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    Home Page > Movies & DVD > Vicky Cristina Barcellona

    VICKY CRISTINA BARCELONA: PER LA SUA STORIA DI SCAPPATELLE AMOROSE A BARCELLONA WOODY ALLEN INGAGGIA JAVIER BARDEM, PENELOPE CRUZ E SCARLETT JOHANSSON

    Dal 61. Festival del Cinema di Cannes

    "Quando ho iniziato a scrivere la sceneggiatura, pensavo solo a inventare una storia che fosse ambientata a Barcellona. Desideravo rendere omaggio a Barcellona perché è una città che amo moltissimo, come del resto amo tutta la Spagna. E‘ una città bellissima dal punto di vista visivo ed è dotata di una sensibilità romantica. Una storia come quella raccontata nel mio film poteva succedere solo a Parigi o a Barcellona".
    Il regista e sceneggiatore Woody Allen

    (Vicky Cristina Barcellona USA/SPAGNA 2008; commedia; 97'; Produz.: Mediapro/Antena 3 Films/Gravier Productions; Distribuz.: Medusa)

    Locandina italiana Vicky Cristina Barcellona

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    Celluloid Portraits:




    Titolo in italiano: Vicky Cristina Barcellona

    Titolo in lingua originale: Vicky Cristina Barcellona

    Anno di produzione: 2008

    Anno di uscita: 2008

    Regia: Woody Allen

    Sceneggiatura: Woody Allen

    Cast: Javier Bardem (Juan Antonio)
    Patricia Clarkson (Judy Nash)
    Penélope Cruz (Maria Elena)
    Kevin Dunn (Mark Nash)
    Rebecca Hall (Vicky)
    Scarlett Johansson (Christina)
    Chris Messina (Doug)
    Christopher Evan Welch (Narratore)
    Julio Perillan (Charles)
    Juan Quesada (Chitarrista a Barcellona)
    Ricard Salom (Ospite alla galleria d'arte)
    Maurice Sonnenberg (Ospite alla galleria d'arte)
    Manel Barcelò (Medico)
    Maria Doménech (Julio Josep)
    Emilio De Benito (Chitarrista nelle Asturie)
    Cast completo

    Costumi: Sonia Grande

    Scenografia: Alain Bainée

    Fotografia: Javier Aguirresarobe

    Scheda film aggiornata al: 25 Novembre 2012

    Sinossi:

