(Qualche nuvola; ITALIA 2011; Commedia sentimentale; 99'; Produz.: Minollo Film/Bartleby Film/Relief/Dap Italy in collaborazione con Rai Cinema con il sostegno di Roma e Lazio ilm Commission; Distribuz.: Fandango Distribuzione)
Roma. Ai margini di un quartiere popolare vive Diego (Michele Alaique), un giovane assennato e con i piedi per terra, il quale ha due grandi passioni: il proprio mestiere - fa il muratore ed è molto stimato dal datore di lavoro - e la sua amata ragazza Cinzia (Greta Scarani). I due sono cresciuti insieme, fianco a fianco, nello stesso condominio e perfino sullo stesso pianerottolo. La loro è quindi diventata, negli anni, una sorta di relazione a “maglie largheâ€, dove parenti e amici di entrambi sono entrati in pianta stabile per fare e disfare su qualunque argomento. E tutti insieme, più o meno appassionatamente, si buttano a capo fitto nel matrimonio da organizzare, l’evento che unirà i due come destino vuole, facendo di Diego un marito/padre/lavoratore da manuale, e di Cinzia una moglie/madre di altrettanto livello. Ma visto che i piani sono fatti
per essere sconvolti, ecco che il fuoriprogramma ha il nome e le fattezze di Viola (Aylin Prandi), la nipote del capo. Bella e infantile, la ragazza vive in un grazioso appartamento nel centro storico che deve essere ristrutturato e Diego, per guadagnare qualche soldo in più e far fronte alle spese per il matrimonio imminente, accetta il lavoro extra offerto dal capo, finendo per essere catapultato in un mondo fatto di locali e vernissage, lontano dalla borgata e dal cantiere e, soprattutto, da una strada che il ragazzo aveva scelto tanti anni prima...
Opera prima di Saverio Di Biagio, Qualche nuvola legge due diversi mondi: nel primo c’è l’esistenza di una borgata romana, con due famiglie unite tra loro grazie all’amore che a loro volta unisce due ragazzi comuni, facendo così di qualunque complicazione o dubbio una condivisione insita tra genitori, parenti e amici; nella seconda, invece, viene fuori l’anima di
che il film racconta con garbo e in punta di piedi, rendendo credibili personaggi assolutamente reali, trattando argomenti importanti e della vita di tutti i giorni. Quel che manca, semmai, è un guizzo di coraggio registico che lasci una traccia nella memoria e nelle emozioni tale da elevare il film dalla classica media di quasi la totalità delle commedie romantiche con innesti di realtà che vengono prodotte in Italia, sintetizzabile nel commento: “un film carinoâ€.