SPIDER-MAN: NO WAY HOME

SPIDER-MAN NO WAY HOME: UN DESTINO DI RESPONSABILITÀ

Peter Parker dovrà affrontare ardue prove di coraggio per sconfiggere nemici e valutare le sue capacità di
uomo e riscoprire il suo talento da supereroe.

Peter Parker e l’identità rivelata

Alla fine del precedente lungometraggio Spider-man: Far from home, l’identità di Spiderman è stata rivelata da Mysterio. Peter diventa talmente noto, che la sua vita privata diventa inesistente e i suoi più stretti amici ne pagano le conseguenze. Così decide di rivolgersi al potente stregone
Doctor Strange che lo aiuta con l’Incantesimo dell’Oblio, in modo da far dimenticare ai suoi cari che lui sia Spider-Man. Nella preparazione della magia qualcosa non va secondo i piani stabiliti e inavvertitamente alcune persone che conoscono l’identità segreta di Parker, provenienti da vari universi si ritrovano trasportati nell’universo del giovane Peter Parker. Sfortunatamente per lui si tratta di

affrontare acerrimi nemici e sarà costretto a dubitare dei propri valori morali pur di riportare la situazione ad una desiderata normalità.

Universi narrativi e rievocazioni

Nello sviluppo drammaturgico del lungometraggio gli antagonisti hanno l’occasione di diventare antieroi e gli eroi cadere sotto le spire del rimorso e della violenza. Vi è un maggiore approfondimento sui caratteri dei singoli personaggi, apparsi nei lungometraggi precedenti: attori come Alfred Molina e Jamie Foxx tornano per rendere maggiormente vivi i loro personaggi. Il film è connesso con tutti i sette lungometraggi dedicati a Spider-Man, compresi anche i film degli Avengers, dove è presente l’Uomo Ragno. Maggiore spazio viene dato al rapporto tra Doctor Strange e Peter Parker, che avranno l’occasione di avere delle divergenze e creare scompiglio nell’universo. In modo avvincente e singolare poi, William Dafoe riprende la sua maschera facciale dalla perversa dualità: l’attore afferma di

essersi molto divertito nel tornare ad essere il perfido psicopatico Green Goblin.

Nuove tecnologie per vecchi ruoli

Il team degli effetti visivi guidato dal supervisore degli effetti visivi Kelly Port, ha svolto un grandioso lavoro nel riportare alcuni personaggi e situazioni in questo lungometraggio: alcune risorse digitali utilizzate nei film precedenti di Spider-Man non esistono più e quindi sono state sviluppate nuove soluzioni all’avanguardia. La costumista Sanja Milković Hays ha sfruttato la conoscenza ottenuta dagli archivi di tutti i costumi presenti nella sede della Sony Pictures per poter qui realizzarne al fine di dare una continuità di immagine, pur con nuovi aggiornamenti. Per il personaggio di Green Goblin, il nuovo abito è stato creato attraverso una stampa in 3D e versato nella schiuma come un unico pezzo. L’attore Alfred Molina è rimasto sbalordito dal progresso tecnologico odierno: quando ha realizzato Spider-Man 2, le sue

braccia erano marionette mosse da quattro o cinque ragazzi, mentre per questo film sono state costruite con una tecnologia innovativa che ha reso possibile un movimento indipendente.

Una visione avvincente

Un film soprattutto creato per coloro che hanno seguito tutti i film di Spider-man, denso di citazioni, elementi e numerose sorprese che faranno impazzire i fan. Una visione innovativa ma anche un’ottima operazione di marketing degna dello stile della Marvel, che adatta le proprie visioni alle attese del grande
pubblico. Da non perdere la visione di questo lungometraggio nelle sale cinematografiche, compresi i contenuti extra alla fine dei titoli di coda, come il trailer del film Doctor Strange Nel Multiverso Della Pazzia.

trailer ufficiale:



teaser trailer ufficiale: