UN GELIDO INVERNO-WINTER'S BONE: UNA STORIA POTENTE DI VIOLENZE E INSOSPETTATE SOLIDARIETA' FEMMINILI
Gran premio della giuria: U.S. Dramatic al Sundance Film Festival 2010 - VINCITORE al 28. Torino Film Festival (26 Novembre-4 Dicembre 2010) - CANDIDATO a 4 PREMIOSCAR ('Miglior Film', 'Attrice Protagonista', 'Attore Non Protagonista', 'Sceneggiatura Non Originale') - RECENSIONE IN ANTEPRIMA - Dal 18 FEBBRAIO
(Winter's Bone, USA 2010; thriller; 100'; Produz.: Anonymous Content/Winter's Bone Productions; Distribuz.: Bolero Film)
Titolo in italiano: Un gelido inverno-Winter's Bone
Titolo in lingua originale:
Winter's Bone
Anno di produzione:
2010
Anno di uscita:
2011
Regia: Debra Granik
Sceneggiatura:
Debra Granik e Anne Rosellini
Soggetto: Adattamento a cura di Debra Granik & Anne Rosellini, tratto dal romanzo Un gelido inverno di Daniel Woodrell edito in Italia da Fanucci Editore.
Cast: Jennifer Lawrence (Ree Dolly ) John Hawkes (Teardrop ) Kevin Breznahan (il piccolo Arthur ) Dale Dickey (Merab ) Garret Dillahunt (sceriffo Baskin ) Shelley Waggener (Sonya ) Lauren Sweetser (Gail ) Ashlee Thompson (Ashlee ) William White (Blond Milton ) Casey MacLaren (Megan ) Isaiah Stone (Sonny ) Valerie Richards (Connie ) Beth Domann (Alice ) Tate Taylor (Satterfield ) Cody Brown (Floyd)
Musica: Dickon Hinchliffe
Costumi: Rebecca Hofherr
Scenografia: Mark White
Fotografia: Michael McDonough
Montaggio: Affonso Gonçalves
Casting: Kerry Barden, Heather Laird, Paul Schnee
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
Sinossi:
IN BREVE:
La diciassettenne Ree Dolly è più matura della sua età . Con un padre assente e una madre catatonica è lei a badare ai fratellini. Quando rischiano di perdere la casa in cui vivono tra i monti del Missouri, Ree Dolly si mette alla ricerca del padre.
IN DETTAGLIO:
Nella rurale Missouri, la diciassettenne Ree Dolly vive gestendo la fattoria di famiglia e prendendosi cura dei fratelli minori, a causa della depressione che ha colpito la madre e che la porta a vivere in una sorta di indifferente assenza. Il padre della ragazza, coinvolto nello spaccio e nella produzione di droga, impegna la fattoria, per pagarsi la cauzione e uscire di prigione sparendo poi nel nulla. Se l'uomo non si presenterà al più presto in tribunale, la casa verrà confiscata. Ree, spinta da disperazione e forza di volontà , si muove da sola tra indifferenza e ostilità sull'altopiano d'Ozark, bussando di porta in porta alla ricerca dell'uomo. La ragazza dovrà affrontare la diffidenza e la violenza dell'intera comunità per tenere unito quello che resta della sua famiglia. Fino a una drammatica - ma solo parzialmente rivelata - verità .
IN ALTRE PAROLE:
Ree Dolly ha diciassette anni, un padre spacciatore, una madre catatonica e due fratelli più piccoli di cui si occupa. Il papà in attesa di processo sparisce. La polizia lo cerca e avverte Ree che la casa in cui vive con la famiglia è stata ipotecata. Se Jessup Dolly non riapparirà sarà considerato latitante e la casa verrà confiscata.
Tra i monti e i boschi del Missouri dove vive, Ree comincia a cercarlo disperatamente. Si scontra con una comunità malavitosa tribale e spietata, che ha regole arcaiche e rigide gerarchie. Nessuno vuole aiutarla, viene cacciata e picchiata ferocemente dalle donne di un altro clan più potente. Lei però non si arrende e con il coraggio dell’adolescenza continua a cercare.
