’un l’altro per trasformarci nelle persone che abbiamo sempre sperato di essere? Forse ci svegliamo un giorno, ancora sdraiati l’uno accanto all’altro, e finalmente capiamo la promessa che abbiamo fatto. Che ci saremmo dati l’un l’altro il miglior resto della nostra vita. E se non ci arriviamo? Cosa ci succede allora? Ma non è più il nostro mondo, vero? Adesso è il loro mondoâ€
E, dulcis in fundo, non si era mai vista una promessa di matrimonio più poetica di quella che suggella questa commedia che sa farsi illuminante lezione di vita:
Lui: “Ovunque tu vada, io andrò, e dove tu alloggerai, io alloggeròâ€
Lei: “Il tuo popolo sarà il mio popolo. E il tuo Dio il mio Dio. E dove muori tu, io morirò, e là sarò sepoltaâ€
Perle di sceneggiatura
Monica (Susan Sarandon) : "Tu esci ora da quella porta e ti farò del male, come tu hai fatto a me"
Howard (Richard Gere): (se ne va)
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Howard (Richard Gere): "Non puoi uccidermi ora. Sono in compagnia".
Monica (Susan Sarandon): "Indovina un pò. Sono io la compagnia" (sogghigna ridendo)
(...)
Howard (Richard Gere): "Monica non devi uccidere nessuno, il tempo sta facendo un ottimo lavoro"
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