POWER RANGERS

Trascorsi più di venti anni dalla prima serie televisiva e dal primo lungometraggio, ritornano nelle sale i Power Rangers, con un rinnovato reboot diretto da un fan della serie Dean Israelite. La serie e il film degli anni '90 hanno origine dall'ispirazione del produttore televisivo Haim Saban, influenzato dalla colorata serie giapponese Super Sentai, che narrava le avventure di una squadra di supereroi colorati contro mostri dotati di tecnologia militare avanzata. Saban rimase affascinato dal 16° episodio della serie in cui comparivano i Dino Rangers che dovevano combattere contro una strega, così decise di sviluppare una serie dalle caratteristiche simili per il mercato americano. Con il trascorrere del tempo, la tecnologia digitale e degli special effects è progredita avanzando repentinamente e il pubblico è diventato sempre più esigente, abituato anche all'exploit dei film riguardanti i supereroi dei fumetti, trasposti in una versione cinematografica sempre più attenta ai contenuti ed all'intrattenimento.

Così anche il reboot della serie è diventato un vero e proprio film di giovani supereroi, elemento già visibile attraverso la creazione dei costumi che si trasformano in vere e proprie armature. Per far ciò i produttori si sono potuti avvalere della collaborazione della Weta Workshop in Nuova Zelanda e dei disegni dagli schizzi in 2-D della Legacy Effects, in seguito trasformati in modelli digitali in 3D, per creare gli spettacolari costumi. Attraverso queste caratteristiche si è diversificato totalmente lo stile visivo e politico dalla serie originale, molto più economica, infatti le tute di Spandex colorate e gli intrecci narrativi erano molto semplici, tanto che a volte sembrava di assistere ad un prodotto minimalista, fatta eccezione per gli accessori ed altre elaborazioni riguardanti dei mostri. La Weta, invece, per questo film ha prodotto tre tute per ciascun ranger: una tuta per tutti i giorni e due tute per le acrobazie,

adatte ad eseguire movimenti specifici, creando un body di lycra sul quale sono stati incollati, allacciati o arrotolati i vari elementi dell’armatura di ogni Ranger. Alcuni personaggi non potevano essere assenti: è il caso del comandante alieno Zordon (Bryan Cranston). Il supervisore agli effetti visivi Sean Faden, attraverso la tecnologia di procedural animation, ha creato un'immagine alta 6 metri e larga dai 18 ai 25, inserita all'interno di una parete curva con bastoncini metallici che avanzano e si ritirano costantemente e ricreano il volto e l'espressione di Bryan Craston nel ruolo di Zordon. L'attore si è dovuto sottoporre ad una lunga seduta, ricoperto di gesso dalla testa ai piedi, respirando solo attraverso piccoli fori sulle narici per formare lo stampo che sarebbe servito a creare l’immagine al computer. Questa nuova tecnologia ha reso il personaggio completamente rinnovato e parte integrante di una astronave aliena che, per alcuni elementi, ricorda quella

animata del kryptoniano Zod.

Sorprendente ed efficace la rivisitazione dello strambo e solitario robot Alpha 5 che, pur tralasciando in parte il fattore comico, rievoca perfettamente le caratteristiche fisiche e comportamentali dell'originario Alpha 5. Ricreati fedelmente ed ora vicini all'elaborazione tecnologica simile ad un dinobot sono infine i veicoli Zords; un mastodonte nero a sei zampe, un triceratopo blu, un T- Rex rosso, uno pterodattilo rosa e una feroce tigre dai denti a sciabola gialla. Anche l'enorme personaggio di Goldar è stato rielaborato graficamente e ora non è più il personaggio mostro simile ad un cavaliere dello zodiaco dall'armatura d'oro ma una creatura fatta di oro liquido vivente. Rita Repulsa è una sorta di supereroina strega dall'armatura smeraldo luccicante ed estremamente potente e perfida, dalle note meno false e teatrali.

La costumista Kelli Jones ha fatto un lavoro eccellente per ricreare ed accentuare la caratterizzazione dei nuovi Power Rangers. I vestiti

dei cinque personaggi hanno colori diversi: il look di Jazon, che ha un padre pescatore, è composto da pantaloni militari e maglietta; Kimberly, reginetta e ribelle, si veste controcorrente con colori
scuri e di pelle. Billy, sensibile e strambo ragazzo di colore, indossa sempre gli stessi cardigan e maglioni con stampe di animali e tute sportive retrò; Zack, duro e solitario, porta sempre vestiti molto economici e di seconda mano, forse acquistati nei mercatini; infine Trini, ragazza emarginata, ha uno stile punk ed eversivo, a cui
l'attrice Becky G ha fornito un suo tocco personale.

Si può affermare che i Power Rangers sono tornati in grande stile nelle sale cinematografiche attraverso una rinascita più elaborata sotto molti punti di vista. Il lungometraggio contribuirà ad un nuovo sviluppo del franchise, probabilmente attraverso un moderno film nel quale sarà presente il Green Ranger e una nuova serie televisiva.