RECENSIONE IN ANTEPRIMA e PREVIEW in ENGLISH by: JUSTIN CHANG (www.variety.com) - VII. Festival Internazionale del Film di Roma (9-17 Novembre 2012) - FUORI CONCORSO - Dal 14 NOVEMBRE
"Cominciamo con il risveglio di Bella da vampiro. Tutto quello che abbiamo mostrato e descritto nei film precedenti viene ora sperimentato direttamente da Bella, il personaggio che abbiamo seguito già in quattro film. Al livello visivo, cerchiamo di far vivere agli spettatori in prima persona il modo che ha Bella di vedere ogni dettaglio al tempo stesso vicinissimo e lontano; di sentire ogni minimo suono e una straordinaria rapidità e forza dei movimenti. Subito la nostra eroina si tira su, Edward la ama ancora, Renesmee è viva, ma subito Bella sente questa sete inappagata… così marito e moglie escono per la prima caccia di Bella".
Il produttore Wyck Godfrey
"Ora Bella percepisce con straordinaria chiarezza che tutto è cambiato. All’improvviso tutto ciò che è fisico le viene facilissimo… quasi come un superpotere. Eppure deve bilanciare tutto questo con un’incredibile sete. Ma se l’aspettava. È il primo vampiro nella storia della mia mitologia che ha scelto di essere un vampiro vegetariano prima ancora della trasformazione. Perciò al contrario di tutti quelli venuti prima di lei, quando diventa vampiro si è già impegnata a non uccidere nessuno. Sapeva che la sua sete sarebbe stata terribile e si è preparata, quindi non ha gli stessi problemi che hanno molti altri vampiri. Bella possiede quella forza di volontà e quella preparazione che le permettono di controllarsi anche da neonata".
L’autrice e produttrice Stephenie Meyer
(The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2; USA 2012; Thriller d'Avventura Horror-Fantasy; 116'; Produz.: Lionsgate/Summit Entertainment; Distribuz.: Eagle Pictures)
After the birth of Renesmee, the Cullens gather other vampire clans in order to protect the child from a false allegation that puts the family in front of the Volturi.
Commento critico (a cura di ROSS DI GIOIA)
Dopo alcuni giorni di agonia, Bella (Kristen Stewart) si risveglia e la sua trasformazione appare completa: ora è un vampiro a tutti gli effetti. Con grande sorpresa di tutti però, i Cullen in testa, la fanciulla sembra straordinariamente potente (e affamata...) per essere una “neonata†tra i discepoli dei succhia-sangue, pur mostrando notevole autocontrollo. Felice di poter abbracciare Renesmee (Mackenzie Foy), la figlia mezza mortale e mezza immortale avuta dal marito Edward (Robert Pattinson), Bella non può che godersi questo insolito status di madre e… vampiro. Ma mentre il destino del loro migliore amico Jacob Black (Taylor Lautner) si è intrecciato con quello della piccola, che diventa sempre più straordinaria, nubi minacciose si addensano sopra le loro teste quando i Volturi vengono a conoscenza dell’esistenza di Renesmee. Il plenipotenziario Aro (Michael Sheen), infatti, reclama – letteralmente – le loro teste, convinto com’è che la bambina non sia nata con quel
dono ma che, contravvenendo ad una legge millenaria, sia stata invece “resa†un vampiro…
Mettendo le mani avanti (anzi, avantissime) iniziamo col dire che vi scrive non ha mai visto un solo capitolo della saga miliardaria tirata fuori dalla scaltrezza di Stephenie Meyer. Della favola con protagonisti Bella, Edward e Jacob, avevo naturalmente sentito parlare a più riprese e letto dei numeri da capogiro ad ogni uscita in sala (Twiligth Breaking Dawn - Parte 2 è il quinto film), ma onestamente avevo sempre bypassato il genere “amore e caniniâ€. Volutamente ignaro a cosa andassi incontro, assisto alla proiezione seduto accanto ad una fan dal pedigree twilightesco di razza: divoratrice dei romanzi da cui i film sono tratti e frequentatrice assidua dei cinema in queste occasioni, ne approfitto per farmi offrire un piccolo riassunto dei capitoli precedenti prima di trovarmi nel bel mezzo di una storia risibile sotto il profilo puramente
