RECENSIONE - I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - Tom Hanks scrive, interpreta e produce un dramma di guerra diretto da Aaron Schneider (Get Low) - Il film disponibile direttamente in streaming online su Apple Plus TV dal 10 luglio 2020
(Greyhound; USA/CANADA/CINA 2018; dramma di guerra; 91'; Produz.: FilmNation Entertainment/Playtone; Distribuz.: Sony Pictures Italia, Warner Bros. Pictures Italia)
Titolo in italiano: Greyhound: Il nemico invisibile
Titolo in lingua originale:
Greyhound
Anno di produzione:
2018
Anno di uscita:
2020
Regia: Aaron Schneider
Sceneggiatura:
Tom Hanks
Soggetto: Preliminaria - Il tributo:
Le riprese di Greyhound si sono tenute a Baton Rouge a bordo della USS Kidd, il cui nome è un tributo al Contrammiraglio Isaac Kidd, morto sulla USS Arizona durante l’attacco a Pearl Harbor e primo ammiraglio della Marina a essere ucciso in azione; la USS Kidd svolse un ruolo importante nella Guerra di Corea.
Cast: Tom Hanks (Comandante Ernest Krause) Elisabeth Shue (Evelyn) Stephen Graham (Charlie Cole) Rob Morgan (George Cleveland) Manuel Garcia-Rulfo (Melvin Lopez) Matt Helm (Lt. Nystrom) Karl Glusman (Red Eppstein) Grayson Russell (Segnalatore) Devin Druid (Homer Wallace) Tom Brittney (Tenente Watson) Alex Kramer (Addetto alle rilevazioni dei segnali sonar) Jimi Stanton (Tenente Harbutt)
Musica: Blake Neely
Costumi: Julie Weiss
Scenografia: David Crank
Fotografia: Shelly Johnson
Montaggio: Mark Czyzewski e Sidney Wolinsky
Effetti Speciali: Marc Banich e Yves De Bono (supervisori); Scott Dwyer, Ryan Hartnett e Jase Warrington
Makeup: Ashley Kent Bolotte, Courtney Callais, Mary Ashton Honore, Kaylee Jo, Stacey Perry, William Spataro ed Ashley Treadaway
Casting: Francine Maisler
Scheda film aggiornata al:
19 Aprile 2021
Sinossi:
In breve:
Greyhound segue un convoglio di 37 navi Alleate guidato dal capitano Ernest Krause (Tom Hanks), per la prima volta al comando di un cacciatorpediniere degli Stati Uniti, attraversare il pericoloso Atlantico settentrionale mentre è inseguito da una flottiglia di U-Boot nazisti sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale.
In altre parole:
Ambientato nei primi giorni dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale e segue la vera storia del comandante della Marina statunitense, Ernest Krause (Tom Hanks). Dopo anni, finalmente Ernest viene messo a capo di un cacciatorpediniere, la Greyhound, e alla guida di una flotta di 37 navi alleate. Oltre a fronteggiare i temibili U-boat nazisti, i sommergibili della Germania, nelle acque imprevedibili dell'Atlantico del Nord, l'uomo dovrà affrontare anche i suoi demoni e gli scontri interni con il suo equipaggio.
Short Synopsis:
A navy officer commands the Greyhound during World War II
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
FLASH MOVIE:
Abbiamo ripescato nella gerla delle pellicole deviate sullo streaming come tante, incuriositi dal reimpiego di Tom Hanks ad ampio spettro: sceneggiatore, produttore ed interprete protagonista. Ma questo Greyhound merita la location di trasmissione cui è stato relegato: lo streaming su Apple Plus TV (dal 10 luglio 2020). Si perché al di fuori di una ristretta cerchia di appassionati incalliti di azioni di guerra in mare aperto, non credo che il film possa coinvolgere un pubblico più ampio. Al cospetto di pellicole apripista di genere come i celebri Caccia a Ottobre rosso di John McTiernan, U-Boots 96 di Wolfgang Petersen, K-19-The Widowmaker di Kathryn Bigelow, tra gli altri, questo dimesso e noiosetto Greyhound sembra una Cenerentola dall’aria grigia e spenta che ha visto tempi migliori. Poi ricordiamo che al timone della regia c’è Aaron Schneider, membro della American Society of Cinematographers (ASC) dal 1999, direttore della fotografia per la serie
televisiva Murder One o di film come Il collezionista e Simon Birch e… i conti tornano. La fotografia declinata sulle fumose nuance pressoché monocrome, soprattutto in esterno, è forse la parte migliore di un film in cui persino la performance di Tom Hanks, nei panni del Comandante Ernest Krause, risulta intensamente monocorde. Per non dire dell’inciampo femminile (la Evelyn di Elisabeth Shue) cui il copione non ha riservato che una fugace comparizione assolutamente priva di spessore se non nella mente e nel cuore del primo protagonista, come tornano a ricordarci quel paio di pantofole monogrammate.
Secondo commento critico (a cura di La parola al film)