CAPTAIN AMERICA: THE WINTER SOLDIER - NEL SECONDO ATTO SI CONTEMPLA L'ALLEANZA DI STEVE ROGERS (CHRIS EVANS) CON LA VEDOVA NERA (SCARLETT JOHANSSON) CONTRO UN PERSONAGGIO DI VECCHIA CONOSCENZA CHE POTREBBE DAR LORO DEL FILO DA TORCERE
RECENSIONE ITALIANA IN ANTEPRIMA e PREVIEW in ENGLISH by SCOTT FOUNDAS (www.variety.com) - Dal 26 MARZO
(Captain America: The Winter Soldier; USA 2014; Sci-Fi d'avventura; 136'; Produz.: Marvel Entertainment e Marvel Studios; Distribuz.: Walt Diseny Pictures)
Titolo in italiano: Captain America: The Winter Soldier
Titolo in lingua originale:
Captain America: The Winter Soldier
Anno di produzione:
2014
Anno di uscita:
2014
Regia: Anthony e Joe Russo
Sceneggiatura:
Christopher Markus & Stephen McFeely
Soggetto: Basato sulla popolare serie di fumetti Marvel, pubblicata per la prima volta nel 1941 da Joe Simon e Jack Kirby. Concept e storia di ed Brubaker
Nel film Marvel Captain America: The Winter Soldier, Steve Rogers si unisce a Natasha Romanoff, alias Vedova Nera, per combattere un misterioso e potente nemico nella Washington D.C. dei nostri giorni.
PRELIMINARIA - L'ABECEDARIO DELLE CURIOSITA':
A - Il personaggio del Soldato d’Inverno, interpretato da Sebastian Stan, è stato creato per i fumetti Marvel da Ed Brubaker nel 2005. Il personaggio di Bucky Barnes esisteva già nei fumetti di Captain America, ma era stato ucciso durante la seconda guerra mondiale ed era scomparso fino a quando, grazie a Brubaker, non è riapparso nei panni del Soldato d’Inverno.
B - Per le scene nel film che si svolgono a bordo della Lumerian Star, i filmmakers hanno utilizzato la Sea Launch Commander, ormeggiata a Long Beach, in California. Malgrado lo spazio a bordo della nave non fosse del tutto sufficiente per coreografare le sequenze della battaglia, i filmmakers sono stati contenti di poter radicare il film nella realtà , girando all’interno di una nave vera.
C - Nel film Marvel Captain America: The Winter Soldier i fan vedranno varie versioni dell’Helicarrier (la portaerei volante dello S.H.I.E.L.D.) e del quartier generale dell’organizzazione segreta, situato all’interno del Triskelion a Washington. Il Triskelion è una struttura di nuova concezione e all’avanguardia che si adatta perfettamente al panorama della città di Washington.
D - Per recitare nel film Marvel Captain America: The Winter Soldier, Chris Evans ha preso lezioni di arti marziali miste: infatti, le tecniche di combattimento che utilizza nelle scene del film nascono da un connubio di Parkour, Jiu Jitsu brasiliano, karate e boxe. I filmmakers hanno pensato che un moderno Steve Rogers avrebbe dovuto padroneggiare nuovi stili e tecniche di combattimento attuali.
E - Per cimentarsi nelle acrobatiche battaglie del film, Chris Evans si è sottoposto volontariamente a un allenamento ginnico che si è rivelato molto utile nelle sequenze più impegnative, come quella del combattimento in ascensore.
H - Nel film Marvel Captain America: The Winter Soldier, Captain America ha un nuovo costume speciale, di colore blu, estremamente funzionale, che consente un’ampia mobilità . Dato che in questo nuovo film, il protagonista è impegnato in una missione segreta, era logico che non avrebbe indossato un bersaglio sul petto del costume. I filmmakers hanno optato per un costume piuttosto consistente e realistico, realizzato con la resistente fibra sintetica Kevlar, quindi molto elastico, che protegge l’eroe del film, e che si presenta comunque come una uniforme militare.
I - I filmmakers volevano conferire un look più tattico al costume di Falcon, rispetto a come appare nei fumetti. Lo hanno arricchito di ganci e di fibbie: il risultato finale è il costume tipico di Falcon ma privo di degli elementi più fumettistici che oggigiorno non risulterebbero adatti. L’attore Anthony Mackie impiegava ben 25 minuti per indossare il costume di Falcon.
L - Anthony Mackie – nei panni di Falcon - ha dovuto fluttuare nell’aria con imbragature invisibili. I coordinatori degli stunt lo sollevavano fino a 20 metri da terra, per farlo atterrare su un punto contrassegnato con il nastro adesivo; lì poteva abbandonare le protezioni ed entrare in scena. Fortunatamente Mackie è atletico e molto coordinato, e questo ha facilitato il compito di tutti.
