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    C'ERA UNA TRUFFA AD HOLLYWOOD

    RECENSIONE in ANTEPRIMA - Un sentiero di ritorno affollato tra Robert De Niro, Morgan Freeman, Tommy Lee Jones, Emile Hirsch - In Italia è stata trasmessa per la prima volta il 26 dicembre 2021 su Sky Cinema Uno - Dal 19 Gennaio in Blu-Ray

    (The Comeback Trail; USA 2019; Azione; 104'; Produz.: Empire Media Partners, March On Productions, Sprockefeller Pictures in associazione con Storyboard Media; Distribuz.: Eagle Pictures)

    Locandina italiana C'era una truffa ad Hollywood

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    Celluloid Portraits:



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    Titolo in italiano: C'era una truffa ad Hollywood

    Titolo in lingua originale: The Comeback Trail

    Anno di produzione: 2019

    Anno di uscita: 2022

    Regia: George Gallo

    Sceneggiatura: George Gallo e Josh Posner

    Cast: Robert De Niro (Max Barber)
    Tommy Lee Jones (Duke Montana)
    Morgan Freeman (Reggie Fontaine)
    Emile Hirsch (James Moore)
    Kate Katzman (Megan Albert)
    Zach Braff (Walter Creason)
    Eddie Griffin (Devin)
    Patrick Muldoon (Frank Pierce)
    Vincent Spano (Joey)
    Julie Lott (Sophie Renee)
    Blerim Destani (Boris)
    Joel Michaely (Andre)
    Chris Mullinax (Bob Stillwater)
    Jermaine Washington (Kenny)
    Josefine Lindegaard (Bernadette)

    Musica: Aldo Shllaku

    Costumi: Melissa Vargas

    Scenografia: Joe Lemmon e Stephen J. Lineweaver

    Fotografia: Lucas Bielan

    Montaggio: John M. Vitale

    Casting: Dean E. Fronk e Donald Paul Pemrick

    Scheda film aggiornata al: 29 Gennaio 2022

    Sinossi:

    In breve:

    Max Barber (Robert De Niro), un uomo che si ritrova in debito nei confronti di un boss della mafia, decide di compiere una frode fiscale legata alle assicurazioni. L'uomo decide di utilizzare per i suoi scopi la star del cinema e cowboy con intenti suicidi Duke Montana, ingaggiandolo per un film western scritto male e solo con lo scopo di ucciderlo durante i primi giorni di riprese. Duke, invece, riesce a redimersi e a lasciarsi alle spalle il passato, trascinando nello stesso percorso anche Max e le altre persone coinvolte negli eventi.

    In dettaglio:

    Max Barber (Robert De Niro) si trova nei guai perchè ha dei debiti con un bosso della mafia. Per tirarsi fuori dai guai organizza una frode fiscale legata alle assicurazioni. L'uomo decide di utilizzare per i suoi scopi la star del cinema e cowboy con intenti suicidi Duke Montana, ingaggiandolo per un film western scritto male e solo con lo scopo di ucciderlo durante i primi giorni di riprese. Duke, invece, riesce a redimersi e a lasciarsi alle spalle il passato, trascinando nello stesso percorso anche Max e le altre persone coinvolte negli eventi.

    Il produttore cinematografico Max Barber, da sempre dedito alla creazione di pellicole di discutibile qualità artistica, deve prendere atto del totale fallimento del suo ultimo film. Come se non fosse sufficiente, ha accumulato un ingente debito con uno dei capi della criminalità che si aggira attorno Los Angeles.

    Così, giunto alla disperazione, prepara un piano diabolico: girare un nuovo film, ma questa volta con scene d’azione pericolose e al limite della fattibilità. Durante le riprese, farà in maniera di procurare un incidente all’attore principale, riscattandone successivamente l’assicurazione. La figura ideale sembra essere quella di Duke Montana, una star ormai sul viale del tramonto e in preda all’alcol.

    Ma la truffa organizzata da Barber non sarà di così semplice concretizzazione: sorprendentemente, Duke uscirà perfettamente integro una scena dopo l’altra, e il piano ideato dal produttore rischia di saltare...

    Synopsis:

    Two movie producers who owe money to the mob set up their aging movie star for an insurance scam to try and save themselves. But they wind up getting more than they ever imagined.

