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    ORE 15:17 - ATTACCO AL TRENO

    Tra i più attesi!!! - Dopo American Sniper e Sully Clint Eastwood torna a raccontare un altro esempio di eroismo americano in cui l’essere umano si trova a dover far fronte a eventi più grandi di loro, ispirandosi ad un evento realmente accaduto il 21 agosto 2015, quando tre americani sventarono un attentato terroristico a bordo del treno in viaggio da Amsterdam a Parigi - RECENSIONE - Dall'8 Febbraio

    "Non so cosa faccia di una persona un eroe. E' esattamente questo di cui parla il mio film, ciò che è successo a loro poteva succedere a chiunque. Oggi viviamo in un mondo in cui non ci sono sicurezze, puoi camminare su un marciapiede qualcuno cerca di investirti. Tutti noi ci chiediamo cosa saremmo capaci di fare in una situazione del genere, e spesso non pensi che in realtà non c’è niente che puoi veramente fare, perché il fato gioca una grossa parte in tutto questo. Ed è quello che accade a loro, vengono messi nella posizione di fare qualcosa di veramente importante, anche aiutare l’unica persona ferita dall’attentatore utilizzando le loro nozioni di pronto soccorso. Un sacco di cose sono successe in quel lasso di tempo brevissimo e loro lo hanno affrontato insieme, dimostrando che persone differenti possono fare cose straordinarie. Se sei una persona religiosa puoi vedere Dio dietro atti come questo, oppure un angelo custode. A pensarci c'erano circa quattrocento persone su quel treno, e un uomo è salito a bordo con duecento pallottole. Poteva essere un giorno orribile, il peggiore in questo tipo di attacchi terroristici, ma non è accaduto. Nessuno è morto. Non c’è modo di sapere come reagiresti a una situazione del genere finché appunto non agisci, e loro lo hanno fatto. Hanno visto le cose in maniera differente dal resto di noi... E' dura, non solo per l’America ma in tutto il mondo. Abbiamo girato a Parigi e in Spagna, dove sono successe cose terribili in questi anni. Per questo raccontare una storia che ha avuto una fine positiva per me era un qualcosa di necessario".
    Il regista Clint Eastwood

    (The 15:17 to Paris; USA 2018; Drammatico; 94'; Produz.: Malpaso Productions; Distribuz.: Warner Bros. Pictures Italia)

    Locandina italiana Ore 15:17 - Attacco al treno

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    Celluloid Portraits:



    See Short Synopsis

    Titolo in italiano: Ore 15:17 - Attacco al treno

    Titolo in lingua originale: The 15:17 to Paris

    Anno di produzione: 2018

    Anno di uscita: 2018

    Regia: Clint Eastwood

    Sceneggiatura: Dorothy Blyskal e Jeffery E. Stern

    Soggetto: Tratto dal libro The 15:17 To Paris: The True Story Of A Terrorist, A Train, And Three American Heroes di Jeffery E. Stern, ispirato a un evento realmente accaduto il 21 agosto 2015 quando tre americani sventarono un attentato terroristico a bordo del treno in viaggio da Amsterdam a Parigi.

    Cast: Spencer Stone (Aviatore della Air Force Prima Classe nel ruolo di se stesso)
    Alek Skarlatos (Militare della Guardia Nazionale nel ruolo di se stesso)
    Anthony Sadler (Amico di Spencer e Alek nel ruolo di se stesso)
    Jenna Fischer (Heidi Skarlatos)
    Judy Greer (Joyce Eskel)
    Lillian Solange Beaudoin (Carolyn)
    William Jennings (Giovane Spencer Stone)
    Bryce Gheisar (Giovane Alek Skarlatos)
    Paul-Mikél Williams (Giovane Anthony Sadler)
    Irene White (Insegnante alla scuola elementare)
    Jaleel White (Garrett Walden)
    Ray Corasani (Ayoub El-Khazzani)
    Alisa Allapach (Lisa)
    Thomas Lennon (Preside)
    Tony Hale (Insegnante di ginnastica)
    Cast completo

