(The Batman; USA 2022; Fantastico; 175'; Produz.: Warner Bros. Pictures/DC Entertainment/6th & Idaho Productions; Distribuz.: Warner. Bros Pictures Italia)
Soggetto: Personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger
Cast: Robert Pattinson (Bruce Wayne/Batman) Zoë Kravitz (Selina Kyle/Catwoman) Paul Dano (Edward Nashton/Enigmista) Jeffrey Wright (James Gordon) John Turturro (Carmine Falcone) Peter Sarsgaard (Gil Colson) Andy Serkis (Alfred Pennyworth) Colin Farrell (Oswald Cobblepot/Pinguino) Alex Ferns (Pete Savage) Con O'Neill (Mackenzie Bock) Jayme Lawson (Bella Reál) Gil Perez-Abraham (Sal Martinez) Rupert Penry-Jones (Don Mitchell Jr.) Luke Roberts (Thomas Wayne) Stella Stocker (Martha Wayne) Cast completo
Oscar Novak (Giovane Bruce Wayne) Joseph Walker (Giovane Riddler) Peter McDonald (Kenzie) Kosha Engler (Sig.ra Mitchell) Archie Barnes (Figlio della Sig.ra Mitchell) Janine Harouni (Carla) Hana Hrzic (Annika) Sandra Dickinson (Dory) Jack Bennett (Travis) Barry Keoghan (Prigioniero invisibile di Arkham)
Due anni trascorsi a pattugliare le strade nei panni di Batman (Robert Pattinson), incutendo timore nel cuore dei criminali, hanno trascinato Bruce Wayne nel profondo delle tenebre di Gotham City. Potendo contare su pochi fidati alleati - Alfred Pennyworth (Andy Serkis) e il tenente James Gordon (Jeffrey Wright) - tra la rete corrotta di funzionari e figure di alto profilo della città , il vigilante solitario si è affermato come unica incarnazione della vendetta tra i suoi concittadini.
Mentre le prove iniziano a condurlo più vicino alla soluzione e la portata dei piani del malfattore diventa chiara, Batman deve stringere nuove alleanze, smascherare il colpevole e rendere giustizia all'abuso di potere e alla corruzione che da tempo affliggono Gotham City.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Giovedì 31 Ottobre: le strade sono affollate per la festa, nonostante la pioggia, nascosta… c’è una forza pronta a colpire, ma ci sono anch’io… devo scegliere i miei bersagli con attenzione. E’ una grande città , non posso essere ovunque, ma loro non sanno dove sono io… Abbiamo anche un segnale quando c’è bisogno di me...â€
Così inizia le sue riflessioni esternate in voce fuori campo il nuovo The Batman di Matt Reeves, il cui curriculum avrebbe potuto spiegare tante cose (Tre amici, un matrimonio e un funerale, Cloverfield, Blood Story, Apes Revolution - Il pianeta delle scimmie, The War - Il pianeta delle scimmie) ma anche inaspettatamente sorprendere! Chiunque sa che Batman non celebra qui il suo debutto in società . Dunque chiunque non sia un totale sprovveduto sa bene che, riaffrontando l'argomento, deve scavare in qualche area insondata e tentare, almeno per certi versi, di andare oltre. E in effetti…! A
una storia tentacolare dove i cattivi lo sovrastano per numero, ma questo Batman ‘crepuscolare’, la maggior parte del tempo con indosso la classica ‘uniforme’ in maschera, scruta ogni avversario ed ogni avversa situazione, smussandone gli angoli per introdursi là dove tentano di sbarrargli la strada, ma, soprattutto, cerca di capire e di raggiungere la fonte del problema. E in un dedalo così complicato non si tratta certo di una passeggiata. Un dedalo pilotato dall’enigma a grappolo e dal suo autore, l’enigmista di Paul Dano, cui viene dato slancio, denudato della sua maschera corredata di occhiali, solo nella seconda parte della storia.
