RECENSIONE - Dalla Berlinale 2023 - Sez. Special Gala (Fuori Concorso) - Anne Hathaway, Marisa Tomei e Peter Dinklage sono protagonisti nel dramedy di Rebecca Miller (figlia di Arthur Miller e già dietro la macchina da presa di Maggie's Plan e The Many Lives of Pippa Lee) - Da gennaio in streaming
(She Came to Me; USA 2017; Dramedy; 102'; Produz.: Killer Films, Round Films, Somewhere Pictures; Distribuz.: Apple TV+)
Titolo in italiano: E all'improvviso arriva l'amore
Titolo in lingua originale:
She Came to Me
Anno di produzione:
2017
Anno di uscita:
2024
Regia: Rebecca Miller
Sceneggiatura:
Rebecca Miller
Cast: Peter Dinklage (Steven Lauddem) Anne Hathaway (Patricia Jessup-Lauddem) Marisa Tomei (Katrina Trento) Harlow Jane (Tereza Szyskowski) Joanna Kulig (Magdalena Szyskowski) Brian d'Arcy James (Trey Ruffa) Evan Ellison (Julian Jessup) Judy Gold (Susan Shaw) Chris Gethard (Carl) Dale Soules (Zia Moxie) Aalok Mehta (Anton Gatner)
Musica: Bryce Dessner
Costumi: Marina Draghici
Scenografia: Kim Jennings
Fotografia: Sam Levy
Montaggio: Sabine Hoffman
Makeup: Nana Fischer (per Anne Hathaway)
Casting: Cindy Tolan
Scheda film aggiornata al:
02 Febbraio 2024
Sinossi:
Si racconta l'amore in diverse forme e in particolare come viene vissuto da un gruppo di personaggi, che vivono in una città tanto romantica quanto frenetica come New York.
Steven Lauddem (Peter Dinklage) è un compositore che sta affrontando un momento difficile, ovvero il temuto blocco dello scrittore, che non gli permette di terminare un'opera. Per Steven concludere questo suo lavoro nel miglior modo possibile significherebbe un gran ritorno nel panorama musicale, eppure la sua creatività sembra essere giunta a un punto morto.
Sua moglie Patricia (Anne Hathaway), un tempo anche sua terapista, gli consiglia di mettersi in viaggio alla ricerca di quella ispirazione che ora gli manca. Il viaggio di Steven toccherà territori inattesi e lo porterà a riscoprire la sua vena creativa in un modo molto passionale e al tempo stesso romantico.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Piccolo film a temperatura ‘indipendente’ per mano della regista (ma anche attrice, sceneggiatrice e scrittrice) Rebecca Miller (Angela, La storia di Jack & Rose, La vita segreta della signora Lee, Il piano di Maggie-A cosa servono gli uomini), She Came to Me (E all’improvviso arriva l’amore), sostiene un enunciato che si prefigge di dimostrare con convinzione: che neppure l’arte può salvare una persona quanto l’amore. E il titolo originale - ‘lei venne da me’ - sintetizza al meglio questo enunciato. Se non fosse che ognuno dei personaggi - in cerca d’amore più che d’autore! - ha le sue idiosincrasie, tali da vederli bene tutti in terapia psicologica. Ed è dunque davvero curioso vedere la Patricia (Jessup-Lauddem) di Anne Hathaway vestire proprio i panni della terapista, in questa storia dai tratti un po' ‘surreali’. Soprattutto alla luce di come andrà a finire il destino del suo personaggio. Ma anche solo considerando
gli inizi, guardando al marito Steven (Peter Dinklage) compositore in pieno blocco creativo, di cui Patricia/Hathaway era la terapista, appunto, ci si chiede quanto sia tutto a posto tra i due. Lei, maniaca dell’ordine, di fatto non ha mai smesso di terapizzarlo e, guardandolo, si capisce che il blocco creativo è forse il minimo che poteva verificarsi nella sua situazione.