    Musica: Christian Jacob e Thomas Newman

    Costumi: Deborah Hopper

    Scenografia: Kevin Ishioka

    Fotografia: Tom Stern

    Montaggio: Blu Murray

    Effetti Speciali: Charles-Axel Vollard (supervisore effetti speciali)

    Makeup: Patricia DeHaney (capo dipartimento acconciature)

    Casting: Shay Griffin, Geoffrey Miclat, Bruce H. Newberg e Juliette Ménager (per la Francia)

    Scheda film aggiornata al: 06 Marzo 2018

    Sinossi:

    In breve:

    Nelle prime ore della sera del 21 agosto 2015, il mondo ha assistito stupefatto alla notizia divulgata dai media, di un tentato attacco terroristico sul treno Thalys n. 9364 diretto a Parigi, sventato da tre coraggiosi giovani americani in viaggio attraverso l’Europa. Il film ripercorre le vite di questi tre amici, dai problemi dell’infanzia alla ricerca del loro posto nel mondo, fino alla serie di eventi sfortunati che hanno preceduto l’attacco. Durante quell’esperienza che li ha messi a dura prova, la loro amicizia non ha mai vacillato, diventando la loro arma più potente che ha consentito loro di salvare le vite di oltre 500 passeggeri presenti a bordo.

    In altre parole:

    Il 21 agosto 2015 tre americani sventarono un attentato terroristico a bordo del treno in viaggio da Amsterdam a Parigi.

    I tre ragazzi - Spencer Stone, uomo della Air Force Prima Classe, Alek Skarlatos, militare delle forze speciali della Guardia Nazionale, e il loro amico Anthony Sadler - riuscirono a neutralizzare l’attentatore, terrorista dell’ISIS, armato di AK-47 grazie a una certa dose di freddezza e una piccola dose di fortuna in quanto il fucile del terrorista si era inceppato, evitando così il potenziale massacro di circa 500 persone a bordo del treno.

    Short Synopsis:

    American soldiers discover a terrorist plot on a Paris-bound train

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    88 anni suonati ed essere uno dei cineasti contemporanei dalla mente più vivida e creativa. Questo è Clint Eastwood oggi. Il coraggio di osare e la saggia perseveranza nell'operare. Deve aver avuto in mente il nobile e mai dimenticato cinema neorealista di Vittorio De Sica, per il quale pescare tra gli esemplari più veri e autentici dell'umana specie, magari quella delle ultime file del sociale, era diventata quasi una consuetudine. Clint Eastwood, particolarmente sensibile ai venti di terrorismo che spirano di questi tempi in ogni dove, l'ha evidentemente trovata la cifra stilistica più idonea ad esprimere al meglio, nella trasposizione sul grande schermo, proprio uno di questi fatti, realmente accaduti e pure abbastanza di recente. In Ore 15,17-Attacco al treno ha difatti chiamato sul set i veri 'eroi per caso' di quel tragico evento, fortunatamente risoltosi per il meglio, proprio grazie al loro tempestivo e non certo programmato intervento. Ha

    chiamato direttamente loro e li ha integrati con gli attori. Un'operazione alquanto inconsueta, o almeno, non certo ordinaria, che d'altra parte, per il vetusto Clint, è sempre stata la prima idea, e di fatto quella che ha poi messo in pratica. Questione di stile. E già questo non è poco. Ma conoscendo Eastwood ormai da tempo, ben si sa che non ama l'azione fine a se stessa, quanto piuttosto lo scavo interiore dietro ogni individuo, con il suo modo di essere e con le sue scelte. Così non ha privilegiato l'evento in sé, bensì il background di questi ragazzi, mirando così ad offrire allo spettatore l'opportunità di una conoscenza del tutto inedita, non raccontata nelle pagine di nessun giornale. Casomai - ma non posso dirlo perché questa volta non ho letto il libro prima del film - nelle pagine di The 15:17 To Paris: The True Story Of A Terrorist,

    A Train, And Three American Heroes scritto da Jeffery E. Stern, libro a sua volta ispirato all'evento realmente accaduto il 21 agosto 2015, quando tre americani originari di Sacramento, hanno per l'appunto sventato un attentato terroristico a bordo del treno in viaggio da Amsterdam a Parigi. E come? A mani nude, lottando contro un armatissimo miliziano dell'ISI, pronto a fare una strage. Da non crederci, se non fosse la verità. Potrebbe sembrare la trama di un fumetto con i supereroi e invece è cronaca allo stato puro, salita agli onori della celluloide perché sentita quasi come un atto dovuto.