    "La nuova commedia romantica di Woody Allen racconta le vicende di due ragazze americane e delle loro scappatelle amorose a Barcellona, una delle città più romantiche del mondo.
    Vicky (Rebecca Hall) e Cristina (Scarlett Johansson) sono grandi amiche ma ciononostante hanno un approccio totalmente diverso verso l'amore. Vicky è una ragazza molto posata ed è fidanzata con un ragazzo molto rispettabile. Cristina invece è sessualmente ed emotivamente disinibita ed è alla continua ricerca della passione travolgente che la faccia camminare a due metri da terra. Quando Judy (Patricia Clarkson) e Mark (Kevin Dunn), lontani parenti di Vicky, invitano le due ragazze a trascorrere un'estate a Barcellona, le due accettano di buon grado per motivi diametralmente opposti: Vicky desidera trascorrere gli ultimi mesi da 'single' facendo delle ricerche per il suo Master mentre Cristina vuole cambiare aria e allontanarsi per un po' dall'ultimo disastro sentimentale. Una sera, mentre si trova in un galleria d'arte, Cristina - tanto per cambiare - incrocia lo sguardo con l'uomo più intenso e provocante della sala, Juan Antonio (Javier Bardem), un fascinoso pittore. Cristina è ulteriormente attratta da lui quando Judy le sussurra all'orecchio che Juan Antonio ha avuto una relazione talmente torrida con la sua ex-moglie Maria Elena (Penelope Cruz) che hanno tentato di ammazzarsi a vicenda. Più tardi quella sera, quando Vicky e Cristina stanno cenando, Juan Antonio si avvicina al loro tavolo con un'audace proposta: le invita a trascorrere con lui il fine settimana nella cittadina di Oviedo, dove potranno visitare le bellezze del luogo, bere dell'ottimo fino a fare l'amore tutti insieme. Vicky reagisce scandalizzata alla proposta mentre Cristina è letteralmente rapita dalla franchezza e dal carisma dell'uomo e convince Vicky ad accompagnarla. Durante una piacevole giornata trascorsa ad ammirare le attrazioni turistiche di Oviedo e dopo un'ottima cena, Juan Antonio parla in maniera più che lusinghiera della magnifica Maria Elena, il grande amore della sua vita: nonostante la profondissima intesa, la loro reciproca infuocata passione gli impedisce di stare insieme. Di recente le cose sono totalmente sfuggite al loro controllo e Maria Elena lo ha pugnalato in un attacco di gelosia. Quella sera Juan Antonio invita le due ragazze nella sua stanza da letto - offerta che Vicky rifiuta categoricamente e che Cristina accetta di buon grado. Ma proprio nel momento in cui Cristina e Juan Antonio stanno per finire a letto insieme, Cristina si sente male e a quel punto sarà Vicky a trascorrere il resto del fine settimana da sola con lui. Juan Antonio porta Vicky a conoscere suo padre e gli apre il suo cuore raccontandogli dei suoi sogni di bambino e della sua turbolenta relazione con Maria Elena. Intravedendo un lato piuttosto profondo in lui, Vicky piano piano abbandona le sue reticenze e durante una serata romantica prima di lasciare Oviedo, Vicky e Juan Antonio fanno l'amore. Una volta tornati a Barcellona, Vicky non riesce a smettere di pensare a Juan Antonio mentre lui nel frattempo dirige le sue attenzioni sulla disponibile e vogliosa Cristina, che si trasferisce in quattro e quattr'otto a casa sua. Quando Vicky gli manifesta la sua delusione, l'uomo le risponde che poichè lei è già fidanzata ed impegnata con un altro uomo, la loro relazione non ha alcun futuro e che se continuassero a stare insieme procurerebbero solo dolore ad altri.
    Ed infatti il fidanzato di Vicky, Doug (Chris Messina) giunge a Barcellona ed i due si sposano. E mentre Cristina e Juan Antonio cominciano una vita da sogno insieme, una notte l'uomo viene svegliato da un'allarmante telefonata: la sua ex moglie, Maria Elena è ricoverata in ospedale dopo aver tentato il suicidio. Tornato a casa in compagnia della bellissima e vulcanica Maria Elena, Juan Antonio spiega ad un'allibita Cristina che Maria Elena resterà qualche mese con loro visto che non ha un posto dove andare. Gelosa e sospettosa, e soggetta a repentini cambiamenti d'umore, Maria Elena non perde l'occasione per battibeccare con Juan Antonio e mortificare Cristina. Col tempo però sembra rilassarsi e instaurare un rapporto più civile e cordiale con Juan Antonio e comincia a dare addirittura dei consigli a Cristina che vuole diventare fotografa. Maria Elena spiega a Cristina che lei rappresenta 'l'ingrediente mancante' che le permetterà di vivere felicemente accanto a Juan Antonio: ed è così che in maniera del tutto naturale i tre diventano amanti. Una sera per caso durante una festa, Vicky vede Judy che bacia il socio in affari di Mark e quando Judy confessa a Vicky di non amare Mark da anni, Vicky le confida i suoi sentimenti per Juan Antonio. Decisa ad evitare che Vicky viva quello che lei stessa ha passato, Judy tenta di far mettere insieme Vicky e Juan Antonio. Nel frattempo, Cristina, come suo solito, comincia a mostrare segni di irrequietezza e quando l'estate sta per volgere al termine, Vicky e Cristina scopriranno di aver imparato una lezione importante sull'amore e su loro stesse...".

    Dal >Press-Book< di Mezzanotte a Barcellona

    Commento critico (a cura di ERMINIO FISCHETTI)

    Non è autunno se non esce un film di Woody Allen, quasi come una sorta di patto tra il regista e la stagione, a mio avviso, più deprimente dell’anno. Oh… Eureka! Questo binomio è una metafora inconscia su se stesso che noi poveri mortali dovremmo cogliere, ma non riusciamo a farlo! Il tutto all’interno di una prosa narrativa che si condisce sempre con la stessa salsa o, per essere più calzanti e precisi, in cui si ode sempre lo stesso cicaleccio.

    Questa sua ultima fatica, Vicky Cristina Barcelona è la prima girata nell’assolata terra spagnola e quindi lontana dalla sua storica e raffinata New York e un po’ meno dalla più recente Londra.

