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IL TRADUTTORE: Claudia Gerini è protagonista col giovane Kamil Kula del nuovo dramma noir di Massimo Natale, una coproduzione italo-polacca
RECENSIONE ITALIANA di Vittoria Scarpa ("Cineuropa") - Dal 26 MAGGIO
"'Il Traduttore' di Marie Giaramidaro e Nikolaus Mutschlechner è una sceneggiatura che colpisce, che emoziona e soprattutto che fa riflettere. È per questo che come produttore e regista mi sono innamorato di questa storia. Racconta di integrazione, di amore, di ribellione, di libertà . Ma è molto di più. Intreccia storie, sentimenti, desideri. Affronta angosce, paure, ricatti. Anna, Andrei, l’Ispettore Rizzo, Giorgio inseguono i loro sogni e sfuggono i loro incubi. Desiderano sconfiggere i loro demoni e lo fanno ognuno nel suo modo, a volte tenero, a volte doloroso. Ognuno può trovare un pezzetto della sua storia in questo affresco: la paura di un amore, la voglia di dimenticare, il desiderio di una fuga, il desiderio dell’affermazione professionale a qualsiasi costo. Tutte chiavi della storia degli uomini qui raccolte in un racconto che ha come tema base la diversità dell’altro da noi. Una diversità che il preconcetto ci impone di catalogare in maniera negativa. Ma spesso, i più negativi siamo noi stessi. In questo gioco di ombre, di amore, forse di lucida follia i protagonisti si muovo in bilico tra i loro mondi, cercano zone 'neutre' di contatto e sono disposti a tutto pur di vivere, a volte solo sopravvivere, e di sperare".
Il regista Massimo Natale
(Il traduttore; ITALIA/POLONIA 2016; Drammatico; 91'; Produz.: Kalitera/Inthelfilm/Agrewsyna Banda/Wider Films con il contributo del MIBACT in collaborazione con Trentino Film Commission e Rai Cinema, insieme al contributo di Gruppo Barletta e Unicredit; Distribuz.: Europictures)
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Titolo in italiano: Il traduttore
Titolo in lingua originale:
Il traduttore
Anno di produzione:
2016
Anno di uscita:
2016
Regia: Massimo Natale
Sceneggiatura:
Elisabetta Lodoli, Leonardo Fasoli, Marie Giaramidaro, Marta Dudkiewicz e Nikolaus Mutschlechner
Cast: Kamil Kula (Andrei) Claudia Gerini (Anna) Silvia Delfino (Marta) Anna Safroncik (Ispettrice Rizzo) Marcello Mazzarella (Giorgio) Piotr Rogucki (Kola) Marianna Januszewicz (Mihaela)
Musica: Massimiliano Lazzaretti e Piotr Rogucki
Costumi: Ginevra Polverelli
Scenografia: Francesca Passadore
Fotografia: Daniele Ciprì
Montaggio: Annalisa Schillaci
Makeup: Gennaro Marchese
Scheda film aggiornata al:
06 Giugno 2016
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Sinossi:
Andrei Bina (Kamil Kula) è uno studente rumeno che grazie a una borsa di studio frequenta un corso di specializzazione in lingue straniere all’Università . Dato che i soldi della borsa sono pochi, di sera lavora in una pizzeria e di giorno saltuariamente in questura, dove traduce gli interrogatori e le intercettazioni di suoi connazionali. Andrei – che oltre al romeno e all’italiano, parla perfettamente diverse lingue, tra cui il tedesco – viene messo in contatto dalla sua tutor con una sua amica antiquaria, Anna Ritter (Claudia Gerini), che vuole far tradurre il diario del marito tedesco, scomparso da poco in circostanze misteriose. Andrei viene catapultato in un mondo che fino a quel momento non aveva neppure osato sognare.
Commento critico (a cura di VITTORIA SCARPA, Cineuropa)
"Non si mischiano i tovaglioli con gli strofinacci" è una frase pronunciata più volte nel nuovo film di Massimo Natale, Il traduttore. Qui, "tovagliolo" e "strofinaccio" sono Anna (Claudia Gerini), raffinata gallerista rimasta da poco vedova, e Andrei (il polacco Kamil Kula), 22enne immigrato dalla Romania, in cerca di fortuna. Due mondi che probabilmente non si incrocerebbero mai se non fosse che Andrei, oltre a fare il pizzaiolo la sera, è un traduttore plurilingue, e Anna lo ingaggia per tradurre il misterioso diario di suo marito defunto, scritto in tedesco. Ma quanto sono fedeli le traduzioni di questo giovane arrivista, disposto anche a manipolare la realtà per raggiungere i propri scopi?
E’ sull’ambiguità , l’opportunismo, l’ambizione che ruota questo dramma noir, non di certo sull’amore: Anna e Andrei, pur cedendo presto ai richiami della carne, non si amano neanche un momento. Lei trova in lui un conforto effimero in un momento irrisolto |
della sua vita; lui vede in lei la possibilità di un’ascesa sociale. Ascesa, promozione, riconoscimento: le stesse cose cui aspira l’ostinata ispettrice di polizia interpretata da Anna Safroncik, che si serve delle traduzioni di Andrei, chiamato ad ascoltare ore e ore di intercettazioni, per incastrare un trafficante di droga rumeno e fare la sua bella figura, costi quel che costi.
"E’ una girandola di caratteri e personalità diverse, al cui centro c’è Andrei, un 22enne che si trova catapultato in un paese straniero", spiega il regista, al suo secondo film dopo L’estate di Martino. "Questo ragazzo aspira sicuramente a qualcosa di più che fare il pizzaiolo. Vive in un mondo che gli sta stretto, lo vediamo sorridere solo quando va nella galleria di Anna, tutto vestito bene, perché è quello il mondo al quale aspiraâ€. Il tema dell’integrazione è ben presente nel film, in particolare nei confronti tra Andrei e |
il suo coinquilino ucraino (Piotr Rogucki), che lo invita a restare con i piedi per terra, perché tanto, “loro ci guarderanno sempre con disprezzo".
Intreccio di umanità sfaccettate e di nazionalità varie (Andrei ha anche una fidanzata in Moldavia in attesa del permesso per raggiungerlo in Italia), Il traduttore, che si avvale della fotografia di Daniele Ciprì, è stato girato interamente a Trento (in collaborazione con Trentino Film Commission) ed è una coproduzione italo-polacca... |
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Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Europictures e l'Ufficio Stampa Manzo Piccirillo
Pressbook:
PRESSBOOK Breve in ITALIANO de IL TRADUTTORE
Links:
Galleria Fotografica:
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