Trailer
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Titolo in italiano: La polvere del tempo
Titolo in lingua originale:
I skoni tou hronou (The Dust of Time)
Anno di produzione:
2011
Anno di uscita:
2011
Regia: Theo Angelopoulos
Sceneggiatura:
Theo Angelopoulos con la collaborazione di Tonino Guerra e Petros Markaris
Soggetto: PRELIMINARIA:
Passato e presente si intrecciano quando A., regista cinquantenne, si trova a fare parte del film che sta dirigendo, una cronaca della vita tumultuosa e del grande amore dei suoi genitori, Spyros ed Eleni. Gli eventi storici che hanno segnato le loro vite trovano un parallelo negli avvenimenti del presente. Per Spyros ed Eleni era stata la Seconda Guerra Mondiale a separarli dopo che lui era emigrato in America alla ricerca di una vita migliore come musicista, e la guerra civile greca che li aveva tenuti lontani quando lei era finita in Unione Sovietica insieme ad altri esuli politici.
Per A, è la guerra del Vietnam, che lo costringe a fuggire in Canada, e la caduta del muro di Berlino, che segna la nascita di una nuova era.
A. stesso era stato concepito il giorno della morte di Stalin, nel breve momento che i suoi genitori avevano potuto passare insieme quando Spyros era andato a Tashkent – illegalmente, sotto falso nome – nella speranza di fare uscire la sua amata di nascosto dall’Unione Sovietica.
Catturato dalla polizia, Spyros viene arrestato ed Eleni è inviata in Siberia dove ritrova Jacob, l’ebreo tedesco conosciuto a Tashkent, che rimarrà una figura centrale della sua vita e di quella di Spyros. Durante tutte le dure prove che dovrà affrontare, Jacob non la lascerà mai, neanche quando dovrà scegliere se unirsi agli altri ebrei russi diretti a Israele nel 1974 o seguire Eleni a New York dove lei è diretta alla ricerca di Spyros. Scelta amara per Jacob, perché Spyros ed Eleni alla fine si riuniranno. Spyros si era rifatto una vita, che Eleni scopre, ma questo non può tenerlo lontano da lei e la segue a Toronto, dove lei è andata per stare con suo figlio. A. era solo un bambino quando sua madre era riuscita a farlo uscire dalla Siberia e a mandarlo con la sorella di Jacob da suo padre, negli Stati Uniti.
Anni dopo, a Berlino dove ormai vive, A. accoglie i suoi genitori arrivati dagli Stati Uniti. E’ la prima tappa del loro viaggio verso la Grecia, dove hanno deciso di ritornare. C’è anche un commovente incontro con Jacob, ormai tornato in Germania, che viene a salutarli. I tre camminano per le strade di Berlino, durante i festeggiamenti per il nuovo anno, e ballano al suono della musica. Ma la loro gioia è turbata dall’angoscia per la scomparsa della piccola Eleni, ragazza disperata, figlia di A. che l’ha cercata disperatatamente e senza successo. Quando la polizia riesce finalmente a trovarla, Eleni è appollaiata alla ringhiera di un ponte all’incrocio tra due autostrade.
E’ la prima volta che vediamo la piccola Eleni ed è sua nonna, l’altra Eleni, che alla fine riesce a convincerla a scendere dalla ringhiera mentre A., sua moglie separata e la polizia guardano la scena impotenti. Ma l’angoscia è stata troppo grande per l’anziana donna, che ha già mostrato segni di malessere. Eleni crolla. Nell’appartamento di A. dove l’hanno portata, Jacob viene a trovarla, ma la trova addormentata. Si svolge l’ultima scena fra i tre. Con Eleni addormentata nella stanza accanto, Jacob e Spyros bevono per l’ultima volta in ricordo dei vecchi tempi a New York. E’ l’ultimo saluto. Un abbraccio commovente e Jacob se ne va. Sulla barca che lo trasporta via nella pioggia, Jacob si avvicina al molo. E’ tormentato dai ricordi del suo recente viaggio della memoria in Polonia, nel campo dove i suoi genitori erano morti, e dall’avere lasciato andare la sola donna che avesse mai amato. Si lascia lentamente scivolare nello spazio vuoto e scompare nelle acque vorticose del fiume. Intanto, nell’appartamento, Eleni si è alzata e sta preparando la tavola, un posto per ognuno dei suoi amati. Chiama Jacob, ma lui non c’è. Alla fine Eleni crolla, con un’espressione serena sul volto.
