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SE SPOSTI UN POSTO A TAVOLA
RECENSIONE ITALIANA IN ANTEPRIMA - Dal 25 LUGLIO
(Plan de Table; FRANCIA 2013; Commedia; 84'; Produz.: Easy Movies/La petite Reine/Bidibul Productions/Nexus Factory/uFilm; Distribuz.: Notorious Pictures)
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Titolo in italiano: Se sposti un posto a tavola
Titolo in lingua originale:
Plan de Table
Anno di produzione:
2013
Anno di uscita:
2013
Regia: Christelle Raynal
Sceneggiatura:
Francis Nief
Cast: Elsa Zylberstein (Catherine) Franck Dubosc (Pierre) Audrey Lamy (Marjorie) Arié Elmaleh (David) Shirley Bousquet (Edith) Mathias Mlekuz (Arnaud) Louise Monot (Marie) Lannick Gautry (Eric) Tom Raynal (Paul) Jérôme Daran (Il DJ) Rosalie Mottard (La piccola Aurore) Marguerite Blanc (La piccola Vanessa) Maud Galet-Lalande (Isabelle) Gabriel Boisante (Il fotografo) Alain Holtgen (Il padre della sposa)
Musica: Matthieu Gonet
Costumi: Sandrine Weill
Scenografia: Samantha Gordowski
Fotografia: Eric Guichard
Montaggio: Philippe Bourgueil
Scheda film aggiornata al:
29 Luglio 2013
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Sinossi:
IN BREVE:
Il banchetto di nozze sta per iniziare. Un ragazzo e una ragazza hanno fatto cadere inavvertitamente i segnaposto e in gran fretta li ripongono a casaccio sul tavolo. Per gli ignari invitati, seduti a quel tavolo, questa nuova disposizione farà la differenza. Come “Sliding Doorsâ€, un’ affascinante commedia sugli scherzi del destino e le sue trame sottili… Cosa accadrebbe se per errore l’ordine prestabilito delle cose cambiasse per una fortuita coincidenza?
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Marie ed Eric, innamorati che si respingono e si riprendono senza alcuna soluzione di continuità , divisi dalle rispettive idee sul matrimonio, hanno trovato il modo di liberarsi l’uno dell’altra. E la decisione finale l’ha presa lei: convinta che sia arrivato il momento di camminare lungo la fatale navata (con o senza Eric), Marie accetta pertanto la proposta di matrimonio di Paul. Poco prima che il ricevimento matrimoniale abbia inizio, però, la sposa non rinuncia ad un ultimo colpo di testa e si apparta con Eric per un fugace momento di passione consumato sul tavolo Mimosa. La foga dei due finisce quindi per travolgere non solo i corpi, ma anche i cartellini segnaposto piazzati con cura sul tavolo. Un piccolo incidente da nulla si potrebbe pensare, peccato che ogni tavolo e ogni accostamento agli stessi è stato costruito con meticolosa perizia per evitare “incidenti diplomatici†o, al contrario, per crearli. Ma |
c’ha pensato l’amplesso di Marie ed Eric a rimescolare le carte. E ora i risultati sfuggono a quel controllo preventivo che si era cercato di porre in essere…
Se sposti un posto a tavola, scritto a quattro mani dalla regista Christelle Raynal insieme a Francis Nief, è una gradevole commedia che si appoggia sul collaudatissimo gioco ad incastri tra diversi livelli che propongono differenti versioni della medesima storia. Come gli stessi autori confessano, l’intenzione era di rendere chiaro l’omaggio a pellicole quali Sliding Doors, indagando quel “e se invece avessi fatto così…†che tutti prima o poi pronunciano. A prima vista, quindi, ci si crede davanti ad una esilissima (l’ennesima) pochade come solo i francesi sanno fare e farci dirigere. In verità , però, il film riesce a divertire e appassionare con un meccanismo a orologeria che fa dimenticare la ripetitività per la reiterazione delle stesse situazioni e lancia lo spettatore in |
un sorta di sciarada. A dare poi un valore aggiunto allo script è il tratteggio di ritratti di singoli alla ricerca di quella metà che manca loro - dalla sorella emotivamente disturbata che cerca un compagno, all’innamorato che ha perso il proprio treno delle nozze - o di adulti schiacciati in relazioni che ormai procedono su ritmi piuttosto blandi. Un piccolo guizzo di dualismo che caratterizza sempre più sovente le produzioni d’Oltralpe, permettendo loro di appropriarsi di modelli precostituiti e irrobustirli con quel pizzico in più di psicologia e di personalità che di fatto evita lo stantìo. Risultato che naturalmente si ottiene solo con una scrittura carica di brio e di qualche inevitabile stereotipo. E anche se è vero che nel finale Se sposti un posto a tavola frana un po’ troppo sul già visto, poco importa: ogni romantico che si rispetti, davanti all’epilogo delle probabilità nell’evoluzione delle storie dei |
personaggi del film, troverà modo per sospirare rumorosamente sognando - ancora una volta - il fatidico “ammoreâ€. |
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Bibliografia:
Nota: Si ringraziano VIC Communication
Pressbook:
PRESSBOOK COMPLETO in ITALIANO di SE SPOSTI UN POSTO A TAVOLA
Links:
Galleria Fotografica:
1
Galleria Video:
Se sposti un posto a tavola - trailer
Se sposti un posto a tavola - trailer (versione originale) - Plan de Table
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