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THE GOOD SHEPHERD-L'OMBRA DEL POTERE : UNA STORIA ROMANZATA SUGLI GLI ALBORI DELLA CIA NEL SEGNO DI UNA MORALE FATTA DI GRANDI IDEALI
"La CIA e la maniera in cui è nata mi hanno sempre intrigato molto. L'agenzia è stata letteralmente messa in piedi da 17/18 persone e oggi conta circa 29.000 dipendenti... Ho fatto ricerche sugli individui che hanno vissuto i primi anni della CIA, per scoprire da dove venissero.... Molti di loro erano persone coraggiose e animate da grandi ideali che decisero di servire la CIA per compiere il proprio dovere nei confronti del Paese... Sono affascinato dalla moralità di alcune persone e di quello che sono state pronte a sacrificare in nome di questi valori. E più mi immergevo nelle ricerche, più cose volevo sapere sul tipo di vita che conducevano persone come Wilson. Che tipo di famiglia avevano, quali erano le dinamiche famigliari e come si comportavano con i loro figli e soprattutto che cosa sognavano per loro... Ero interessato soprattutto a conoscere l'effetto psicologico che aveva su di loro il fatto di operare in un mondo in cui il confine tra giusto e sbagliato è piuttosto confuso o inesistente e nel quale non sai più chi sono gli amici e chi i nemici".
Lo sceneggiatore Eric Roth
(The Good Shepherd USA 2006; thriller; 167'; Produz.: Universal Pictures/Morgan Creek Producions e International/Tribeca Productions/American Zoetrope; Distribuz.: Medusa Film)
THE GOOD SHEPHERD - (Comment by PATRIZIA FERRETTI) - This is Robert De Niro second film as director. As an experienced movie-man with a soft sport for the secrets services from anywhere, and with the competence grown with his undisputed professionalism, it seems he must felt compelled to show much more than that. That’s why he exaggerated going over board into a labyrinth filled with flashbacks, with back-and-forth and more footage in black and white. De Niro is not getting tired of showing these patterns (but the audience for sure it is) until boredom until we can see some very interesting scenes (and there’re a lots), scenes capable of wake us up from our slumber. We can say that the motto “melius abundare quam deficere ( better more than less) is not always true, in fact in this movies that fells like three in one, is just the opposite. “The Good Shepherd†is an obsolete open window on the beginning of the CIA; it constrains on the same view for too long, and it exasperates the movie timing based only on the plotting plot, on the suspicious suspect, on the enemy friend and on the friendly enemy; that’s just another journey among shadows and lights, with actually more shadows than lights, a cheap psychology of the characters and “the good shepherd†comes forward step by step on his mission, impossible not to get hands and soul dirty, impossible without crashing anything that gets in his way: love, true friendship, family, even the personal life and the happiness of a child. Even the relationship father-son is traveled with a round trip, but this one is not so bad, on the opposite is one of the more positive notes in the whole movie. A portrait painted in a perfect way about the main character played by Matt Damon, cryptic silently as never seen before. (Translation by MARTA SBRANA, Canada)
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Titolo in italiano: The Good Shepherd-L'ombra del potere
Titolo in lingua originale:
The Good Shepherd
Anno di produzione:
2006
Anno di uscita:
2006
Regia: Robert De Niro
Sceneggiatura:
Eric Roth
Soggetto: Versione romanzata tratta da una storia vera.
Cast: Matt Damon (Edward Wilson) Angelina Jolie (Clover/Margaret Russell) Alec Baldwin (Sam Murach) Tammy Blanchard (Laura) Billy Crudup (Arch Cummings) Robert De Niro (Bill Sullivan) Keir Dullea (Senatore John Russell Sr.) Michael Gambon (Dr. Fredericks) Martina Gedeck (Hanna Schiller) William Hurt (Philip Allen) Timothy Hutton (Thomas Wilson)
Musica: Bruce Fowler e Marcelo Zarvos
Costumi: Ann Roth
Scenografia: Jeannine Claudia Oppewall
Fotografia: Robert Richardson
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
"... Damon interpreta Edward Wilson, un patriota che conosce il significato e il valore della parola segretezza, e che ha fatto della discrezione la sua ragione di vita, dopo una tragica e privilegiata infanzia. Nel 1939, quando era ancora un bravo e sensibile studente che frequentava l’università di Yale, era stato scelto per entrare a far parte della società segreta degli Skull and Bones, una sorta di confraternita molto chiusa il cui obiettivo è produrre i futuri leader mondiali. In virtù della sua intelligenza, della sua reputazione immacolata e della sua incrollabile fiducia nei valori fondanti dell’America, Wilson diventa il candidato ideale ad una carriera nel mondo dello spionaggio.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il giovane idealista viene assunto presso l’Ufficio Servizi Strategici (OSS), antesignano della CIA, una decisione che cambierà per sempre il corso della sua vita e modificherà la configurazione geopolitica del mondo fino ai giorni nostri.
Essendo uno dei fondatori della CIA, e lavorando nel cuore dell’organizzazione dove la doppiezza è una dote fondamentale e dove nulla è quello che sembra, l’idealismo di Wilson verrà lentamente eroso dalla sua natura sempre più sospettosa che rispecchia un mondo che sta per entrare nella decennale paranoia della Guerra Fredda. E mentre i metodi da lui proposti assurgono a procedure operative standard, Wilson diventerà uno degli agenti operativi più importanti e sfiderà contemporaneamente la sua controparte del KGB in una sorta di partita a scacchi globale.
