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    I FANTASMI D'ISMAEL

    RECENSIONE - Dal 70. Festival del Cinema di Cannes - Marion Cotillard, Charlotte Gainsbourg, Alba Rohrwacher, Louis Garrel e i fantasmi di Ismaele (Mathieu Amalric). Il film sull'amore e sul cinema di Arnaud Desplechin (Racconto di Natale, Jimmy P.) - Dal 25 Aprile

    (Les fantômes d'Ismaël (Ismael's Ghosts); FRANCIA 2017; drammatico; 114'; Produz.: Why Not Productions; Distribuz.: Europictures)

    Locandina italiana I fantasmi d'Ismael

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    Titolo in italiano: I fantasmi d'Ismael

    Titolo in lingua originale: Les fantômes d'Ismaël (Ismael's Ghosts)

    Anno di produzione: 2017

    Anno di uscita: 2018

    Regia: Arnaud Desplechin

    Sceneggiatura: Arnaud Desplechin, Léa Mysius e Julie Peyr

    Soggetto: Preliminaria - Una questione di stile:

    "come i nudi femminili di Pollock" Desplechin costruisce un’opera che contiene tanti film e storie, un labirinto di intrecci avanti e indietro nel tempo e nelle emozioni dei personaggi... Un film summa in cui il regista chiama a ricomporre il puzzle della vita, non sono solo i personaggi ed i temi a lui più cari, ma anche i fantasmi dei suoi maestri: Bergman, Truffaut, Hitchcock, per scrivere insieme una vitalissima elegia del presente.

    Cast: Mathieu Amalric (Ismaël Vuillard)
    Marion Cotillard (Carlotta Bloom)
    Charlotte Gainsbourg (Sylvia)
    Louis Garrel (Ivan Dedalus)
    Alba Rohrwacher (Arielle/Faunia)
    László Szabó (Henri Bloom)
    Hippolyte Girardot (Zwy)
    Catherine Mouchet (Medico di terapia intensiva)
    Samir Guesmi (Medico )
    Bruno Todeschini (Addetto alla sicurezza del Tadjikistan)

    Musica: Grégoire Hetzel

    Costumi: Nathalie Raoul

    Scenografia: Toma Baquéni

    Fotografia: Irina Lubtchansky

    Montaggio: Laurence Briaud

    Casting: Alexandre Nazarian

    Scheda film aggiornata al: 10 Maggio 2018

    Sinossi:

    In breve:

    Ismael Vuillard (Mathieu Amalric) fa film e sta girandone uno su Ivan, un diplomatico atipico ispirato da suo fratello. Insieme a Bloom, suo maestro e suocero, Ismael piange ancora la morte di Carlotta (Marion Cotillard), avvenuta venti anni prima. Ha iniziato però una nuova vita con Sylvia (Charlotte Gainsbourg), che è la sua luce. Tuttavia, Carlotta ritorna dalla morte, rimettendo in discussione ogni cosa.

    Synopsis:

    The story follows a filmmaker whose life is sent into a tailspin by the return of a former lover just as he is about to embark on the shoot of a new film.

    The film tells the tale of a widowed film director who is in the middle of making a film about an atypical diplomat inspired by his brother. While he has started a new life with Sylvia, he still mourns the death of a former lover, Carlotta, who passed away 20 years earlier; then Carlotta returns from the dead, causing Sylvia to run away

    Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)

    Non è un caso se le prime scene che vediamo non sono quelle che riguardano il protagonista Ismael tratteggiato da un grande Mathieu Amalric, in una dimensione meta-cinematografica che fa il tifo per il teatro. Non la sua vita reale almeno, pur essa stessa dipendente dalla finzione cinematografica. Le prime scene sono difatti riconducibili allo script che Ismael/Almaric va elaborando per un suo film. Giacché di professione fa per l'appunto il regista. L'arte lo soverchierà fin quasi ad inghiottirlo. E non solo perché passa le notti sulla scrittura per il film sostenendosi con alcol e fumo. Semplicemente perché è l'arte in senso lato a rappresentarlo tanto da venire prima di ogni altra cosa e a far parte di lui e della sua stessa vita quotidiana. Per questo il film inizia con la scrittura di un suo film. Ed il film stesso, I fanstami di Ismael, manda avanti dunque prima l'arte

    della vita stessa e vi torna ad intermittenza, dando forma ad un film nel film. Quel film nel film in cui vediamo protagonisti Louis Garrel con il suo inquietante e misterioso personaggio Ivan Dedalus e Alba Rorhwacher tradotta nella bibliotecaria Arielle che in veste di attrice interpreta il personaggio di Faunia. Appare evidente che il regista francese Arnaud Desplechin - Jimmy P., I miei giorni più belli - qui, ne I fantasmi di Ismael, ama invischiare il cinema in una sorta di gioco di specchi, da farne una sua propria forma artistica.