M - Anthony Mackie, la cui energia sul set era contagiosa, ogni volta che qualcosa andava bene o che una scena veniva completata, esclamava scherzando “Staccate l’assegno!†Questa frase alla fine è stata adottata da tutti sul set.
N - Il campione in carica dei pesi welter UFC Georges St-Pierre, interpreta il ruolo di un mercenario francese nel film. Per i filmmakers, riuscire ad aver scritturato il campione di arti marziali miste, è stato un colpo di fortuna, ma anche Georges St-Pierre era entusiasta di poter apparire per la prima volta in un grande film d’azione.
O - Le riprese a Washington D.C. collocano Steve Rogers, Vedova Nera e Falcon vicino ai monumenti americani più rappresentativi fra cui il Jefferson Memorial, il Lincoln Memorial, il National Air and Space Museum (Museo nazionale aeronautico e spaziale), il Campidoglio, la National Mall, l’ Occidental Restaurant al Willard Hotel, il quartiere del DuPont Circle e il Theodore Roosevelt Bridge, che per la prima volta è stato chiuso al pubblico per la lavorazione di un film.
P - Le riprese sulle strade di Washington, hanno attratto una folla di fan, fra cui molti giovanissimi vestiti da Captain America, in attesa di incontrare il loro amato protagonista. Chris Evans si è fatto spesso fotografare con i suoi fan e considera questi i momenti migliori della lavorazione nella capitale americana, nei panni di Captain America.
Q - La produzione si è recata a Cleveland, nell’Ohio, dove è rimasta per sei settimane per girare la maggiori sequenze d’azione del film. Anthony e Joe Russo sono così tornati nella città dove sono cresciuti e dove hanno iniziato la loro carriera cinematografica.
R - Quando combatte contro il Soldato d’Inverno, Captain America ha bisogno di tutte le risorse possibili, compreso il suo scudo leggendario che nel film ha vari utilizzi. Lo scudo è tradizionalmente usato per lo più come arma difensiva ma in Captain America: The Winter Soldier i filmmaker hanno voluto trasformarlo in un’arma da attacco. Steve Rogers può impugnare le due maniglie dello scudo per assumere lo stile di un combattimento orientale.
Stan Lee (Stan the Man) Garry Shandling (Senatore Stern) Maximiliano Hernández (Jasper Sitwell)
Musica: Henry Jackman
Costumi: Judianna Makovsky
Scenografia: Peter Wenham
Fotografia: Trent Opaloch
Montaggio: Jeffrey Ford
Effetti Speciali: Chad Ball, Scott Garcia, Michael A. Tice e Tom von Badinski
Makeup: Jacquelyn Adamson, Carol S. Federman, Veronica Lorenz e Keith Sayer
Casting: Sarah Finn
Scheda film aggiornata al:
06 Maggio 2014
Sinossi:
IN BREVE:
Dopo i catastrofici eventi di New York accaduti in The Avengers, il film Marvel Captain America: The Winter Soldier vede Steve Rogers, alias Captain America, vivere tranquillamente la sua vita a Washington D.C., nel tentativo di adattarsi al mondo moderno. Ma quando un collega dello S.H.I.E.L.D. viene attaccato, Steve viene coinvolto in una rete di intrighi che minacciano di mettere a rischio le sorti del mondo. Unendo le forze con Vedova Nera, Captain America lotta per smascherare una cospirazione in continua espansione respingendo killer professionisti inviati continuamente per chiudergli la bocca per sempre. Quando il reale obiettivo del perfido complotto viene rivelato, Captain America e Vedova Nera reclutano un nuovo alleato, il Falcon. Ma presto si troveranno ad affrontare un formidabile nemico inaspettato: il Winter Soldier.
SHORT SYNOPSIS:
Steve Rogers struggles to embrace his role in the modern world and battles a new threat from old history: the Soviet agent known as the Winter Soldier.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Messi anche lui da parte i catastrofici eventi di New York, Steve Rogers (Chris Evans), alias Captain America, vive tranquillamente la propria vita a Washington D.C., continuando a servire gli Stati Uniti attraverso lo S.H.I.E.L.D., cercando allo stesso tempo di adattarsi al meglio al mondo moderno. Capita però che proprio il suo nuovo “ambiente di lavoro†mostri sempre meno trasparenza e le scarse informazioni che riceve su quel che in effetti sono le missioni che porta a termine convince Steve che qualcosa non stia proprio andando nel verso giusto. Così, quando un collega dello S.H.I.E.L.D. viene attaccato, anche Nick Fury (Samuel L. Jackson) incomincia a capire che la struttura che serve con dedizione da anni nasconde un vero e proprio doppiofondo che il direttore Pierce (Robert Redford) usa per perseguire mire precluse perfino a lui. Unendo le forze con Natasha Romanoff (Scarlett Johansson), alias Vedova Nera, e grazie all’aiuto di
un nuovo alleato, Sam Wilson / Falcon (Anthony Mackie), Captain America lotta per smascherare una cospirazione in continua espansione, respingendo killer professionisti assoldati da Hydra, forza oscura di potere sottotraccia che non è morta del tutto con la fine della Seconda Guerra Mondiale. Una cospirazione che si regge sulle formidabili spalle di un nemico inaspettato: il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan).
