Golden Globes 2021 - 2 Nominations: 'Migliore Attrice Non Protagonista' a Helena Zengel e 'Migliore Colonna Sonora Originale' a James Newton Howard - Paul Greengrass torna a dirigere Tom Hanks dopo Captain Phillips - Attacco in mare aperto mentre apre un varco per il debutto della giovane attrice tedesca Helena Zengel - RECENSIONE - In Streamingdal 10 Febbraio
"Ho deciso di fare questo film perchÊ il romanzo sembrava parlare di oggi: anche se è la storia di un lettore di notizie solitario nel Texas del 1870 post guerra civile, sembra presentare gli stessi problemi che abbiamo oggi. Quando abbiamo cominciato a girare la connessione è diventata sempre piÚ forte: nel film c'è un'epidemia di meningite e alla fine il protagonista scopre che la moglie è morta di colera. A fine riprese c'è stata la pandemia di Covid. Il film parla anche di questo: non puoi mai sapere cosa può succedere. Un altro tema importante è l'importanza di guarire, ricostruire e diminuire le divisioni. Questo è un tema sempre piÚ attuale in questi mesi: come possiamo ridurre le divisioni in America e in Europa?"
Il regista Paul Greengrass
(News of the World; USA 2020; dramma western; 118'; Produz.: Perfect World Pictures, Playtone, Pretty Pictures, Universal Pictures; Distribuz.: Universal Pictures)
Cast: Tom Hanks (Capitano Jefferson Kyle Kidd) Helena Zengel (Johanna Leonberger/Cicala) Mare Winningham (Doris Boudlin) Elizabeth Marvel (Ella Gannett) Neil Sandilands (Wilhelm Leonberger) Winsome Brown (Agna Leonberger) Fred Hechinger (John Calley) Gabriel Ebert (Benjamin Farley) Clint Obenchain (Tom Farley) Bill Camp (Willie Branholme) Michael Angelo Covino (Almay) Chukwudi Iwuji (Charles Edgefield)
Musica: James Newton Howard
Costumi: Mark Bridges
Scenografia: David Crank
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: William Goldenberg
Effetti Speciali: Zackery Beyer, Trenton Driver, John Marshall, Brian J. Moore e Jedediah Noble
Makeup: Sheila Trujillo-Gomez
Casting: Francine Maisler
Scheda film aggiornata al:
19 Aprile 2021
Sinossi:
Ambientato alla fine della guerra civile americana, il film segue la storia del Capitano Jefferson Kidd (Tom Hanks), un uomo dalle grandi capacità oratorie, rimasto vedovo, che viaggia per il Texas raccontando ciò che accade in giro per il mondo. Nel corso del suo peregrinare il Capitano dovrà portare a termine un compito non facile: riportare a casa dagli zii Johanna Leonberger (Helena Zengel), una ragazzina di dieci anni, rapita sei anni prima dalla tribÚ nativa dei Kiowa e cresciuta come una di loro. Johanna verrà rimandata dove la legge stabilisce che debba vivere, contro la sua volontà , lontana da quel mondo a lei sconosciuto.
Il viaggio di molte miglia lungo la natura selvaggia per raggiungere lâobiettivo finale, sarĂ pieno d'insidie ma rappresenterĂ l'occasione per far nascere un legame indissolubile tra i due protagonisti.
Synopsis:
A Civil War veteran agrees to deliver a girl, taken by the Kiowa people years ago, to her aunt and uncle, against her will. They travel hundreds of miles and face grave dangers as they search for a place that either can call home.
Five years after the end of the Civil War, Captain Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks), a veteran of three wars, now moves from town to town as a non-fiction storyteller, sharing the news of presidents and queens, glorious feuds, devastating catastrophes, and gripping adventures from the far reaches of the globe. In the plains of Texas, he crosses paths with Johanna (Helena Zengel ), a 10-year-old taken in by the Kiowa people six years earlier and raised as one of their own. Johanna, hostile to a world she's never experienced, is being returned to her biological aunt and uncle against her will. Kidd agrees to deliver the child where the law says she belongs. As they travel hundreds of miles into the unforgiving wilderness, the two will face tremendous challenges of both human and natural forces as they search for a place that either can call home
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
La missione impossibile del Capitano Jefferson Kyle Kidd di Tom Hanks: âLa riporto a casa, io lâho trovata e io la devo riportare a casaâ
Può un western americano non rinnegare se stesso e riuscire ad essere persino âdelicatoâ? A giudicare dal risultato ottenuto dal regista Paul Greegrass con News of the World (Notizie dal mondo) si direbbe proprio di si. Non solo! Eâ proprio il tocco delicato ad aprire una finestra dâepoca sulla Wichita Falls del Texas Settentrionale allâaltezza del 1870, complice la felice risoluzione elaborata dal blasonatissimo direttore della fotografia polacco Dariusz Wolski. Eâ come un caldo abbraccio, dove tutto è in penombra e le luci fioche e paglierine sono come inghiottite dalla nebbia, come se la veritĂ di fatti e persone facesse fatica ad affiorare. Alcuni ritagli di giornale sono incorniciati in una sorta di quadro determinato a perpetrarne la memoria. Qualcuno tiene dâocchio lâorologio e la gente
affolla un ampio locale in cui di li a poco, quel qualcuno leggerĂ per loro, in una sorta di ârassegna stampaâ ante litteram, le ânotizie dal mondoâ del titolo. Del resto, in unâepoca in cui televisione, cinema e digitale hanno da divenire, quello è ciò che offre il âconventoâ come informazione ed intrattenimento. Anche se le prime notizie sono tuttâaltro che confortanti oltre che sinistramente attuali. Si parla di unâepidemia di meningite con la conta delle vittime: 97 in soli due mesi. Ma è proprio per questo che Greengrass ha trovato interessante il romanzo di Paulette Jiles da cui ha tratto il film. Per la veritĂ questo non è che il primo tra molti altri registri ad aprirsi, in un ventaglio di familiaritĂ , con il nostro presente, in particolare sul piano socio-politico, tanto da dare pane per i denti a tutti coloro che provano il gusto di analizzare il
film in chiave antitrumpista. Beh, non è solo un modo di dire âla storia si ripeteâ, ma personalmente, preferisco la lettura inerente ai temi del film, che sono moltissimi, a ricondurre tutto sul piano universalmente umano, dei valori, sentimenti e scelte che tracciano nelle specifiche circostanze, lo spartiacque tra buono e cattivo. Il che è piĂš facile a dirsi che a farsi, sempre e comunque, figurarsi allâombra di un Texas senza legge quale si profila quello di fine Ottocento! Un paese ancora molto diviso e offeso dalla guerra civile, dove episodi di violenza e razzismo sono allâordine del giorno. Un Paese in cui âi coloni uccidono gli indiani per le terre e gli indiani uccidono i coloni per riprenderseleâ. Eppure: âNon volevamo noi la guerra ma era nostra responsabilitĂ combattere. Non è una punizione è un qualcosa con cui dobbiamo convivere e affrontare ogni giornoâ.