    La metafora diventa dunque il focus di questo eccentrico genere di cinema che sa farsi teatro di vite e sentimenti a dir poco complessi, dilatati fino ad affacciarsi sul dramma più intimo e personale. E l'arte è talmente prima protagonista da dare il tormento alla moglie Carlotta (una impeccabile Marion Cotillard, radiosa nella sua distinta estatica sensualità mentre si

    sporge sul baratro di una febbrile follia), data ormai per morta dopo 21 anni di assenza. Un tormento tale da farla scomparire nel nulla prima dell'impensabile ritorno. Impensabile e fuori tempo massimo, giacché al fianco d'Ismael/Almaric, c'è ormai un'altra donna (l'astrofisica Sylvia di Charlotte Gainsbourg in una delle sue performance più veraci) che l'ha salvato dal baratro della follia e della disperazione, alimentata dal suocero Henri (László Szabó), pure regista, affetto dalla sindrome dell'abbandono, con tanto di incubi notturni, proprio a causa della scomparsa della figlia. Incubi che Ismael provvede a tamponare ad ogni insorgere di crisi. Di quanto l'arte in senso lato abbia letteralmente inghiottito l'anima di Ismael, territorio in cui la sua vita reale ha letteralmente sconfinato, lo dimostrano pure le sequenze che lo vedono rintanato in una sorta di agriturismo dopo aver lasciato a metà le riprese del suo film in corso, laddove l'amico produttore tenta di

    riportarlo al dovere e alla ragione. Un proiettore, e molti dipinti famosi su cui Ismael argomenta con entusiasmo febbrile - da Pablo Picasso (Les demoiselles d'Avignon), a Jackson Pollock, da Van Eyck (Ritratto dei coniugi Arnolfini) al Beato Angelico (L'annunciazione) - lo portano fuori dalla linea della ragione, mentre balzella tra arte e politica, finché la febbre dell'artista non deraglia sul binario di una follia che solo un vero amore potrà dissolvere. Se non del tutto, almeno in parte, come la nebbia mattutina quando incontra il pieno sole.

    Si direbbe un vero e proprio reticolato artistico in cui il regista Desplechin si diletta con gran divertito compiacimento a tirar le fila della surreale tenzone, cercando via via di scovare nuove forme di racconto. Come uno scultore con le mani in pasta nella creta ancora fresca. Una per tutte la scelta di far intervenire, a matassa ormai più che ingarbugliata in cui

    a vario titolo si sono impigliati tutti i protagonisti, la Sylvia di Charlotte Gainsbourg, direttamente rivolta al pubblico in sala, sguardo dritto in macchina, quasi indovinasse l'ansia da finale dello spettatore: volete sapere come è andata a finire? Sarà lei a tirar le fila, a dirci come si sono sciolti i nodi, che non prevedono necessariamente l'happy ending per ciascuno dei protagonisti. Solo per un paio, che sembrano parlare in favore dell'emblema del felice dittico Arte-Amore. Perché Scienza ed Arte non hanno mai navigato su acque più sicure quando guidate dall'amore. E l'ultima scena di vita ricreata nella finzione, riprendendosi in extremis il palcoscenico sta lì a dimostrarlo. Lasciando per qualche momento nelle retrovie le sofisticate cadenze intellettuali che ci hanno fatto planare sugli eccessi dei protagonisti. Il primo piano, alla fine, è tutto a favore di quello spicchio di quotidianità affettivamente condivisa, che è poi il sale della vita

    che vince su tutto. Anche sulla follia dell'arte e la febbre d'artista.

    Secondo commento critico (a cura di La parola al film)









    clip 'Lei chi è?':



    clip 'Sono io, sono tornata':



    clip 'Cosa sei venuta a fare qui?':



    clip 'Io sono sua moglie, Carlotta':



    clip 'Parlami di lei':

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di I FANTASMI D'ISMAEL

    Links:

    • Alba Rohrwacher

    • Marion Cotillard

    • Charlotte Gainsbourg

    • Mathieu Amalric

    • Louis Garrel

    1 | 2

    Galleria Video:

    I fantasmi d'Ismael - trailer

    I fantasmi d'Ismael - trailer (versione originale) - Les fantômes d'Ismaël (Ismael's Ghosts)

    I fantasmi d'Ismael - clip 'Lei chi è?'

    I fantasmi d'Ismael - clip 'Sono io, sono tornata'

    I fantasmi d'Ismael - clip 'Cosa sei venuta a fare qui?'

    I fantasmi d'Ismael - clip 'Io sono sua moglie, Carlotta'

    I fantasmi d'Ismael - clip 'Parlami di lei'

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