cinematografico, ma godibile sotto quello estetico. Twiligth Breaking Dawn - Parte 2 è infatti carico di una spudorata sensualità - il testosterone di energumeni come Kellan Lutz o Taylor Lautner finisce con l’amalgamarsi bizzarramente bene con i diafani Kristen Stewart e Robert Pattinson - e il mix con l’innocenza dei valori cardine raccontati (famiglia, amicizia, amore) ne trae giovamento. La stucchevolezza che emerge dal messaggio della Meyer è quindi corroso fino alle viscere da una fisicità che a tratti diviene dirompente e permette l’identificazione (ma anche la bramosia) a schiere di ragazzine spasimanti. Il resto lo fa una vicenda che trae spunto dai piccoli grandi drammi che, giorno dopo giorno, popolano a milioni le bacheche di Facebook delle fanciulle di cui sopra: l’amore contrastato da tutto e da tutti, la diversità , il senso di non appartenenza, la difficoltà nel crescere. Affidato a Bill Condon (regista di Kinsey, Dreamgirls, Chicago e,
soprattutto, dello splendido Demoni e dei, film assolutamente da vedere per chi non l’avesse ancora fatto), Twiligth Breaking Dawn - Parte 2 intriga (merito di un regista dalla mano raffinata) e diverte (il ritmo iperaccelerato crea un ponte sospeso sui buchi di sceneggiatura). Insomma, anche se sorvoliamo volontariamente sulle scene famigliari da soap opera (a tratti ricordano i Forrester di Beautiful!) o sulle battute in cui si tira in mezzo il Conte Dracula, e nulla diciamo sul livello di recitazione di uno come Pattinson (rischierei il linciaggio), Twiligth Breaking Dawn - Parte 2 resta comunque un film godibile anche per chi di Twilight aveva fatto a meno fino ad oggi.
Secondo commento critico (a cura di JUSTIN CHANG, www.variety.com)
Laughter, disbelief and a sort of horrified exhilaration are all perfectly sane reactions to "The Twilight Saga: Breaking Dawn -- Part 2," a doozy of a finale to a series that, until now, has largely taken its dramatic cues from its maddeningly inert heroine. Not anymore: With Bella reborn as a bloodthirsty, butt-kicking vampire mama, this second of two Bill Condon-directed installments clears a low bar to stand easily as the franchise's most eventful and exciting entry. Admittedly, much of the credit should go to a jaw-dropping extended climax that will give fans something to chew on besides the delicate matter of Kristen Stewart and Robert Pattinson's offscreen romance -- not that a movie this commercially invincible requires too many talking points.
As demonstrated by last year's "Harry Potter" capper, the conclusion to a book-based fantasy phenomenon can be counted on to do even bigger biz than usual, and "Breaking Dawn
-- Part 2," the fifth and final film in a property that has already grossed $2.5 billion worldwide, should prove no exception. Summit can expect plenty of repeat attendance, and it'll be interesting to monitor reactions beyond author Stephenie Meyer's distaff fanbase, this being perhaps the first "Twilight" picture that some men in the audience might find themselves actually enjoying.
Transformed into a vampire by the Cullen family at the end of "Part 1" so as to avoid near-certain death in childbirth, Bella (Stewart) opens her cold red eyes on a strange new world. Now possessed of superhuman strength, speed and senses, she can sprint, fly, disembowel large mammals and even overpower her hulking vampire brother-in-law Emmett (Kellan Lutz). Best of all, she and her husband, Edward (Pattinson), can retire to their Thomas Kinkade-style cottage and enjoy a life of uninhibited carnal pleasure, as demonstrated in a borderline-explicit love scene
notable for its cloying soft-rock accompaniment, amber-lit closeups and artful methods of vampire junk concealment.
