Prequel del film Kingsman - Secret Service - RECENSIONE in ANTEPRIMA - Dal 5 Gennaio
"È importante in generale ridere dei nostri tiranni e ad alcuni degli idioti che ci guidano. E purtroppo per il mondo in questo momento, ci sono molti idioti tra cui scegliere... I veri Gentleman oggi sono tutti coloro che hanno salvato vite umane in questa pandemia in maniera disinteressata, come gli operatori sanitari".
L'attore Rhys Ifans
"Una razza morente (quella dei gentlemen) che stiamo cercando di mantenere in vita. Non me ne vengono i mente molti, ma Colin Firth sicuramente e anche Ralph Fiennes. Non ce ne sono molti là fuori, però"
Il regista e co-sceneggiatore Matthew Vaughn
"Ne conosco un paio, in grado di rappresentare la bontà , la gentilezza, senso dell'umorismo, e la capacità di perdonare. Ma generalmente sono persone comuni. Posso pensare a chi non è un gentleman oggi. Non credo che li troviate affatto in politica. Non credo che si trovino necessariamente nel mondo degli affari. L’idea del politico gentiluomo credo sia morta da tempo. Sono una razza estinta"
L'attore Ralph Fiennes
(The King's Man; REGNO UNITO/USA 2020; commedia d'avventura; 131'; Produz.: 20th Century Studios, Marv Films; Distribuz.: The Walt Disney Company Italia)
As a collection of history's worst tyrants and criminal masterminds gather to plot a war to wipe out millions, one man must race against time to stop them.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
KING’S MAN : UNA GENESI TRA CONFLITTI E SACRIFICI
Una storia tormentata come la pace rotta dal rombo di un missile, la società Kingsman vedrà il primo bagliore di luce tra scontri, ideologie e nuove rivelazioni.
Nel terzo film sulla società segreta Kingsman si seguono le vicende che hanno portato alla fondazione del gruppo di agenti in un contesto immerso in una cruenta guerra. In Inghilterra attorno al periodo del primo conflitto mondiale, il duca di Oxford, quando suo figlio Conrad diventa un giovane adulto, vuole esortarlo ad essere un vero pacifico gentiluomo che si interessa di politica con un basso profilo. Conrad d’altra parte
desidera vivere la vita a suo modo e così i due hanno un acceso confronto di punti di vista. Nel frattempo i Re di Germania, Inghilterra e Russia intraprendono azioni di guerra, guidati da una perfida organizzazione segreta comandata da
un oscuro personaggio. Gli Oxford saranno coinvolti nel cercare di portare la pace e combattere a loro modo pur di ottenere un risultato.
Vecchi spunti per nuovi inizi
La sceneggiatura curata da Matthew Vaughn assieme a Karl Gajdusek è densa di elementi storici e contesti che narrano una pagina di storia reale con elementi di finzione relativi alla storia degli Oxford e della società Kingsman. Lo stile del film è molto differente dai precedenti film: ad eccetto di alcune brevi connessioni e stili di combattimento, sono presenti sequenze leggermente più cruente e i personaggi sono poco approfonditi. Il film è denso di elementi narrativi, molto probabilmente sarebbe stato più interessante sviluppare una serie televisiva per suddividere ed ampliare la storia. Molte sequenze del film si ispirano a lungometraggi e serie televisive come Mission Impossible, 007 e Legends of Tomorrow.
Ambientazioni realistiche
tra idee fantasiose
La ricostruzione delle ambientazioni come la dimora del Duca di Oxford e il negozio di abiti Kingsman sono estremamente curate dallo scenografo Darren Gilford e dal suo team. Da lodare anche il lavoro dei costumisti e del reparto sartoria: gli indumenti indossati dai protagonisti hanno una valenza drammaturgica molto importante per questo film. Da evidenziare anche la perfetta coerenza delle sequenze di
combattimento con lo stile coreografico degli agenti Kingsman, uno dei pochi elementi che fa da collante con i due film precedenti.
Conclusioni
Un film denso di scontri armati ed una riflessione sulla guerra e sulla corruzione politica. Da visionare.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)