Troverà una verità terribile quanto prevedibile, unica possibilità di sopravvivere per lei e per i suoi fratellini...
SYNOPSIS
With an absent father and a withdrawn and depressed mother, 17 year-old Ree Dolly keeps her family together in a dirt poor rural area. She's taken aback however when the local Sheriff tells her that her father put up their house as collateral for his bail and unless he shows up for his trial in a week's time, they will lose it all. She knows her father is involved in the local drug trade and manufactures crystal meth but anywhere she goes the message is the same: stay out of it and stop poking your nose in other people's business. She refuses to listen, even after her father's brother, Teardrop, tells her he's probably been killed. She pushes on, putting her own life in danger, for the sake of her family until the truth, or enough of it, is revealed.
Commento critico (a cura di SARA MESA)
In un momento così critico sia dal punto di vista cinematografico che sociale, un gioiellino di cinema indipendente come Winter’s Bone risulta assolutamente illuminante e imperdibile. L’ambientazione così realistica e lontana dalla nostra quotidianità non impedisce in alcun modo di identificarsi con la protagonista, di cui si percepisce quasi fisicamente la sofferenza e con cui si condivide la lotta per la sopravvivenza. Il profondo Missouri si rivela nella sua freddezza e rigidità con la stessa spregiudicatezza con cui la parte più buia di Napoli si mostra in Gomorra. Un ambiente gelido, indifferente e corrotto fa da sfondo alle vicende di una ragazza forte, invincibile, che si contrappone a quelle figure femminili deboli e indifese che il cinema contemporaneo continua a propinarci. Il suo coraggio e la sua intelligenza fanno impallidire i migliori supereroi - che infestano da anni gli schermi cinematografici - e la trasformano in un modello per tutte
le ragazze che non si sono ancora arrese al ruolo in cui il mondo vuole tuttora confinarle. L’ottimo uso della camera RED, che offre una qualità digitale dagli effetti simili alla pellicola, sostenuto da una fotografia livida e naturale, conferisce un aspetto veritiero e profondo alla messa in scena. La storia si dipana davanti agli occhi dello spettatore con la stessa spontaneità con cui avverrebbe realmente, costringendo quest’ultimo a seguirla col fiato sospeso sino alla fine. La drammaticità degli eventi e la crudezza delle immagini più violente, contribuiscono a rendere i momenti di rivalsa e successo ancora più emozionanti.
Il terribile contesto in cui si muove Ree, una splendida Jennifer Lawrence che promette una carriera ricca di ruoli indimenticabili, è popolato da personaggi femminili forti e indipendenti, solo apparentemente succubi degli uomini che le circondano. In ogni luogo in cui si reca, la protagonista incontra una donna che inizialmente le
si frappone come ostacolo, ma successivamente si rivela la sua unica ancora di salvezza. A partire dall’amica Gail che le sta vicina costantemente fino ad arrivare alle anziane che dopo averla picchiata l’aiutano nella ricerca del padre. Le donne infatti hanno un codice da rispettare, come quello degli uomini e solo muovendosi all’interno di esso possono aiutarsi tra loro. Gli uomini vengono oscurati dalle qualità delle loro compagne e ricoprono un ruolo debole e secondario. Sono inaffidabili e disinteressati; solo Teardrop, lo zio di Ree, mostra una certa umanità nei momenti più difficili.
Gli attori principali brillano per la loro bravura e quelli secondari, ingaggiati sul posto e assolutamente inesperti, si integrano perfettamente a loro rafforzando il concetto di totale veridicità della narrazione. La regista Debra Granik, forte di una formazione targata Sundance, al suo secondo film vanta già quattro nomination all’oscar e svariati premi vinti nei Festival Indipendenti. Al
di là dell’ovvio sostegno da parte del potente Redford, si caratterizza per uno stile genuino e indipendente che ha regalato proprio al Sundance Film Festival una ventata di pura originalità che aveva perso da qualche tempo.
Nonostante i meriti Winter’s Bone probabilmente non farà incetta di premi 'ufficiali', ma godrà sicuramente della considerazione dei cinefili e di quel pubblico interessato ad uscire fuori dagli schemi più ovvi e consolidati.