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SOTTO IL CELIO AZZURRO: SEMBRA UNA FAVOLA... MA E' UNA STORIA VERA
Dal IV. Festival Internazionale del Film di Roma - Alice nella città - Dal 30 APRILE
"I bambini mi guardano... e mi si apre il mondo"
Il regista Edoardo Winspeare
(Sotto il Celio Azzurro ITALIA 2009; documentario; 80'; Produz.: Fabulafilm in coproduzione con 13 Production (Francia) e in collaborazione con Rai Cinema; Distribuz.: Fabulafilm)
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Titolo in italiano: Sotto il Celio Azzurro
Titolo in lingua originale:
Sotto il Celio Azzurro
Anno di produzione:
2009
Anno di uscita:
2010
Regia: Edoardo Winspeare
Sceneggiatura:
Edoardo Winspeare
Cast:
Musica: Gabriele Rampino (Suono: Gianluca Costamagna, François Waledisch, Alessio Costantino e Francesco Principini)
Fotografia: Paolo Carnera
Montaggio: Luca Benedetti e Sara Pazienti
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
Celio Azzurro è una piccola scuola materna nel cuore di Roma e un grande modello all’educazione dei più piccoli e al dialogo tra le culture. Il film racconta l’energia e la passione di un gruppo di maestri che lottano per la sua sopravvivenza nell’Italia di oggi. E’ nell'Italia di oggi come un fortino assediato. I suoi educatori infatti somigliano più alle prime comunità di indigeni che si stanziarono sui sette colli migliaia di anni fa che a tradizionali maestri: stessa capacità di resistere alle intemperie, stesso misto di abilità tecniche e convinzioni. Il film racconta la loro battaglia quotidiana, ma anche la storia profonda di uomini e donne, madri e padri, che cercano dentro la propria infanzia l'ispirazione e la ragione della propria missione di educatori. Il film, girato nel corso di un anno scolastico, è una potente immersione nella vita vera di un gruppo di appassionati individui che portano avanti ogni giorno un ostinato e rigoroso lavoro sull’identità di ognuno e il rispetto dell’altro. Ma è anche, un invito gioioso e irrinunciabile a ritrovare noi stessi bambini. Celio Azzurro nasce, primo centro multiculturale in Italia per l’accoglienza di bambini stranieri in età prescolare, nel 1990. Oggi la scuola ospita 45 bambini di età compresa tra 3 e 5 anni appartenenti a 32 nazionalità diverse. Fortemente voluta e ancora oggi gestita da un gruppo di maestri eterogeneo per formazione ed età , spicca come esperienza didattica e culturale all’avanguardia studiata da molti ma ignorata dai più.
Dal >Press-Book< di Sotto il Celio Azzurro
Nota: Si ringrazia l'Ufficio Stampa 'Studio Punto e Virgola'.
SCHEDA FILM SOLO PER SEGNALAZIONE
Commenti del regista
"Quando più di un anno fa Graziella Bildesheim e il mio amico Paolo Carnera, direttore della fotografia di tutti i miei film, mi hanno proposto di girare un documentario sul Celio Azzurro avevo pensato di rifiutare. Non che non sentissi l’importanza del tema dell’educazione dei bambini, semplicemente non l’avevo coltivato. Ciò nondimeno accettai di conoscere i maestri di questa bella scuola materna. Dopo aver passato con loro un po’ di tempo i miei dubbi sono spariti perché ho visto coi miei occhi che cos’è la bellezza dell’educazione, direi anzi, la gioia di formare dei giovani esseri umani. Il film racconta infatti la storia di questi straordinari maestri, molto italiani, romanissimi, che riescono a essere estremamente seri con una leggerezza contagiosa e una simpatia sincera. La loro diventa una missione anche perché il lavoro quotidiano intriso di entusiasmo e amore per i bambini contrasta con una società sempre più cinica e volgare. In un Paese, l’Italia, dove non si presta più attenzione a chi fa il proprio dovere, la dedizione di questi maestri alla causa dei bambini e i loro risultati stanno a dimostrare che niente è inutile se fatto bene. Per un anno Paolo Carnera ed io abbiamo seguito il lavoro di questi cinque uomini e cinque
donne senza mai fare un’intervista ma assorbendo con la telecamera e con il cuore il loro carisma didattico che è quello di sviluppare gli altri sensi: la fantasia, la creatività , la capacità di relazionarsi con l’altro, di non avere paura della vita. La cosa bella è che senza teorizzare un metodo educativo questi maestri ne hanno inventato uno molto speciale. Insieme ai montatori Luca Benedetti e Sara Pazienti abbiamo raccontato un anno nella vita del Celio Azzurro come una sorta di regressione nel mondo dell’infanzia. Ognuno di questi
meravigliosi maestri diventerà il bambino che era venti, trenta o quarantacinque anni fa e noi con loro riscopriremo un’età dell’innocenza e della scoperta di un mondo bellissimo che credevamo dimenticato per sempre".
Links:
Altri Links:
Sito ufficiale:
www.sottoilcelioazzurro.it
Galleria Fotografica:
1
Il giudizio della critica
The Best of Review
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Italian
Press
MARIO SESTI:
"Prima regola dell'educatore: invertire il cannocchiale per far scoprire quanto è diverso il mondo quando cambia il punto di vista. Il grande diventa piccolo. Winspeare mostra che gli educatori di questo fortino del Celio (somigliano più alle prime comunità di indigeni che si stanziarono sui sette colli migliaia di anni fa che a tradizionali maestri: stessa capacità di resistere alle intemperie, stesso misto di abilità , tecniche e convinzioni), iniziano con questo passo fondamentale: non solo come appaiono i bambini visti dagli adulti o il contrario, ma: come erano papà e mamma quando erano bambini? Senza rabbia nè retorica, senza soldi nè patronati politici, i guerrieri educatori del Celio affrontano ogni infanzia per quello che è. Un frutto di sguardi e sangue così diversi, un bisogno esagerato di gaiezza e affetto e protezione, un pozzo di stupore e mistero, una meteora irripetibile che da lontano somiglia al sogno di un'altra persona. Il film, morbido e fragrante, segue quattro stagioni in un asilo che non è come tutti gli altri. L'occhio del regista è curioso quanto quello dei bambini, ma quando lo rivolge sugli adulti, i guerrieri, e rivolta il cannocchiale e ce li mostra nelle foto da adolescenti, si muove qualcosa di ancor più dolce e toccante, come uno sbuffo profondo di allegra malinconia, l'eco di una canzone antica nella voce di un passante per la strada." |
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