“Vorrei dire che posso cambiare le cose ma non lo so: Omicidi, rapine, e dopo due anni sono tutti fuori. La città divora se stessa, forse non si può salvare, ma io devo provarci, impegnarmi al massimoâ€
E’ stato definito "Emo-Batman". Niente poteva riuscire meglio che interpretare Bruce Wayne a Robert
Alla luce di queste verità nascoste, qual è veramente la sua responsabilità ?
Se non si può dire che in un tale ginepraio di conflitti incrociati, non vi siano colluttazioni, inseguimenti, scene d’azione e di violenza, va ammesso che tutto è sfumato dietro le quinte dell’introspezione e della psicologia dei personaggi, in primo luogo la sua, cui è affidato il primo piano assoluto: i suoi occhi filtrano attraverso superfici riflettenti o, magari inghiottite da un montaggio consapevolmente fugace, le scene di maggior impatto di marca potenzialmente ‘splatter’, deliberatamente tenute a debita distanza, grazie alla lungimirante ed opportuna scelta di regia.
tutti gli interrogativi lasciati per strada, come le briciole di pane di Pollicino. Una corsa ad ostacoli in punta di cruciverba, composto da tanti piccoli enigmi che ricondurranno all’enigma principe. Dietro ogni mente disturbata c’è sempre un forte disturbo che di solito radica in un’infanzia disgraziata: il ritrovarsi orfano, ad esempio, può essere un potente movente. Ma come osserva l’enigmista, a tu per tu con Bruce Wayne, c’è una bella differenza tra il vivere la medesima condizione in un orfanotrofio, peraltro pessimo e in balìa dei topi, e il commiserarsi malinconicamente per la propria disgrazia guardando il panorama dall’alto di un lussuoso palazzo, in piena autonomia. Beh, a questo proposito, come dare torto all’Enigmista/Dano? Così Batman/Wayne/Pattinson - che come Superman deve lasciar andare l’amore, in senso contrario alla sua strada e al suo destino - resta sempre valido, enigma senza soluzione, lo stesso interrogativo iniziale: come salvare Gotham City dall’autodistruzione?
Può avere lui qualche chance di successo?
La sua voce fuori campo ci raggiunge di nuovo con l’ennesima riflessione a cuore aperto, e la risposta sembra quasi coincidere con la domanda:
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)
nuovo trailer ufficiale:
main trailer ufficiale:
DC FanDome teaser:
Commenti del regista
"Io lavoro con il medesimo team per il comparto audio fin da Cloverfield, è fondamentale per creare l’atmosfera di un film. La fotografia pure è molto importante, ma il sonoro non lo considera nessuno e invece è una vera estensione di ciò che vedi. In The Batman devi sempre sentire la pioggia tramite il suo suono, come anche abbiamo lavorato tantissimo per il suono degli stivali di Batman che senti sempre molto bene, è il suono del timore, in essi c’è pure un po’ di Sergio Leone, un tintinnare come di speroni, accoppiato a questa figura che arriva lentissima. Sono davvero davvero fiero del mix e del sound design. Allo stesso modo la musica di Michael Giacchino crea l’atmosfera e quando questa non c’è la sostituiamo da un set di suoni in stile Lost Highway di Lynch, quando Bill Paxton esce dall’oscurità e senti uno strano drone, qualcosa che comunica un mondo intenso e spaventoso. I trattamenti sonori sono insomma tantissimi e piccoli, tutti nella direzione della minacciosità . Ma anche per esempio il suono della Batmobile è qualcosa a cui abbiamo lavorato moltissimo, specie quando deve uscire dall’oscurità . Sai la Batmobile non basta guidarla, se la usi allora devi farla apparire come una bestia che compare e spaventa. Il sonoro la fa suonare intimidatoria e capire come fare ci ha preso settimane. Alla fine quando abbiamo mixato tutto in Dolby Atmos è stato pazzesco, siamo andati alla Dolby proprio e poterlo sentire in Atmos è stato sconvolgente, lo senti nelle viscere. È fichissimo"