    Stiamo parlando di Anthony Sadler, Alek Skarlatos della Guardia Nazionale dell'Oregon e di Spencer Stone dell'Air Force Statunitense, "tre amici fin da ragazzini, che durante un viaggio in Europa, si ritrovano nelle prime ore della sera del 21 agosto 2015 sul treno Thalys n.9364 diretto a Parigi. Poco dopo la partenza da

    Bruxelles, un terrorista belga di origine marocchina, Ayoub El Khazzani, entra in bagno per imbracciare il suo Kalashnikov intenzionato a compiere una strage. L'arma però si inceppa per un attimo e, ad evitare l'imminente strage, saranno proprio questi tre tonici ragazzi americani in vacanza salvando la vita agli oltre 500 passeggeri presenti a bordo".

    E a tu per tu con i fatti, Clint Eastwood che fa? Riscopre le persone, e prima di tutto quei ragazzini che i giovani uomini di oggi si sono lasciati alle spalle ma che motivano il coraggio e l'azione di quel momento. Con il film di Eastwood ci sarà chiarissimo perché. Non ci sembrerà un evento fortuito. E particolarmente interessante risulta anche l'architettura del suo racconto. Di quelle in grado di ritrarre l'emozione e gli umori di un'ambientazione, oltre che delle persone. Nel caso specifico, la stazione dei treni, i movimenti ordinari di gente ordinaria con

    valigie sulla banchina di un binario. Clint non ritrae i volti, ma solo scorci di passi, di bagagli a mano, di scale mobili. Dettagli. Sarebbe stato banale un racconto lineare e nel film non è certo quello tratteggiato dalla sinossi. Il suo montaggio parte dal treno per poi guardarsi indietro all'infanzia dei tre, torna sul treno e li ritrova giovani adulti, ognuno impegnato nel proprio individuale percorso di vita, quello che, frammentato in un caleidoscopio di episodici dettagli, li collega ai fatti di cronaca. E lo fa come dovesse ricongiungere tra loro i pezzi di un puzzle, alcuni davvero minimalisti - come il comportamento di Spencer in classe, a scuola di addestramento militare - funzionali ad una conoscenza tutt'altro che epidermica dei protagonisti. Nella vita come nel film.

    L'operazione funziona a meraviglia anche se non si può gridare al capolavoro. Clint non vuole rinunciare a certe 'concessioni' che verrebbe quasi

    da definire 'populiste'. Magari potrà essere anche vero, ma nel film risuona un pò 'confezionato', come da cliché. Sto parlando ad esempio degli scorci di ripresa del terrorista, una volta giunto il momento di scoprire le carte, del suo volto scuro, e non solo per questioni di pelle, con lo sguardo truce mentre guarda nello specchio del bagno del treno. Icona del male per eccellenza, enfatizzata dalla ripresa stessa. Quel che intendo dire è che magari avrebbe potuto sorridere beffardo all'idea dell'impresa che si apprestava a mettere in atto, o comunque assumere un atteggiamento diverso, più naturale, meno 'iconico'. E sto parlando pure dei tempi un pò troppo dilatati e insistiti nelle sequenze girate nel godereccio locale 'disco' ad Amsterdam, per quanto funzionale all'evolversi dei fatti che hanno portato i tre su quel treno per Parigi. Un viaggio quasi per caso, dell'ultimo minuto, quasi fosse deciso dal fato. E sto

    anche parlando della romantica insistenza sulla preghiera, per quanto anche questa giustificata dalla fede cattolica di colui che fra i tre emerge e agisce a dispetto di una situazione critica e di una battaglia persa in partenza. In effetti verrebbe da credere nell'intervento divino per quel proiettile che fa cilecca, altrimenti le cose sarebbero andati un pò diversamente. Ma poi ci vengono in mente tutti gli innocenti trucidati nelle guerre, tutti i femminicidi che sembrano andare alla grande di questi tempi, tutte le malattie senza scampo neppure per i bambini e allora si pensa che la preghiera e il caso abbiano magari sottoscritto un accordo a nostra insaputa. Chissà!

