DEVIL'S KNOT - FINO A PROVA CONTRARIA: ATOM EGOYAN (CHLOE) RACCONTA LA STORIA VERA DI UN TRIPLICE INFANTICIDIO CONSUMATOSI NEL WEST MEMPHIS AGLI INIZI DEGLI ANNI NOVANTA. TRA GLI INVESTIGATORI COLIN FIRTH, MENTRE REESE WITHERSPOON SI METTE NEI PANNI DELLA MADRE DI UNA DELLE PICCOLE VITTIME
RECENSIONE - Dal XXIII. Courmayeur NOIR In Festival - Dall'8 MAGGIO
Sceneggiatura:
Paul Harris Boardman e Scott Derrickson
Soggetto: Dal romanzo Devil's Knot: The True Story of the West Memphis Three di Mara Leveritt
Cast: Dane DeHaan (Chris Morgan) Reese Witherspoon (Pam Hobbs) Colin Firth (Ron Lax) Mireille Enos (Vicki Hutcherson) Stephen Moyer (John Fogleman) Kevin Durand (John Mark Byers) Elias Koteas (Jerry Driver) Amy Ryan (Margaret Lax) Bruce Greenwood (Giudice David Burnett) Alessandro Nivola (Terry Hobbs) Matt Letscher (Paul Ford) James Hamrick (Damien Echols) Seth Meriwether (Jason Baldwin)
Musica: Mychael Danna
Costumi: Kari Perkins
Scenografia: Phillip Barker
Fotografia: Paul Sarossy
Montaggio: Susan Shipton
Casting: Deborah Aquila e Tricia Wood
Scheda film aggiornata al:
29 Maggio 2014
Sinossi:
IN BREVE:
Nel 1993 tre bambini vengono barbaramente assassinati a West Memphis. Grazie alla testimonianza di Vicki Hutcherson (Mireille Enos), la polizia arresta tre adolescenti: il diciassettenne Jessie Misskelley (Kristopher Higgins), il sedicenne Jason Baldwin (Justin Castor) e il diciottenne Damien Echols (James Hamrick). Sebbene le prove raccolte siano ininfluenti, si suppone che i tre - che vestono di nero, leggono libri sulla stregoneria e ascoltano musica heavy metal - abbiano ucciso per portare a termine un rito satanico. A nutrire dubbi su questa tesi è dapprima l'investigatore privato Ron Lax (Colin Firth) e, in seguito, Pam Hobbs (Resee Whiterspoon), madre di uno dei tre bambini morti.
SHORT SYNOPSIS:
The savage murders of three young children sparks a controversial trial of three teenagers accused of killing the kids as part of a satanic ritual.
di passare dal sacrificio animale a quello umano. Quando una piccola comunità ha già un background ideologico da 'caccia alle streghe' e succede che tre bambini scompaiono nel nulla, salvo poi esser rinvenuti di lì a poco cadaveri, con tracce piuttosto evidenti e sconcertanti di sevizie, e il colpevole non si trova esattamente dietro l'angolo, le cose si complicano alquanto, i 'fantasmi della mente e del cuore' si fanno reali e palpabili come non mai e se nei paraggi c'è qualcuno potenzialmente eleggibile a capro espiatorio per placare una sete di vendetta che dilaga fino ad ingigantirsi sempre più, il gioco del linciaggio pubblico prende corpo, guadagnando terreno in cecità nei confronti di una verità che diventa persino scomoda da scovare. E il capro espiatorio serve all'opinione pubblica indubbiamente un più lauto pasto di quanto non farebbe la verità dei fatti.
E' questo il clamoroso caso raccontato nel film di Atom
Il regista Atom Egoyan ne ha ripercorso il tracciato in un capillare e meticoloso reticolato che privilegia la punteggiatura legislativa nelle sue varie fasi, di testimonianza in testimonianza, di riflessione in riflessione, di cui rende speciale spettatore, Colin Firth calato nella accanita, eppure elegantemente distante, nel senso di discreta, introspezione, dell'investigatore privato Ron Lax, con limitata interazione operativa ma con un acuminato e preciso giudizio personale che va a farsi portavoce di quello che è poi il giudizio dello stesso regista sull'intera vicenda. Ed ecco che le emozioni di un tale dramma diventano qui protagoniste solo a tratti, calibrate in particolare sui genitori di una delle piccole vittime: è qui che eccelle Reese Witherspoon nelle vesti della madre casalinga e lavoratrice Pam, personaggio reso genuino alla luce cangiante di risvolti personali più complessi di quanto mostrato ad un primo sguardo. E a tratti le emozioni dominano l'endoscopia cinematografica che
risale su e giù per le varie maglie documentarie, costellata di abbondanti didascalie di precisione, con la visione diretta dei piccoli cadaveri, o filtrata, dalla loro riproduzione nei particolari delle foto presentate in tribunale in una delle varie udienze della lunga fase processuale.
Lo scopo di tutto questo e il merito del film è quello di non cedere mai un solo momento alla spettacolarizzazione: così come si avvia discretamente dal basso, con una carrellata sinuosa sul tappeto di foglie in pieno bosco, altrettanto discretamente prende commiato, con l'estrema delicatezza di un esplicito omaggio alle piccole vittime cui è stata strappata l'innocenza, ancor prima della vita stessa, proprio là , in quel cosiddetto 'Devil's Knot' ('nodo' o 'tana' del diavolo), che ha fatto deragliare così malamente dalla verità e dalla vera giustizia.
Perle di sceneggiatura
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Notorious Pictures e l'Ufficio Stampa Manzo-Piccirillo.