La battaglia dei cinecomics si fa sempre più serrata e non sembra più roba da ragazzini. Come già accaduto con il recente Thor - The Dark World, anche questo Captain America - The Winter Soldier non può fare a meno di ricordare gli avvenimenti accaduti in The Avengers, preparando allo stesso tempo il terreno per il secondo capitolo dello stesso “film-reunionâ€, un evento quest’ultimo atteso come il Santo Graal (non c’è da sorprendersi: The Avengers ha incassato più di 1,5 miliardi di dollari, divenendo il terzo film più visto della storia
dopo Avatar e Titanic). Basato sulla popolare serie di fumetti Marvel, pubblicata per la prima volta nel 1941, Captain America: The Winter Soldier è diretto da Anthony e Joe Russo, entrambi messi al servizio di una sceneggiatura scritta da Christopher Markus e Stephen McFeely, per un sequel che non dimentica di onorare il più patriottico dei supereroi fumettistici. Esaltato dal 3D e da una trama più intricata che giocoforza porta ad allungare la durata (da 1h 40 del primo film a 2h 10), i fratelli Russo si limitano a fare divertire senza crearsi particolari problemi sulla complessità delle implicazioni legate alla Storia che inevitabilmente sfiorano (ma ignorano e va bene così). Di sicuro cambia (e di molto) il registro generale: addio a quel fascino vagamente retrò del primo film, cosa che comunque si rimpiange un po’ - la connotazione legata all’ambientazione anni ’40 faceva da perfetto sottofondo all’eroica morale del
super-soldato Steve Rogers a difesa della bandiera americana -, mentre qui irrompe con fragore un machismo cablato e tutto yankee (lo stile è quello di Tony Stark / Iron Man, interpretato da Robert Downey Jr., per intenderci) che però ha il respiro corto. Il risultato è comunque salvato egregiamente, nonostante i colpi di scena macchiati di una certa prevedibilità . In effetti questi ultimi avrebbero meritato ben altra sedimentazione in una sceneggiatura volutamente da spy-story anni ’70 venata di action di livello (la scena dell’inseguimento di Fury sul suv farà scuola), ma se è andata bene all’inossidabile Robert Redford, il quale gradisce e di conseguenza è molto a suo agio, possiamo passarci sopra anche noi.
È infine una raccomandazione inutile questa (ma sì, siete abituati), ma meglio non andare via prima della fine dei titoli di coda…
Secondo commento critico (a cura di SCOTT FOUNDAS, www.variety.com)
THE PERILS OF GLOBAL DIPLOMACY, AND THE DIFFICULTY OF BEING AN OLD-FASHIONED GUY IN A NEW-FASHIONED WORLD, WEIGH HEAVILY ON MARVEL'S DEFROSTED SUPERHERO IN HIS SURPRISINGLY EQUAL SECOND SOLO OUTING.
The Rip Van Winkle of superheroes goes rogue in “Captain America: The Winter Soldier,†an impressively equal sequel to 2011’s superb origin story “Captain America: The First Avenger†that trades the earlier film’s apple-pie Americana for the uneasy mood of a 1970s paranoia thriller — a resonance underscored by the casting of “Three Days of the Condor†and “All the President’s Men†star Robert Redford in a prominent supporting role. Chockfull of the breathless cliffhangers dictated by the genre, but equally rich in the quiet, tender character moments that made the first film unique among recent Marvel fare, “The Winter Soldier†marks a generally assured return to features for sibling helmers Anthony and Joe Russo (who’ve been in a moviemaking deep-freeze
since 2006’s “You, Me and Dupreeâ€) and should easily keep the franchise gravy train powering through to “Avengers: Age of Ultron,†due next May.
Notwithstanding the magical serum that first transformed 90-pound weakling Steve Rogers into his strapping, spandexed alter ego — and that pesky Tesseract that has caused so much trouble all over the Marvel universe — both “Captain America†pics have stayed largely grounded in the real world and a sense of real-world politics. In “The First Avenger,†that meant pitting Rogers against the band of power-mad uber-Nazis known as Hydra. Here, it means bringing him face to face with an even more sinister foe: the American military-industrial complex. Taking inspiration from such hot-button topics as drone warfare, NSA spying and Wikileaks-style secret sharing, the screenplay by returning writers Christopher Markus and Stephen McFeely is smart but never didactic about situating “The Winter Soldier†in a world where those
on both sides of the political aisle have done much to compromise basic human freedoms in the name of defending them.