    A questi ragazzi venne conferita poi, come si vede anche nel film con immagini di repertorio, la prestigiosa Légion d'Honneur, all'Eliseo dalle mani del presidente Francois Hollande. E, per quanto ci possa risultare curioso, il suo discorso diventa la parte più commovente

    di tutta la storia. Una storia incredibile e vera in cui, almeno per una volta, la violenza mortale non ha avuto la meglio. Una bella storia, fatta di belle persone. Sto parlando di una bellezza interiore, che non vuol dire perfezione, ma tensione a cuore aperto verso il prossimo. Ora, pensare che questo sentimento nasca da dei ragazzi americani che volontariamente hanno scelto un addestramento militare non tanto per recare morte ma per rendersi utili, beh, diciamo che era doveroso parlarne. E se a farlo per il grande schermo sono stati gli stessi protagonisti degli eventi reali, beh, per questo dobbiamo ringraziare l'indomito e inarrestabile Clint Eastwood, dalla mente ancora cristallina e romanticamente patriottica. Non senza una certa ironia che la si può raccogliere in Germania, dalla voce della guida turistica rivolta ai ragazzi americani: "Non potete prendervi sempre il merito ogni volta che il male viene sconfitto".

    Uno, il

    nostro inossidabile Clint, che, all'occorrenza, riesce a guardare da entrambi i lati di una stessa medaglia (Flags of Our father e Lettere da Iwo Jima) o che sa come porgere allo spettatore le pieghe più intime del sentimento umano in situazioni di conflitto interiore (Gran Torino). Uno che richiama volentieri in causa la voce del Divino in seno al grande mistero dell'esistenza (lo straordinario Hereafter). Uno che sa guardare dietro e dentro le divise militari partendo dal germe delle origini dell'individuo (American Sniper). Uno che va matto per tutti gli 'eroi per caso' partoriti dalla cronaca storica reale (Sully) e che non si accontenta di farlo alla sua maniera. Andando avanti tanto a lungo è sua premura non ripetersi. Sully e Ore 15,17 - Attacco al treno ne sono una palpabile dimostrazione. Due diversi episodi reali di 'eroismo casuale' ripescati dalla quotidianità contemporanea e trattati oggettivamente in termini opposti: per

    Sully Eastwood ricorre a Tom Hanks per ritrarre il pilota americano Chesley "Sully" Sullenberger, autore dell'eroico atterraggio sul fiume Hudson di un aereo in avarìa pieno di passeggeri, mentre per Ore 15,17 - Attacco al treno, come si è detto, chiama in causa per l'appunto l'Aviatore della Air Force Prima Classe Spencer Stone - la figura dominante e il primo effettivo temerario che si è avventato personalmente per primo sul terrorista - il Militare della Guardia Nazionale Alek Skarlatos e l'amico di Spencer ed Alek, Anthony Sadler.

    Questo significa una cosa sola: che alla sua veneranda età, Clint Eastwood non ha affatto perduto la voglia di 'sperimentare' e di confrontarsi con il nuovo. E questo, per un cineasta come lui, dalla mente ancora limpida e brillante di idee, è davvero un gran pregio.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)






    Trailer Ufficiale Italiano:



    Featurette 'Everyday Heroes' (versione originale sottotitolata):

    Links:

    • Clint Eastwood (Regista)

    • Jenna Fischer

    • Judy Greer

    • Lillian Solange Beaudoin

    • Alek Skarlatos

    • Anthony Sadler

    • Spencer Stone

    • Alix Bénézech

    • Il miglior cinema dell'anno 2018/The best movies of 2018 Year (CineSpigolature)

    1| 2

    Galleria Video:

    Ore 15:17-Attacco al treno - trailer

    Ore 15:17-Attacco al treno - trailer (versione originale) - The 15:17 to Paris

    Ore 15:17-Attacco al treno - featurette 'Everyday Heroes' (versione originale sottotitolata)

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