CENERENTOLA: IL 'KENNETH BRANAGH TOUCH' SULLA FAVOLA PIU' CLASSICA E AMATA DA GRANDI E PICCINI. E MENTRE CENERENTOLA E' AFFIDATA A LILY JAMES, CATE BLANCHETT SI TRASFORMA NELLA SUA MATRIGNA ED HELENA BONHAM CARTER NELLA SUA FATA MADRINA
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"Sono stato catturato dalla potenza della storia e mi sono trovato in sintonia con lo stile visivo che gli artisti stavano sviluppando. È il classico racconto in cui il personaggio principale parte per un viaggio con il quale gli spettatori riescono realmente a identificarsi, e in qualità di regista è stato davvero meraviglioso giocare con la struttura e l’ambientazione di questa grande storia... La maggior parte degli spettatori, indipendentemente dall’età , conosce bene la storia di Cenerentola. Dunque riuscire ad apportare qualcosa di nuovo in qualità di regista, rendendo al contempo giustizia ai momenti più iconici della fiaba, è stata per me una sfida meravigliosa. Avere la possibilità di dirigere Cenerentola per la Disney nel XXI secolo, significa poter raccontare un mito che ha resistito nel corso dei secoli grazie alla sua profonda connessione con gli esseri umani"
Il regista Kenneth Branagh
"Non abbiamo provato a immaginare di nuovo ogni cosa, ma abbiamo deciso di trovare il centro della storia: un mondo di meraviglie nascoste, con la forza creatrice della gentilezza e della fede alla base di tutto"
Lo sceneggiatore Chris Weitz
(Cinderella; USA 2015; Familiare, Avventura e Drammatico; 105'; Produz.: Genre Films e Walt Disney Pictures; Distribuz.: Walt Disney Studios Motion Pictures)
Soggetto: PRELIMINARIA - Genesi di un mito fiabesco:
Molte persone hanno scoperto la fiaba proprio grazie al classico d’animazione del 1950, ma le sue origini risalgono al I secolo d.C. con la fiaba egiziana Rodopi, trascritta dallo storico greco Strabone e considerata la prima versione documentata del racconto. Nel 1697, il francese Charles Perrault trascrisse e pubblicò Cendrillon o La storia della scarpetta di cristallo, in cui compaiono per la prima volta la fata madrina, la zucca-Âcarrozza e la scarpetta di cristallo. La versione dei fratelli Grimm, Aschenputtel, fu pubblicata in Germania nel 1812: in essa, il ruolo della fata madrina era affidato a un albero cresciuto sulla tomba della madre di Cenerentola e le atmosfere erano molto più cupe. La versione di Perrault è quella più simile al film d’animazione Disney. Da allora, la storia è stata adattata innumerevoli volte nella letteratura, al cinema, in televisione, a teatro, nella musica e nelle arti figurative.
Cast: Lily James (Cenerentola) Hayley Atwell (Madre di Cenerentola) Cate Blanchett (Lady Tremaine) Helena Bonham Carter (Fata Madrina) Richard Madden (Principe Azzurro) Stellan Skarsgård (Gran Duca) Holliday Grainger (Anastasia) Nonso Anozie (Capitano) Sophie McShera (Genoveffa) Derek Jacobi (Il Re) Ben Chaplin (Padre di Cenerentola) Laurie Calvert (Capo delle guardie di palazzo)
mondo surreale pieno d'amore e di rispetto anche verso le figure animali con le quali parla spesso. Il destino le riserva un durissimo futuro denso di lutti, che porteranno all'annientamento della sua dolce situazione familiare e della benestante situazione economica. Così la fanciulla si ritrova a dover convivere con una
matrigna (Cate Blanchett) e due sorellastre, Anastasia (Holliday Grainger ) e Genoveffa (Sophie McShera), che la ridurranno a umile serva. Ella passa dal coricarsi in un comodo letto al freddo terreno della sua abitazione, accanto al caminetto acceso, per potersi riscaldare, tanto da risvegliarsi con il volto sporco di cenere. Cosi le sue sorellastre e la matrigna, giocando con il suo nome, decidono
di chiamarla Cinderella, che nella versione italiana diviene Cenerentola. Proseguendo la narrazione, tutto si svolge in modo corrispondente alla nota favola di Cenerentola, ad eccezione di un piccolo approfondimento riguardo la storia tra Ella e il principe (Richard Madden):
un primo incontro tra i due, nel quale il principe non rivela la sua vera identità . Viene inoltre approfondito il rapporto tra il principe ed il Re (Derek Jacobi) che, oltre ad essere una persona autorevole, si dimostra un'ottima figura paterna.
L'ambientazione, ricreata nei Pinewood Studios di Londra, è stata curata da Dante Ferretti che ha svolto un prodigioso lavoro nel costruire scenografie dai tratti barocchi, curate nei minimi dettagli, senza le quali, tutta la visione reale della favola avrebbe perso la sua magia. Un egregio lavoro è stato svolto anche dalla costumista Sandy Powell, che ha creato tutti gli abiti ed in particolare quello di Cenerentola e della Fata Madrina (Helena
Bonham Carter). La gonna che Cenerentola indossa durante il suo ingresso al ballo ha richiesto mesi e mesi di preparazione per la Powell e la sua squadra che ne hanno creato ben nove versioni, ognuna delle quali realizzata con
oltre 240 metri di tessuto, più di 10.000 cristalli Swarovski, numerose sottovesti e oltre quattro chilometri di cuciture. Per quanto riguarda la Fata Madrina, la sua gonna bianca con ali d’argento è stata realizzata con 120 metri di tessuto, 10.000 cristalli Swarovski, e 400 luci a LED, cucite sul tessuto, utili a far illuminare l'abito quando lancia un incantesimo. Mentre della nota scarpetta, figura chiave della storia della favola, sono state realizzate otto copie, sviluppate da un macchinario speciale che ha ricavato da un singolo pezzo di cristallo un'unica forma, rendendo ogni singolo elemento talmente solido da non
poter essere indossato in sequenze di movimento. Pertanto le otto copie sono state utilizzate come oggetti per le scene in cui le fanciulle del regno provano la scarpetta o come modelli utili ad essere distrutti durante le riprese. Mentre un modello in 3D è stato realizzato per essere ripreso da qualsiasi angolazione in
modo che la luce rifrangesse in riflessi colorati, donando così alla scarpa un aspetto magico e dinamico.
Per questa trasposizione della favola il regista e il direttore della fotografia Haris Zambarloukos hanno deciso di fare un passo indietro e ritornare ad una rappresentazione in pellicola che fornisse una colorimetria da film classico. Pertanto hanno usato pellicole 200 ASA e 50 ASA, che ora sono
utilizzate molto raramente ed inoltre si sono avvalsi dell'utilizzo di lenti anamorfiche Panavision per creare un effetto wide-screen in stile CinemaScope. Nel lungometraggio d'altra parte non mancano effetti visivi ben curati e all'avanguardia con le nuove tecnologie, utili a ricreare gli aspetti magici della narrazione, anche se tutto il film è stato girato in set reali senza l'ausilio di chromakey.
Cenerentola è un film adatto ad un pubblico di bambini ma anche a tutti coloro che vogliono assistere alla narrazione di una delle più classiche favole d'amore. Da
non perdere la visione del corto animato Frozen Fever, proiettato prima dell'inizio del lungometraggio, che vede protagonisti Anna, Elsa, Kristoff e Olaf in una divertente avventura musicale.