Quando A. arriva con il dottore, è troppo tardi. Spyros si avvicina a sua moglie morta, la chiama per nome e le dice che è venuto a prenderla, ma è con la piccola Eleni che attraversa, mano nella mano, la porta aperta del balcone, ed esce sulla strada che si estende di fronte a loro, ariosa e fluida come un acquerello...
PERSONAGGI PRINCIPALI:
“A” Un regista americano di origine greca nel pieno di un esaurimento nervoso. “A” sta per dirigere un film sulla sua vita e sulla vita dei suoi genitori. Nel corso del film, cessa gradualmente di vivere nella realtà e diventa parte della realtà fittizia del suo film. E’ in questo universo che vivrà i suoi ultimi giorni con la sua famiglia. In questo “altrove” lui “perderà” sua figlia, Eleni, la prole di una famiglia distrutta, la quale scompare. La sua figura è il legame tra i due “mondi” ed è lei che porta il fardello di un passato oneroso.
SPYROS Il padre di “A”, è innamorato di Eleni da quando si sono conosciuti una notte durante un ballo vicino al fiume presso Salonicco. Lui parte per gli Stati Uniti e perde i contatti con la donna perché nel frattempo Eleni è stata arrestata per ragioni politiche. Da allora, lui la cerca ovunque. La trova il giorno della morte di Stalin (1953) in un piccolo villaggio nel Kazakhstan ma la polizia sovietica arresta Spyros e manda Eleni in Siberia. E’ grazie a questo incontro che “A” nascerà nove mesi dopo. Di nuovo, perdono i contatti. Quando si ritrovano negli Stati Uniti, vent’anni dopo, Spyros è un uomo sposato ma lascerà sua moglie per Eleni. Classica figura di esule, Spyros non potrà quasi mai vivere con Eleni. Dopo la morte di sua moglie, conclude il film con un’azione che è aperta a diverse interpretazioni: varcherà la soglia dell’appartamento di A tenendo per mano sua nipote Eleni.
ELENI Poco dopo il ballo presso il fiume con Spyros e la partenza di lui per l’America, Eleni viene arrestata. Riesce a fuggire di prigione e cerca rifugio in Unione Sovietica. E’ lì che la ritrova Spyros dopo averla cercata per tre anni. Dopo il suo arresto nel Kazakhstan e la sua separazione da Spyros, dalla Siberia in cui è stata esiliata, vede “A”, il giovane figlio nato in seguito all’incontro con Spyros quella notte in Kazakhstan, in partenza per Mosca. Eroina di una tragedia greca, lei è la figura emblematica del film e la sua morte sembra essere l’ultimo respiro di una storia collettiva di episodi dolorosi e di tribolazioni.
JACOB Ebreo tedesco, amico di Spyros, innamorato di Eleni fino alla fine della vita, è anche condannato, non a vivere da solo ma, peggio, a vivere con colei che non può avere. Compagno di Eleni per molto tempo, l’accompagna ovunque, solo per vederla alla fine riconciliarsi con Spyros. Il ballo finale segna la sua decisione di uccidersi. Quando si tuffa nell’acqua del fiume, si lascia alle spalle solo un ombrello: un segno oscuro, un segno di solitudine; Jacob scompare proprio come era vissuto: da solo.
Cast: Willem Dafoe (A) Bruno Ganz (Jacob) Michel Piccoli (Spyros) Irene Jacob (Eleni ) Christiane Paul (Helga) Reni Pittaki (Compositore) Kostas Apostolides (Segretario del partito) Alexandros Milonas (Uomo sul treno) Norman Mozzato (Manager Hotel) Alessia Franchin (Assistente “A” ) Valentina Carnelutti (Impiegata Hotel) Tiziana Pfiffner (Piccola Eleni) Chantel Brathwaite (Amica della piccola Eleni) Herbert Meurer (Medico)
Musica: Eleni Karaindrou; Marinos Athanasopoulos e Jerome Aghion (suono); Kostas Varibopiotis (missaggio del suono)
Costumi: Regina Khomckaya, Francesca Sartori e Martina Schall
Scenografia: Andrea Crisanti e Dionisis Fotopoulos
Fotografia: Andreas Sinanos a.f.c.
Montaggio: Yiannis Tsitsopoulos e Giorgios Chelidonides
Makeup: Vittorio Sodano
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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