QUANDO MENO TE LO ASPETTI

Un piccolo film sui sentimenti, sulle difficoltà dei rapporti di coppia, sulle illusioni e le confusioni che crea l’amore a tutte le età. La giovane Laura sta cercando il suo principe azzurro perché a 24 anni crede nell’amore con la A maiuscola. Fa un sogno premonitore e lo racconta a sua zia con la quale ha un ottimo rapporto anche molto confidenziale, cosa che non succede con i suoi genitori, in particolare la madre, una bella donna che non sopporta l’idea di invecchiare e si rifà in continuazione. La zia, che fa l’attrice, è una donna libera, anticonformista che ha una figlia adolescente e problematica e un ex marito piuttosto rabbioso. Laura, ad una festa incontra Sandro, un compositore di musica moderna, e scocca la scintilla. I due fidanzatini si baciano in continuazione e sembrano proprio essere usciti da un disegno di Peynet ma poi la ragazza conosce Maxime, un

critico musicale affermato e pieno di sé, un po’ più grande di lei. Lascia Sandro perché pensa che Maxime sia l’uomo giusto e comincia una relazione con lui. Ma Maxime non crede nelle relazioni o meglio non crede in una relazione esclusiva. Il padre di Sandro, Pierre, è separato e sta vivendo una storia con una donna madre di due bambine che si trasferiscono temporaneamente da lui mentre aspettano che i lavori di ristrutturazione di casa finiscano. Pierre non sopporta i bambini in genere e si sente costretto a subire la loro presenza a casa sua. Pierre vorrebbe vivere in maniera totalmente autonoma senza doversi occupare né della propria donna né di suo figlio che si è da poco affacciato nel mondo del lavoro.

Quando meno te lo aspetti è un film corale che esamina le difficoltà di dimostrare i sentimenti, di viverli, di non tradirli. Il film parte dai rapporti

di coppia ma si allarga ai rapporti genitori-figli, amici, ex coniugi, fidanzati e amanti. Tutti hanno bisogno di amore, tutti hanno bisogno di sentirsi amati ma non sempre si riesce ad essere coerenti, non sempre si riesce a non far del male all’altro. Si ama e ci si tradisce perché è impossibile farne a meno. Quando meno te lo aspetti parte dal concetto delle favole che chiudono sempre con la frase “e tutti vissero felici e contenti” mentre nella realtà le cose sono un po’ più complicate e complesse. Sempre per rimanere nel tema favolistico la regista usa alcune immagini che sembrano disegnate per poi animarsi e fa spesso riferimenti ai temi classici delle fiabe come Biancaneve, Cappuccetto rosso e La bella addormentata.