    In debt to the mob and in need of a new money making scheme to save his skin, greedy grind-house film producer, Max Barber, (Robert Deniro) decides to produce a dangerous new film, all for the sake of killing his lead actor in a stunt so he can rake in the insurance money. But when he casts Duke Montana, (Tommy Lee Jones) an aging, washed up movie star as the lead, Max never expects the depressed old drunk to be revitalized by being in front of the camera again. Unable to kill Duke in a basic stunt, Max ups the stakes, putting Duke into ever more dangerous situations. And as Duke survives stunt after stunt, Max unwittingly starts making the best movie of his career. A cross between "Get Shorty" and "The Producers," THE COMEBACK TRAIL is a fun journey through the underbelly of Hollywood. Littered with a cast of unforgettable and outrageous characters, it will have you giggling

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Certo che Robert De Niro, immerso da una vita nello star system di Hollywood, non disdegna di sfoggiare, ad ogni occasione, un certo spirito critico! Chissà! Magari per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, protetto dalla cornice artistica di cui egli stesso è portavoce e promotore. Chi non ricorda il Disastro a Hollywood di Barry Levinson? Film incentrato proprio su due settimane nella vita di Ben (Robert De Niro), un produttore cinematografico alle prese con le dure regole di Hollywood e un matrimonio in crisi alle spalle. Anche allora già incarnava lui stesso un produttore cinematografico alle prese con non poche gatte da pelare. Il risultato fu quello di un simpatico ‘dramedy’ di una certa levatura.

    Oggi, scendendo qualche gradino per portarsi al livello della pura commedia, sgangherata e scanzonata per scelta, ritroviamo di nuovo Robert De Niro sempre infognato tra sceneggiature, regia e produzione, al culmine di una carriera in

    caduta libera, costellata di fallimenti, inanellati uno dietro l’altro, ma con il sogno mai sopito di portare l’ottima sceneggiatura nel cassetto, alla ribalta di un successo meritevole dell’Oscar. E’ il Max Barber protagonista in The Comeback Trail (Il sentiero del ritorno), ovvero, in C’era una truffa a Hollywood di George Gallo, già pittore impressionista (vincitore del premio Arts for the Parks nel 1990) prima ancora che regista e sceneggiatore (Perseguitato dalla fortuna). Trattasi di un remake dell’omonimo film del 1982, ma, fatto sta, che, evidentemente, Robert De Niro, ama farsi beffe di Hollywood, in un modo o nell’altro: disastri, truffe, ogni spigolatura è buona per fare dell’ironia e del sarcasmo. Il suo personaggio attuale deve vedersela ora con un boss della mafia cui deve dei soldi. Trovandosi egli perennemente in bolletta e dunque impossibilitato a produrre film di un certo livello, si vede costretto a prestiti che non è poi

    in grado di rifondare. A Morgan Freeman tocca far la parte del losco boss ricattatore senza scrupoli Reggie Fontaine, personaggio di fronda, praticamente sfocato sul campo.

    La manifestazione cattolica dell’inizio contro l’ultimo film di Max/De Niro non è affatto, come egli pensa, una espressione di affetto e gradimento del pubblico. Tutt’altro. E’ il nipote e collega James (Emile Hirsch) a farglielo notare, insieme ad una lapidaria critica sul giornale. Ed è subito commedia, onorata da De Niro con quell’espressione beffarda che gli appartiene e che lo rende irresistibile ancor più che sul registro drammatico. Ma il lato più divertente di tutta la vicenda emerge quando Max/De Niro, nel tentativo di risollevare le sorti economiche del suo business cinematografico e poter in qualche modo saldare i debiti con Reggie/Freeman, si reca in una casa di riposo per pescare la star protagonista di un western la cui sceneggiatura langue da tempo in un

    angolo, perché ritenuta obsoleta e per nulla appetibile. Ma con l’acqua alla gola, Max/De Niro ne pensa una delle sue, in odore di truffa, e persino pesante: beccare un tipo anziano da far schiattare sul set ed incassarne l’assicurazione. E’ qui che subentra il Duke Montana di Tommy Lee Jones, ex star di western per l’appunto, ospite nella casa di riposo, molto malandato e con tanti e tali scheletri nell’armadio da indursi a tentare ogni giorno il suicidio. Che dire? Il reclutamento perfetto per la copertura della truffa.

    Ma le cose non andranno secondo i piani, ovvio. E la comicità più carina monta proprio in groppa alle scene in cui, a dispetto di tutto, Duke/Lee Jones, la spunta puntualmente alla volta della sopravvivenza. Tra una citazione e l’altra, tra cui il ponte di legno alla Indiana Jones. Paradossalmente, ne uscirà un capolavoro, con incassi assicurati, e tutti ne trarranno un’ottima

    lezione per una redenzione personale accettabile. E mentre in corso d’opera si sono sprecate battutacce per tutti i gusti sull’indole dei produttori in quel di Hollywood, in seno ad una sceneggiatura ben scritta e divertente, presto o tardi si raggiunge un finale doppio, che sembra quasi estraneo al film, quando invece è figlio legittimo delle sequenze di apertura. La risposta pungente alla manifestazione iniziale, per buona pace alla contestazione cattolica.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)






    trailer ufficiale:

    Links:

    • Robert De Niro

    • Tommy Lee Jones

    • Morgan Freeman

    • Emile Hirsch

    • Patrick Muldoon

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    Galleria Video:

    C'era una truffa ad Hollywood - trailer

    C'era una truffa ad Hollywood - trailer (versione originale) - The Comeback Trail

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