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    UN GIORNO DEVI ANDARE: GIORGIO DIRITTI SCEGLIE UNA GIOVANE DONNA ITALIANA - L'AUGUSTA DI JASMINE TRINCA - PER TRACCIARE PERCORSI ALTERNATIVI ALLA SCOPERTA DEL VERO SENSO DELL'ESISTENZA UMANA

    RECENSIONE IN ANTEPRIMA - In ANTEPRIMA il 27 Marzo nelle sale cinematografiche aderenti all'iniziativa della diretta satellitare (vedi Elenco Sale nella Flash News) - Dal 28 MARZO

    "Anni fa ho realizzato alcuni servizi televisivi e un documentario in Amazzonia. L'esperienza é stata molto coinvolgente: per la spettacolare bellezza della natura, per il dilatarsi di tempi, per la semplicità e la gentilezza delle popolazioni, in uno scenario che naturalmente porta a percepire la forza primordiale della vita, a interrogarsi sul ruolo dell'uomo e a indagare il senso di un 'oltre' l'esistenza stessa, pervasi da qualcosa che é 'altro', trascendente, tanto presente quanto impalpabile. Nell'occasione di quel viaggio, sono stati molti gli incontri con europei che hanno deciso di vivere la loro esistenza in quel territorio. Tra le tante figure mi incuriosì sentire citare sovente dai miei interlocutori la figura di un missionario italiano, Augusto Gianola, missionario del Pime vissuto in quell'area per più di trent'anni. Un uomo alla ricerca di Dio, un sacerdote che si spogliò del ruolo pastorale per calarsi in una condivisione umana con le persone più semplici e umili. La sua biografia, le sue lettere e l'esperienza diretta di incontro con altre persone in Amazzonia sono l'incipit di questo progetto filmico. In quell'ambiente dove si dilatano i tempi, dove la natura richiama forte il senso di precarietà della condizione umana rispetto alla vastità dell'universo, il pensiero sul chi siamo, da dove veniamo e cosa facciamo sulla terra, diventa naturalmente parte del quotidiano, soprattutto nei lunghi spostamenti sul fiume dove la sospensione sull'acqua diventa affine alla sospensione del pensiero. La contraddizione con l'Occidente, con il nostro concetto dominante di felicità, è forte: abbiamo conquistato molto, per certi versi abbiamo - possediamo - tutto, eppure non è così scontato essere appagati e saper condividere con gli altri non solo la quotidianità, ma anche la nostra interiorità, spesso assoggettata a ritmi di vita innaturali, dove l'esterno è fortemente invadente. E la crisi economico-sociale di oggi ci costringe a prendere atto che molti schemi sono saltati, che molte certezze si sono rivelate effimere. Mi interessava indagare anche quell'ambito in cui la storia di una singola persona - nel momento in cui affronta una crisi intima - può in realtà diventare un'occasione di messa in discussione e di ricerca, seppur dolorosa, per una nuova possibilità di vita, più affine, che le assomiglia di più, dunque più autentica. E in questo senso, la storia di uno è in realtà la vicenda umana di tutti, universale".
    Il regista, co-soggettista e co-sceneggiatore Giorgio Diritti

    (Un giorno devi andare; ITALIA/FRANCIA 2013; Drammatico; 110'; Produz.: AranciaFilm Lumiére & Co./Groupe Deux in associazione con Wild Bunch con Rai Cinema; Distribuz.: BIM)

    Locandina italiana Un giorno devi andare

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    Titolo in italiano: Un giorno devi andare

    Titolo in lingua originale: Un giorno devi andare

    Anno di produzione: 2013

    Anno di uscita: 2013

    Regia: Giorgio Diritti

    Sceneggiatura: Giorgio Diritti, Fredo Valla e Tania Pedroni

    Soggetto: Giorgio Diritti e Fredo Valla.