Gazing out over our nation’s capital with smug, Rumsfeldian authority from a perch high in S.H.I.E.L.D. headquarters, Redford’s Alexander Pierce is the very embodiment of the might-makes-right defense ethos succinctly summarized by the good Capt. Rogers as “holding a gun to everyone on Earth and calling it protection.†And what guns! Pierce’s top-secret Project Insight consists of three state-of-the-art drone-like “helicarriers†— commissioned in the wake of the intergalactic battle royale that nearly leveled New York in “The Avengers†— whose long-range weaponry can neutralize threats from a safe, airborne remove. They can even, we’re told, analyze data from personal and public records to identify potential hostiles before they materialize. But hostile to whom exactly?
The trouble begins when venerable S.H.I.E.L.D. director Nick Fury (Samuel L. Jackson), depicted as being an
old friend of Pierce’s, expresses concerns about Insight’s readiness to launch and asks for a delay. Pierce obliges, but almost as quickly Fury finds himself on the wrong end of a hair-raising car chase through the streets of downtown D.C. that leaves him just shy of dead. Fury sits most of the rest of the movie out, but not before instructing Rogers in the first rule of all conspiracy movies: “Don’t trust anyone.â€
From there, “The Winter Soldier†is off and running — after all, what paranoia thriller worth its salt doesn’t involve a lot of running, hairsbreadth escapes, improvised disguises, apparent allies who turn out to be foes, and vice versa? Fury’s words to the contrary, Rogers finds that he can trust at least two people: the dangerous-limbed ex-KGB agent and Fury protege Natasha Romanoff (Scarlett Johansson) and former Army paratrooper Sam Wilson (Anthony Mackie), who, like Rogers, lost his
wingman in the war zone. At seemingly every turn, this intrepid trio find themselves assailed by the eponymous Winter Soldier, a lethal assassin with a silvery robotic arm and a half-century’s worth of kills on his resume, even if he doesn’t look a day older than Rogers. Though the true identity of this masked man won’t come as a surprise to even the most casual fans of Joe Simon and Jack Kirby’s “Captain America†comics, the film does a nice job of winking knowingly at the series faithful while keeping neophytes on the hook until the climactic reveal.
Suffice to say that the past comes back to haunt in more ways than one in “The Winter Soldier.†Where “The Avengers†couldn’t seem to find time to ponder the disorientation the newly defrosted Rogers would surely feel upon re-entering the world, this movie does, particularly when Rogers tours his own elaborate Smithsonian
exhibit and reunites with erstwhile lady love Peggy Carter (a touching Hayley Atwell). And in a sly running gag, Rogers tries to catch himself up on 70 years of missed pop culture, with choice shout-outs to Marvin Gaye’s “Trouble Man†album and that Reagan-era espionage classic, “WarGames.â€
Evans is once again very appealing in the lead — perhaps even more so this time because the character has been given more dimensions. The aw-shucks “kid from Brooklyn†is now a man with his feet in today but his head still very much in yesterday, and Evans excels at showing us the melancholy soul beneath the gleaming Pepsodent smile. Johansson similarly brings a real wistfulness to Natasha — she, too, is dogged by her past, only where Rogers is still living in his, she’d like nothing more than to forget hers. The biggest surprise, however, is Redford, who has rarely taken supporting roles,
and who plays Pierce to oily perfection. He seems to be having a blast blasting ICBM-sized holes in his well-worn persona of the unimpeachable liberal crusader.
It’s to the credit of the Russos that they give the characters such room to breathe in a movie that easily might have been about rushing from one gargantuan setpiece to the next. Indeed, the directors (who have spent the last dozen years honing their craft in episodic TV) don’t seem entirely comfortable yet on the large-scale action canvas, and their penchant for shooting action with a nervous handheld camera and fidgety, hyperkinetic editing rhythms makes one pine for “The First Avenger†with its beautifully rendered comicbook framings. They’re best at the small, close-in stuff, like a wonderful elevator melee in which Rogers lays waste to a dozen or so opponents between penthouse and lobby. But the movie’s extended climax, in which the helicarriers move
into position and threaten to wreak their vengeance, often descends into a whiplash-inducing blur.
Though “The Winter Soldier†lacks the special period luster of “The First Avenger,†craft contributions are generally topnotch, especially the sharp D.C. location shooting of d.p. Trent Opaloch (“District 9, “Elysiumâ€) and Henry Jackman’s rousing, propulsive score (incorporating bits of Alan Silvestri’s “First Avenger†fanfare). Sci-fi geeks of a certain age will get a special kick out of seeing “Logan’s Run†ingenue Jenny Agutter reprising her brief “Avengers†role as a member of the U.N.-ish “World Security Council,†and busting out some highly impressive karate moves to boot.