GHOST RIDER: SPIRITO DI VENDETTA - IL RITORNO DI GHOST RIDER (NICOLAS CAGE), ANIMATO DA UN PRONUNCIATO SPIRITO DI VENDETTA, SI LASCIA ALLE SPALLE L'AUSTRALIA PER MIGRARE IN EUROPA
(Ghost Rider: Spirit of Vengeance; USA 2012; Azione; 95'; Produz.: Columbia Pictures/Hyde Park Entertainment/Imagenation Abu Dhabi FZ/Marvel Knights; Distribuz.: Medusa Film)
Titolo in italiano: Ghost Rider: Spirito di vendetta
Titolo in lingua originale:
Ghost Rider: Spirit of Vengeance
Anno di produzione:
2012
Anno di uscita:
2012
Regia: Mark Neveldine Brian Taylor
Sceneggiatura:
Scott M. Gimple, Seth Hoffman e David S. Goyer
Soggetto: Storia di David S. Goyer.
PRELIMINARIA:
Ghost Rider: Spirit of Vengeance si ispira al personaggio dei fumetti Ghost Rider pubblicato dalla Marvel Comics e creato da Gary Friedrich, Michael Ploog e Roy Thomas. Si tratta del sequel di Ghost Rider uscito nel 2007 ma questa volta, fatta eccezione per Nicolas Cage, cast e per ambientazione sono del tutto nuovi (mentre nel primo film le riprese si sono svolte in Australia, nell'attuale sequel si è optato per l'Europa).
Cast: Nicolas Cage (Johnny Blaze/Ghost Rider) Idris Elba (Moreau) Ciaran Hinds (il Diavolo) Anthony Head (un monaco) Christopher Lambert (Methodius) Violante Placido (Nadya) Johnny Whitworth (Carrigan/Blackout) Fergus Riordan (Danny Ketch) Cristian Iacob (Vasil) Spencer Wilding (Grannik)
Musica: David Sardy
Costumi: Bojana Nikitovic
Scenografia: Kevin Phipps
Fotografia: Brandon Trost
Montaggio: Brian Berdan
Effetti Speciali: Lucian Iordache e Adrian Popescu (supervisori)
Makeup: Daniela Busoiu
Casting: Colin Jones e Gail Stevens
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
Johnny Blaze (Nicolas Cage) si nasconde in una remota località dell'Europa orientale per sfuggire alla maledizione che lo perseguita. Qui sarà chiamato per fermare il diavolo, che sta cercando di assumere forma umana...
SHORT SYNOPSIS:
As Johnny Blaze hides out in Eastern Europe, he is called upon to stop the devil, who is trying to take human form.
Commento critico (a cura di ANTONIO CINTI)
Ammetto di aver esultato alla notizia dell'uscita di questo sequel, ma subito sono scese ombre su quell'emozione, portate dal dubbio di come sarebbe stata stravolta la storia originale, quale strano paradosso fumettistico si sarebbero inventati per rendere avvincente la visione di un secondo film su Ghost Rider, uno dei personaggi più importanti della Marvel. Dopo aver visionato più volte il trailer, letto il pressbook, studiato la vita dell'eroe e tutte le sue varie resurrezioni storiche, sono giunto alla conclusione che doveva essere il classico “o la và , o la spaccaâ€, o il film ha successo, o distruggono ciò che è stato fatto prima.
Il primo capitolo era stato studiato molto bene dagli sceneggiatori, era stata costruita una linea storica e cronologica abbastanza fedele all'originale, compreso l'incontro con il precedente Rider. Come avrebbero proseguito una saga, che nonostante la buona struttura non aveva ricevuto i risultati sperati nel primo capitolo? La risposta
è arrivata e non poteva essere migliore, ma andiamo per gradi.
Il budget di questo nuovo episodio è stato dimezzato, perfino Nicolas Cage ha accettato nuovamente la parte, nonostante il suo compenso ridotto della metà . Eppure è arrivato, Ghost Rider è tornato, con alcune parti migliorate e non di poco, questo per il maggior impegno messo in questa produzione. La maggior parte delle scene è stata girata dal vivo, qui in Europa, senza l'ausilio di effetti speciali o ambienti ricreati al computer, rendendo il tutto molto più realistico. Anche gli oggetti come la moto, la catena e i vestiti di Johnny Blaze sembrano veramente consumati dalle fiamme, dando veramente il senso di usura e di vecchio. Perfino Cage ha deciso di impersonare totalmente il demone, cioè incarnarlo nella sua trasformazione, mentre nel primo erano stati ingaggiati vari stuntmen.
Magnifica la scena in cui compare la prima volta Ghost, muovendosi in maniera ipnotica
per affrontare “staticamente†i nemici, imparata dall'attore tenendo in casa due cobra e avendoli studiati nei loro atteggiamenti. Ha perfino recitato truccandosi, mettendosi lenti totalmente nere e colorandosi il viso di bianco, onde incutere uno stato d'animo particolare anche negli attori che lavoravano con lui. L'effetto ricreato è incredibile, staccando per certi versi questo film dal primo, sia per le scene estremamente realistiche che per le emozioni quasi palpabili che vengono percepite dal pubblico, a cominciare da quella disperazione che Johnny lascia trasparire per l'impossibilità di trattenere il demone che ha dentro.
A questo punto mi sento in dovere di spezzare una lancia a favore di un'attrice che oserei definire una rivelazione: Violante Placido, nel film Nadya, la madre battagliera di Danny. Sappiamo bene che non è nuova del mestiere, tuttavia non avrei mai pensato di vederla in un film come questo. Altre volte abbiamo visto attori italiani calarsi in panni
non usuali per il nostro standard cinematografico, in produzioni cinematografiche internazionali in cui molte volte sembrano pesci fuor d'acqua. Chi ricorda Raul Bova, uno dei nostri attori migliori, ingaggiato nel film Alien vs Predator? Stimo molto questo attore, l'ho osservato in tanti film di diverso genere, eppure non riuscivo a vederlo nei panni dello sterminatore di alieni. In questo nuovo capitolo del “made in Italy on the worldâ€, mi sono trovato ad osservare un'attrice completamente diversa, come cresciuta di colpo per questa nuova avventura. Dopo la sorpresa per la bravura dimostrata nei primi minuti, ho potuto godere del film senza trovarmi ad interrogarmi sul suo operato in ogni nuova scena; un'interpretazione magistrale a mio parere, che mi ha reso partecipe di questa pellicola come solo leggendo libri mi è capitato.
Gli sceneggiatori hanno inoltre arricchito il film inserendo una particolarità piuttosto nota tra i fan di Ghost Rider, la possibilità di
trasformare i mezzi che l'eroe si trova a guidare, rendendo maggiore la sorpresa e la spettacolarità , un po' come capita guardando i vari modelli dell'armatura di Iron Man; quale fan del genere non ha smaniato nel vedere la Mark IV (la famosa armatura in valigia)? Purtroppo non posso dire che questo film possa piacere a tutti, i fan più accaniti potrebbero notare le incongruenze e le modifiche, come il fatto che nel fumetto, Danny Katch è un ragazzo, fratello minore di Blaze e terzo Ghost Rider, non un bambino con poteri paranormali. Tuttavia si tratta sicuramente di una pellicola adatta a tutti, per la magnifica regia a tratti simile a Sin City, la storia avvincente e intrigante e il grande impegno degli attori, compresa la nostra bellissima Violante.
Che andiate a vederlo in 3D stereoscopico o in semplice 2D, vale sicuramente la pena di pagare il biglietto, anche per conoscere le