"Signore e signori queste sono storie
di uomini e donne molto simili a voi che attendono giorni migliori"
Ma è proprio in questo Paese che si ritrova a spostarsi da una cittadina allâaltra, attraversando territori tanto estesi quanto ostili il lettore di news (ma ancora narratore di storie) cui dĂ volto e anima senza pari Tom Hanks: quel suo ombroso e strascicato capitano Jefferson Kyle Kidd, reduce di guerra e vedovo di una moglie morta di colera. Un uomo onesto, con un cuore molto piĂš grande di quello che pensava di avere. Pacato e tranquillo, ma con le idee chiare perchĂŠ radicate nei sani valori di uguaglianza, pace e giustizia, e, soprattutto, straordinariamente determinato a non cedere verso nessun compromesso: come ad esempio quello di leggere le notizie tendenziose di un giornale locale volto a promuovere i crimini perpetrati dai capo banda. Un uomo che cerca dunque la legge in fondo al barile anche quando non ce
nâè rimasta neppure una briciola. Un uomo capace di instillare pillole di speranza, come la sua storia sui minatori, in un mondo di oppressi e di oppressori. Un ruolo, il suo, che è il perno della storia, dâaltra parte forse piĂš sul piano personale, di una âpaternitĂ â del tutto inaspettata, che sulla Storia con al S maiuscola dellâepoca che, pure, non manca di affacciarsi di tanto in tanto, giusto per osteggiare il suo percorso. E non solo il suo.
âVoglio portarti via dalla morte e dal dolore, tornare indietro non va bene. Prosegui sulla tua linea e non voltartiâ
Dal momento che sui suoi passi scorge un impiccato, e di lĂŹ a poco una bambina che non conosce la sua lingua e fugge terrorizzata come una lepre, il destino del nostro capitano ha deciso per lui una svolta inedita. Una bambina la cui storia costeggia quella del rapimento di âAlzata
con pugnoâ narrato da Kevin Costner in Balla coi lupi. Eâ la giovane ed incredibile interprete tedesca Helena Zenger (Nomination ai Golden Globes 2021) a ritrarre la Johanna/Cicala di Notizie dal mondo, bambina tedesca, per lâappunto, rapita ancora molto piccola dalla sua famiglia di origine sterminata, e cresciuta per sei anni da una tribĂš Kiowa, a sua volta sterminata. Resa dunque orfana due volte, di due diverse famiglie, e ridotta allo stato brado, pressochĂŠ intrattabile e sempre pronta alla fuga, non sarĂ facile per il Capitano fare in modo che possa congiungersi a degli zii lontani. Il loro percorso, in un tandem accidentato di insidie, pericoli e sopraffazioni tipiche del classico western, diventa cosĂŹ ben presto il cuore del film, ma il senso della misura con cui vengono trattate le canoniche sequenze da regolazione di conti, apre un varco parallelo con lo spazio necessario per tutta la delicatezza che può
sbocciare da un aiuto reciproco sincero: un affetto embrionale che da bruco sembra destinato a mutarsi in farfalla. Aiuto reciproco attraversato da una solidarietĂ imprevista di cui riconosciamo il volto silente sulla scia di una tempesta di sabbia, attraverso la quale si trascina una manciata di nativi americani. Una sequenza da manuale, indimenticabile pagina di puro cinema, non tanto ad alto tasso di adrenalina, quanto di pathos ed intensitĂ emotiva.
Comâè ben noto, secondo una regola universale, non ci si può evitare di fare i conti con se stessi e con il proprio passato: dovrĂ farlo il nostro Capitano/Hanks cosĂŹ come la piccola Johnna/Zengel: âcredo che tutti e due abbiamo dei demoni da affrontare su questa stradaâ. Ma prima o poi, arriva il momento di tornare finalmente a casa, basta solo fare attenzione a non sbagliare portone.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)