"A mio parere, il film originale è il più grande film d’animazione mai realizzato. Fin dal primo giorno io e Jon abbiamo parlato del nostro amore per il film originale e di quanto fosse importante conservare lo spirito della versione animata"
Lo sceneggiatore Jeff Nathanson
(The Lion King; USA 2019; Animazione, Avventura, Dramma; 118'; Produz.: Fairview Entertainment e Walt Disney Pictures; Distribuz.: Walt Disney Studios Motion Pictures)
Jon Favreau dirige la nuova avventura Disney Il Re Leone, un viaggio nella savana africana dove è nato un futuro re. Simba prova una grande ammirazione per suo padre, Re Mufasa, e prende sul serio il proprio destino reale. Ma non tutti nel regno celebrano l’arrivo del nuovo cucciolo. Scar, il fratello di Mufasa e precedente erede al trono, ha dei piani molto diversi e la drammatica battaglia per la Rupe dei Re, segnata dal tradimento e da tragiche conseguenze, si conclude con l’esilio di Simba. Con l’aiuto di una curiosa coppia di nuovi amici, Simba dovrà imparare a crescere e capire come riprendersi ciò che gli spetta di diritto.
Effetti Speciali: Robert Legato (supervisore effetti visivi)
Casting: Sarah Finn
Scheda film aggiornata al:
19 Settembre 2019
Sinossi:
Simba, il figlio di Mufasa e principe delle Terre del Branco, spera di seguire le orme del padre. Il fratello minore di Mufasa, Scar, complotta per tradire Mufasa e conquistare le Terre del Branco, costringendo Simba all'esilio, dove incontra Timon e Pumbaa. Simba deve stringere un'alleanza e ricostruirsi completamente per prendere ciò che è giustamente suo.
Commento critico (a cura di FRANCESCO ADAMI)
IL RE LEONE: LA FINE DELL’INNOCENZA E L’INIZIO DI UNA SELVAGGIA REALTÀ
Sulla Rupe dei Re si affaccia l’erede e piccolo leone Simba, destinato a seguire la strada per ottenere la pace ostacolata da minacce naturali e divergenze familiari. Un viaggio tra confortevoli tramonti di tranquillità e oscure insidie celate in aride terre, un safari realistico nel costruito mondo del Re Leone.
Il Re Leone, versione 2019, è la trasposizione foto realistica del cartone del 1994, curata e diretta da Jon Favreau. Ci si immerge nelle atmosfere africane, dove il leone e Re Mufasa, governa sul territorio e sulla natura, mantiene l’equilibrio ed il cerchio della sopravvivenza. Il piccolo leone Simba prova una grande ammirazione per suo padre Mufasa ed è destinato a gestire il regno, ma Scar, zio di Simba, vuole a tutti i costi ottenere il trono. Così attraverso un piano ben escogitato assieme alle Iene, Scar ottiene il potere
ed esilia Simba. Per riportare tutto all’ordine prestabilito, Simba deve affrontare le sue paure ed assumersi le responsabilità .
La storia tra adattamento e rappresentazione
La sceneggiatura, scritta da Jeff Nathanson, ad eccetto di qualche sfumatura, è praticamente identica a quella sviluppata per il cartone da Irene Mecchi, Jonathan Roberts e Linda Woolverton. Pertanto non ci sono approfondimenti sui personaggi e caratterizzazioni avanzate, nulla di innovativo. Probabilmente il realismo rappresentativo di tutti i protagonisti dona un’atmosfera da documentario, non vi è più la leggerezza e la caratteristica umana data alle creature tipiche dei cartoon della Disney. Anche se ci sono momenti in cui si sorride, è assente quella nota di magia a vantaggio di un sentimento vicino a quello che si prova quando si vive con animali da compagnia ai quali si è legati da anni.
Tecnica e visione : Black Box Theater ed il Foto realismo
Il regista e produttore Jon Favreau, dopo aver
coinvolto il pubblico nella efficace rappresentazione filmica del Libro della Giungla, avvalora la sua tecnica e la sua visione nello sviluppare Il re Leone grazie alla assoldata collaborazione con lo staff della società di effetti visivi MPC. Proprio lo stile e la tecnica sono il fulcro centrale del film: sono state realizzate inquadrature all’avanguardia attraverso diversificati stili e dispositivi come la realtà virtuale, la Computer Grafica, l’animazione, il fotorealismo e l’interpretazione ai confini con il teatro. Il team dei creativi ha effettuato viaggi in Africa per poter studiare la migrazione degli animali, il comportamento e le movenze di leoni, iene e facoceri. Presso la Disney’s Animal Kingdom (DAK) di Orlando, in Florida, sono stati registrati i versi degli animali, come i leoni e le iene, per essere inseriti poi in postproduzione dal team degli effetti sonori, che ha sviluppato ulteriormente la registrazione in Germania presso lo Zoo Magdeburg. Il viaggio
per la creazione del film è iniziato nel 2017, quando il team di Faveau, costituito da ben 13 membri chiave tra i quali: il designer James Chinlung, il direttore della designer James Chinlund, il direttore della fotografia Caleb Deschanel, il visual effects supervisor Rob Legato, il visual effects supervisor di MPC Adam Valdez e l'animation supervisor Andy Jones, hanno acquisito circa 12.3 Terabyte di materiale e di immagini grazie a numerose e sofisticate attrezzature fotografiche. La scenografia, realizzata da James Chinlung, è stupefacente: l’ambientazione è talmente reale da confondere lo spettatore,: Non si riesce a distinguere le riprese realizzate sul territorio rispetto a quelle ricreate virtualmente. Un'ulteriore tecnica, denominata 'back box theater', è stata utilizzata per poter fare interagire gli attori all’interno di uno spazio scenico e non in uno studio di registrazione, in modo da ottenere dinamiche e mimiche utili per la rappresentazione delle emozioni umane all’interno dell’animazione.
Il doppiaggio:
Marco Mengoni ed Elisa tra atmosfere africane e pop italiano
Per la versione italiana, le musiche e le voci di Marco Mengoni (Simba) ed Elisa (Nala), riescono a mantenere viva e idonea l’atmosfera delle canzoni originali rivisitate, grazie all’esperienza e all’animo black - ed in parte soul - a volte evidente nella discografia dei due artisti. Un elogio al doppiaggio italiano va ai due attori Edoardo Leo (Timon) e Stefano Fresi (Pumbaa) che donano vivacità e sintonia ai due personaggi interpretati, anche per la parte musicale nelle canzoni Hakuna Matata e Il leone si è addormentato (Mbube).
Un'avventura per famiglie che dura da 25 anni
Il Re Leone, come afferma Jon Favreau: “È un film d’avventura per famiglie ma ci sono momenti, come anche nel film originale e nello spettacolo teatrale, in cui le cose si fanno molto intense ed emozionanti. Bisogna tenere tutto in equilibrio: vogliamo comunicare gli stessi sentimenti e raccontare
la stessa storia, ma senza sovraccaricare il pubblico. Volevamo replicare lo stesso equilibrio del film originaleâ€.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)