I ‘RECUPERATI’ di ‘CelluloidPortraits’ - RECENSIONE - Dal 70. Festival del Cinema di Cannes (17-28 Maggio 2017) - Concorso - Il regista Todd Haynes torna a chiamare in causa Julianne Moore (dopo Lontano dal paradiso, 2002) - Dal 14 Giugno
Soggetto: Basato sull'omonimo romanzo d'infanzia scritto da Brian Selznick (l'autore di Hugo Cabret) ed edito in Italia da Mondadori con il titolo La stanza delle meraviglie.
PRELIMINARIA - Trama del libro:
Ben e Rose hanno un sogno in comune: avere una vita completamente diversa da quella che si ritrovano.
Ben vorrebbe riunirsi al padre che non ha mai incontrato. Rose colleziona articoli di giornale e foto di una misteriosa attrice che sogna di conoscere.
Quando entrambi trovano un pezzettino di puzzle che potrebbe aiutarli a ricostruire il quadro della loro vite, partono alla ricerca di quello che hanno perso. Due storie lontane cinquant’anni, una raccontata in parole, l’altra in immagini, procedono parallele per poi incontrarsi in maniera inaspettata, in un gioco di meravigliose simmetrie.
Cast: Oakes Fegley (Ben) Millicent Simmonds (Rose a 12 anni) Julianne Moore (Rose a 62 anni/Lillian Mayhew) Jaden Michael (Jamie) Cory Michael Smith (Walter a 20 anni) Tom Noonan (Walter a 70 anni) Michelle Williams (Elaine Wilson) Amy Hargreaves (Zia Jenny) Morgan Turner (Janet) Sawyer Nunes (Robbie) James Urbaniak (Dott. Kincaid, padre di Rose) Damian Young (Otto) Ekaterina Samsonov (Hanna) Raul Torres (Padre di Jamie) Hays Wellford (Greg Coons) Cast completo
John Boyd (Danny) Derek Binsack (Liam) Marko Caka (Ferry Patron)
Musica: Carter Burwell
Costumi: Sandy Powell
Scenografia: Mark Friedberg
Fotografia: Edward Lachman
Montaggio: Affonso Gonçalves
Makeup: Patricia Regan (direttrice); Monique Benoit e Paul Molnar
Casting: Laura Rosenthal
Scheda film aggiornata al:
24 Aprile 2024
Sinossi:
In breve:
Ben e Rose sono due bambini sordi vissuti a cinquant'anni di distanza. Ben abita con la famiglia nel Minnesota del 1977 mentre Rose abita nel New Jersey del 1927. Legati da una misteriosa connessione, entrambi vedono in New York la possibilità di ridare senso alle loro esistenze. Mentre Ben, dopo la scoperta di un appunto della mamma morta, desidera arrivarvi per rintracciare il padre mai conosciuto, Rose vorrebbe invece raggiungerla per vedere il suo idolo, l'attrice Lillian Mayhew
Short Synopsis:
The story of a young boy in the Midwest is told simultaneously with a tale about a young girl in New York from fifty years ago as they both seek the same mysterious connection.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
“Giacciamo tutti nel fango ma alcuni guardano le stelleâ€
Il regista Todd Haynes (Io non sono qui, Carol) torna a chiamare in causa Julianne Moore dopo Lontano dal paradiso (2002), ma il suo, in Wonderstruck (La stanza delle meraviglie) è un protagonismo relativo. L’attenzione è difatti qui tutta puntata su due ragazzi che, di pari passo, sono alla ricerca di qualcosa in epoche diverse e distanti tra loro in quel di New York. A rimarcare il binario temporale congiunto e alternato in un montaggio serrato, provvedono un affascinante bianco e nero di contro al colore. Sono dunque di scena Ben (Oakes Fegley) e Rose (la Millicent Simmonds di A Quiet Place), due bambini sordi vissuti a cinquant’anni di distanza tra loro. Ben abita con la famiglia nel Minnesota del 1977, mentre Rose nel New Jersey del 1927. Legati da una misteriosa connessione, entrambi vedono in New York la possibilità di ridare
senso alle loro rispettive esistenze. Mentre Ben, dopo la scoperta di un appunto della mamma morta (il cameo di Michelle Williams), desidera arrivarvi per rintracciare il padre mai conosciuto, Rose vorrebbe invece raggiungerla per vedere il suo idolo, l'attrice Lillian Mayhew.
trova un amico imprevisto (il Jamie di Jaden Michael) che spiana la strada delle sue ricerche, proprio attraverso una ‘stanza delle meraviglie’ nascondiglio suo personale, cinquant’anni prima Rose scopre le prime aggregazioni di reperti al Museo di Storia Naturale e speciali libri illustrati che ritraggono altre meraviglie. Non è un caso che una storica speciale libreria sia la location di speciali rivelazioni mezzo secolo più avanti.Wonderstruck è dunque piuttosto un film che celebra la tensione umana nella ricerca interiore, prima ancora che dell’elemento della ricerca stessa. Un protendersi verso qualcosa di importante per ritrovarsi, come è appunto il caso di questi due ragazzi. Non sarebbe perciò forse del tutto fuori luogo guardare a Wondertruck come ad una storia ‘on the road’, in un certo senso.
Di particolare appeal cinematografico l’epoca degli anni Venti, in cui Haynes gioca tra l’oggettiva sordità di Rose/Simmonds e le atmosfere silenti e sospese caratteristiche del