    Se distanti dalla penisola iberica appaiono i mondi fino ad ora da lui descritti, sempre gli stessi sono i temi affrontati. Infatti, Allen ripercorre i parametri della crisi di coppia e delle sue sfumature intrinseche, ma soprattutto è

    la parte nevrotica dell’animo femminile ad essere analizzata.

    Purtroppo, però, il regista di almeno quattro capolavori della storia del cinema e di una quindicina di altri ottimi film è diventato la pallida ombra di se stesso perché cade spesso in banalità sciocche e ripetitive e la sceneggiatura sembra scritta molto velocemente, prendendo un pezzo di qua e uno di là, ma fondamentalmente fa riferimento ai ben più riusciti Alice e Mariti e mogli (in particolare per i percorsi emotivi di Vicky e Judy con i loro rispettivi mariti), ma i dialoghi hanno perso i toni brillanti e cinicamente sferzanti di un tempo e, oltretutto, la voce fuori campo è fastidiosamente retorica e ridondante. Insomma, giusto per farsi una vacanza in Spagna e far lavorare la sua ultima musa Scarlett Johansson, la quale a sua volta è molto lontana dal modo di esprimere le nevrosi e i complicati percorsi interiori delle sue

    attrici del passato, Diane Keaton e Mia Farrow. Sarebbe una bestemmia anche solo dire che ci si avvicina. Al contrario, la rivelazione di quest’opera è la molto meno popolare Rebecca Hall, la versione bruna della Johansson, che nel ruolo di Vicky riesce ad esplorare davvero gli aspetti delle donne alleniane e a dare così maggiore interesse al suo personaggio, così come Patricia Clarkson, che con la sua Judy rappresenta l’evoluzione delle scelte di vita di Vicky da lì a venti anni, e con una manciata di battute affidatele dà vita alla noia stereotipata della classe borghese. Ma l’asso nella manica che salva capre e cavoli è conservato nella seconda parte della pellicola quando entra in scena la caliente, irruenta e a tratti violenta Maria Elena, ex-moglie del protagonista maschile Juan Antonio (alias Javier Bardem), interpretata dalla forza della natura Penelope Cruz. I duetti linguistici (e non solo) della coppia Bardem-Cruz

    risollevano la pellicola dalla sua ripetitività circolare del rapporto tra il pittore spagnolo e le due turiste americane (Vicky e Cristina entrano ed escono dalla vita di Juan Antonio come se fossero delle pedine, facendo apparire il percorso narrativo della vicenda ancora più innaturale di quello che appare). C’è chi parla già di Oscar o nomination per l’indomita attrice spagnola: certo la sua è una buona prova, ma da qui ad un premio ne dovrebbe passare di acqua sotto i ponti! Insomma, attori quasi tutti molto bravi, che sarebbero apparsi ancora più straordinari se sfruttati in modo più approfondito. Cruz, insomma con la sua femminilità lascia a terra la povera Scarlett che al suo confronto risulta una pallida figura sullo sfondo e il tanto atteso bacio saffico risulta, in fondo, solo il classico espediente pubblicitario perché è piuttosto casto (e poi, quante inutili e costruite polemiche, nella serie televisive americane

    si vedono cose ben più audaci, mentre il cinema si sta riducendo ad una scuola per educande bacchettone). Vicky Cristina Barcelona è un film che, in alcuni momenti, sembra durare molto più dei suoi novantasette minuti (cosa che in precedenza rappresentava un punto di robustezza nelle sceneggiature di Woody Allen) ed è scritto da un autore che, come in questo caso, quando evita di apparire sullo schermo trova nei suoi alter ego personaggi maschili che fanno cose che sono il suo sogno nel cassetto!? Menage a trois e tante donne che se lo contendono come un trofeo. Ma dalla macchina da presa il suo sembra più l’occhio di un guardone sonnecchiante che quello di un raffinato cineasta influenzato da Bergman e Fellini. Forse è meglio rivedere mille volte Io e Annie, Interiors, Manhattan, Zelig e compagni? Non lo so, a voi l’ardua scelta, ma non credo che l’escursione spagnola del

    regista newyorkese sarà rivista da molte persone ripetutamente e ossessivamente. Certo è sempre Woody e noi tutti lo amiamo e ammiriamo per i film che negli anni ci ha dato, ma stavolta mentre corriamo ci fermiamo e riflettiamo: “Caro Woody, non sarà meglio cominciare a pensare ad un po’ di riposo, fra un film e l’altro, e saltare qualche autunno?â€

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    Vicky Cristina Barcelona (v. originale).mov

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