But Bella 2.0 also has her disadvantages, namely a nagging thirst for human blood that results in some mild complications with her dad, Charlie (Billy Burke), as well as with her rapidly developing half-mortal, half-immortal daughter, Renesmee (Mackenzie Foy). In a twist of fate that really brings out Bella's aggressive side, Renesmee's destiny turns out to be intertwined with that of Jacob (Taylor Lautner), the abdominally superior teenage werewolf who once rivaled Edward for Bella's affections.
The considerable humor with which Condon and scribe Melissa Rosenberg tackle these developments has a disarming, even invigorating effect on the proceedings; on occasion, the film skirts so close to self-parody (the context in which Lautner's Jacob loses his shirt gets a laugh as well as the usual screams and swoons) that it stops just short of expressing contempt
for its audience. It's a nervy approach and also the right one, grasping the intrinsic entertainment value of material that has never begged to be taken too seriously.
Yet things do turn serious, gravely so, once Renesmee's existence draws the attention of the Volturi, the Italy-based vampire clan that has posed a dormant threat to the Cullens since the events of "New Moon." And so "Breaking Dawn -- Part 2" builds to its most audacious stroke, a lengthy showdown that, as already teased for months on Internet message boards, at once subverts and honors the outcome of Meyer's source novel. In the context of a series whose pleasures have always been predicated on delayed gratification, this howlingly effective sequence can be viewed as a climax to roughly nine hours' worth of foreplay. Even uncommitted viewers who have begrudgingly followed the movies up to this point will find themselves jolted awake,
so unsparing and frankly mesmerizing is the picture's stealth attack on audience sensibilities.
However auds wind up feeling about the denouement, there can be no denying that Condon, in fully embracing his genre-filmmaking roots, and not being afraid to go a little nuts in the process, has succeeded in drawing real blood from the franchise at last (while staying just barely within bounds of a PG-13 rating). Playing to the story's cinematic strengths rather than its literary limitations, the helmer stages a coup that gives the picture the feel of something more vital than just a perfunctory sendoff.
Even before that point, however, "Part 2" has the bonus of a livelier Stewart performance than fans have been accustomed to. No longer a mopey, lower-lip-biting emo girl, this Bella is twitchy, feral, formidable and fully energized, a goddess even among her exalted bloodsucker brethren. With the tedious Edward/Jacob drama now settled,
Pattinson and Lautner are largely decorative presences here, giving some of the ensemble's supporting players room to shine.
As Aro, the devious leader of the Volturi, Michael Sheen offers another exquisitely controlled study in courtly malevolence, while Burke, as the ever-quizzical Charlie, can do more with a raised eyebrow than most of his younger co-stars manage with whole mouthfuls of exposition. Casey LaBow, Lee Pace and Rami Malek make strong impressions among the influx of actors donning pale makeup and red contact lenses to play the Cullens' vampire allies.
The integration of CG and live-action, never one of the series' strong suits, shows some improvement in the visual design of Jacob's dependable wolf pack. Yet the f/x work reaches a nadir in the rendering of Renesmee, played by bright 10-year-old actress Foy, her features digitally tailored to suit the character's many different ages. The result resembles a PhotoShop experiment gone
wrong, especially during the child's infant stage; Renesmee is supposed to be an otherworldly being, but that doesn't mean she should evoke Marlon Wayans in "Little Man."
D.p. Guillermo Navarro's lush establishing shots of the Pacific Northwest (interiors were largely filmed in Louisiana), Virginia Katz and Ian Slater's propulsive editing, and Richard Sherman's woodland-chic production design demonstrate just how far "The Twilight Saga" has come, at least on a technical level, from the rough indie aesthetic of Catherine Hardwicke's original "Twilight" four years ago. A lengthy roll call, singling out cast members across all five pics, ends things on a classy note.
Commenti dei protagonisti:
"L’aspetto più interessante dei vampiri della Saga – con tutti i loro formidabili poteri – è che ognuno di loro è in realtà una versione 'migliorata' dell’essere umano che era prima della trasformazione. Bella arriva a questo dopo un lungo periodo. Mentre gli altri attori si sono dovuti calare immediatamente nei panni dei vampiri, io ci sono arrivata gradualmente, film dopo film e questo mi ha permesso di affrontare il passaggio da umana a vampira per davvero".
L'attrice Kristen Stewart