    Cast: Jasmine Trinca (Augusta)
    Anne Alvaro (Anna, mamma di Augusta)
    Pia Engleberth (Suor Franca)
    Sonia Gessner (Antonia, nonna di Augusta)
    Amanda Fonseca Galvão (Janaina)
    Paulo De Souza (Joao)
    Eder Frota Dos Santos (Nilson)
    Manuela Mendonça Marinho (Janete)

    Musica: Marco Biscarini e Daniele Furlati (Edizioni Visionaria); Carlo Missidenti (suono)

    Costumi: Hellen Crysthine Bentes Gomes e Lia Morandini

    Scenografia: Jean-Louis Leblanc e Paola Comencini

    Fotografia: Roberto Cimatti

    Montaggio: Esmeralda Calabria

    Scheda film aggiornata al: 16 Aprile 2013

    Sinossi:

    Dolorose vicende familiari spingono Augusta, una giovane donna italiana, a mettere in discussione le certezze su cui aveva costruito la sua esistenza. Su una piccola barca e nell'immensità della natura amazzonica inizia un viaggio accompagnando suor Franca, un'amica della madre, nella sua missione presso i villaggi indios, scoprendo anche in questa terra remota i tentativi di conquista del mondo occidentale. Augusta decide così di proseguire il suo percorso lasciando la comunità italiana per andare a Manaus, dove vive in una favela. Qui, nell'incontro con la gente semplice del luogo, torna a percepire la forza atavica dell'istinto di vita, intraprendendo il 'suo' viaggio fino ad isolarsi nella foresta, accogliendo il dolore e riscoprendo l'amore, nel corpo e nell'anima. In una dimensione in cui la natura assume un senso profetico, scandisce nuovi tempi e
    stabilisce priorità essenziali, Augusta affronta l'avventura della ricerca di se stessa, incarnando la questione universale del senso dell'esistenza umana.

    Commento critico (a cura di ELISABETTA VILLAGGIO)

    Profondo, poetico, duro, emozionante. Un giorno devi andare, terzo lungometraggio di Giorgio Diritti, è un film che tocca nel profondo, che fa pensare. C’è la fuga per scappare da un dolore e cercare se stessi, c’è la rinascita attraverso gli occhi ancora innocenti di un bambino che vive in posti dove la tragicità della vita ruba presto i sogni. Uno sguardo perso occidentale, che ha il volto di Jasmine Trinca, si ritrova e riesce a giocare e a ridere in mezzo a bambini poverissimi, scalzi, che vivono in slums, in baracche orrende lungo un fiume amazzonico pieno di immondizia, di plastica semideformata e puzzolente. Jasmine Trinca dà un’interpretazione matura in una storia complessa e molto incentrata sul suo personaggio che emoziona.

    Il film, ambientato principalmente in Amazzonia, racconta di Augusta, una trentenne di Trento, che vive un dolore profondo. La incontriamo in Brasile, in una barca malandata in compagnia di

    una suora, vecchia amica di sua madre. La suora è una missionaria, molto umana e pratica che si muove con coraggio lungo il fiume portando piccoli aiuti a persone che vivono di niente. Augusta la accompagna e l’aiuta. Tra le due donne c’è un approccio inizialmente duro. Augusta è ruvida, anche intransigente ma riesce a creare dei dubbi alla suora. Le due donne viaggiano e vivono in questa barca che si potrebbe definire sgarrupata e instaurano un rapporto inizialmente difficile ma che poi diventa affettivo. A Manaus la ragazza decide di fermarsi e vivrà un momento intenso e totalmente diverso della sua vita. Abituata a una casa, quella della madre e della nonna, piccolo borghese, pulita e lucida, ora Augusta vivrà in una favela pericolante, sporca e miserissima. Lì, nonostante le condizioni più che precarie ritroverà qualcosa che aveva perso. Lì il contatto, principalmente con le donne e i bambini

    locali, quelli che vivono scalzi, mangiano quello che si riesce a mettere insieme ma hanno ancora un sorriso spontaneo, le apre una breccia su un mondo nuovo, spietato ma socievole che fa risorridere anche lei.

    Un giorno devi andare è un film molto intenso che non vuole assolutamente essere un buonista, anzi. Ti arriva un pugno nello stomaco perchè racconta una realtà durissima, apocalittica che il mondo cosiddetto progredito non vuole guardare. In nome del progresso si fanno cose inimmaginabili. Il film solleva una serie di interrogativi, anche sul concetto di felicità, a cui è molto difficile poter dare una risposta.

    Bibliografia:

    Nota: Si ringraziano BIM Distribuzione, Vera Usai (Ufficio Stampa Arancia Film) e Silvia Palermo (QuattroZeroQuattro)

    Pressbook:

    PRESSBOOK ITALIANO di UN GIORNO DEVI ANDARE

    Links:

    • Giorgio Diritti (Regista)

    • Jasmine Trinca

    • UN GIORNO DEVI ANDARE - VIDEO-INTERVISTA al regista GIORGIO DIRITTI e all'attrice JASMINE TRINCA (Interviste)

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    Galleria Video:

    Un giorno devi andare - trailer

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