La devozione di Wilson verso il suo paese comincia ad esigere un prezzo troppo alto ma né le preoccupazioni crescenti della moglie Margaret “Clover†(Jolie), né il suo adorato figlio (Redmayne) riusciranno ad allontanarlo da una strada che lo porterà a sacrificare tutto quello che ha per il lavoro...".
Dal >Press-Book< di L'ombra del potere-The Good Shepherd
Nota: Si ringrazia lo 'Studio Lucherini Pignatelli Russo' per gli aggiornamenti
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
FLASH MOVIE:
ROBERT DE NIRO ALLA SUA SECONDA PROVA COME REGISTA, DA NAVIGATISSIMO UOMO DI CINEMA CON UN DEBOLE PER SERVIZI SEGRETI DI QUALUNQUE MARCA, E CON LA COMPETENZA CHE GLI DERIVA DA UNA INDISCUSSA MATURITA’ PROFESSIONALE, SEMBRA QUASI SI SIA SENTITO IN DOVERE DI DIMOSTRARE DI TUTTO DI PIU’. COSI’ HA ESAGERATO, DEBORDANDO IN UN LABIRINTICO VIRTUOSISMO ESIBITO IN UN ANDIRIVIENI DI FLASHBACKS E FORWARDS, OLTRE CHE DI INSERTI DOCUMENTARISTICI IN BIANCO E NERO. UN TRATTEGGIO CHE DE NIRO NON SI STANCA (MA LO SPETTATORE SI) DI RIPETERE ALL’INFINITO, INSISTENDO FINO ALLA NOIA, PRIMA DI FARCI INCONTRARE SEQUENZE (E NON VI E’ DUBBIO CHE VE NE SIANO) DI ESTREMO INTERESSE, IN GRADO DI RISVEGLIARCI DAL TORPORE. COME DIRE, TRE (O ANCHE PIU’) FILM IN UNO NEL SEGNO DEL ‘MELIUS ABUNDARE QUAM DEFICERE’. E NON SEMPRE QUESTO E’ UN PREGIO. DIFATTI NON LO E’. ‘THE GOOD SHEPHERD/L’OMBRA DEL POTERE’, QUESTA DESUETA |
FINESTRA APERTA SUGLI ALBORI DELLA CIA, COSTRINGE A RESTARE SU UNO STESSO PANORAMA TROPPO A LUNGO, ESASPERANDO I TEMPI CINEMATOGRAFICI GIOCATI QUASI INTERAMENTE SULL’INTRIGO DELL’INTRIGO, SUL SOSPETTO DEL SOSPETTO, SULL’AMICO DEL NEMICO E SUL NEMICO DELL’AMICO, SECONDO UN REITERATO PERCORSO IN CUI, IN UNA TESSITURA AMBIENTALE FORTEMENTE CHIAROSCURATA CON PIU’ OMBRE CHE LUCI, SPECULARE ALLA PSICOLOGIA DEL PERSONAGGIO, ‘IL BUON PASTORE’ AVANZA PASSO DOPO PASSO NELLA SUA MISSIONE, IMPOSSIBILE SENZA SPORCARSI MANI E COSCIENZA, SENZA SCHIACCIARE OGNI ALTRA COSA CHE CAPITA SULLO STESSO CAMMINO, AMORE E AMICIZIA VERE, FAMIGLIA, PER NON DIRE DI… VITA PERSONALE E FELICITA’ DI UN FIGLIO. ANCHE IL RAPPORTO PADRE - FIGLIO SI PERCORRE IN UN VIAGGIO COMPLETO DI ANDATA E RITORNO, MA NON DISTURBA AFFATTO, ANZI SI DIREBBE PERSINO UNA DELLE NOTE PIU’ POSITIVE DEL FILM. UN RITRATTO DIPINTO IN MANIERA ECCELLENTE DALL’INTERPRETE PROTAGONISTA MATT DAMON, SILENTEMENTE CRIPTICO COME NON L’AVEVAMO MAI VISTO PRIMA E |
A CUI FILM E REGISTA DEVONO SICURAMENTE MOLTO, MALGRADO LE NUMEROSE PECCHE DA CLICHE’: AD ESEMPIO IL SOLITO DILEMMA TRA INTERESSE NAZIONALE E QUELLO PRIVATO DI SALVAGUARDIA DELLA FAMIGLIA (‘AIR FORCE ONE’ DOCET). ALCUNE SEQUENZE CLIMAX DI UN ROMANTICISMO QUASI OTTOCENTESCO, NONCHE’ DEI BEI PASSI DI SCENEGGIATURA, AHIME’ GALLEGGIANO, FIN TROPPO DILUITI, IN QUESTO ‘MARE NOSTRUM’ IN PIENA DI NOME CIA, PIENO DI CONTRADDIZIONI E NON SEMPRE BENEFICO, D’ALTRA PARTE - SEMBRA QUESTO IL MESSAGGIO CHE INTERESSA DI PIU’ A CHI LO PORGE - IL MALE MINORE E NECESSARIO DI UN PAESE COME L’AMERICA, CON LO SCOPO DI ‘NON FARE GRANDI GUERRE MA ASSICURARSI CHE SIANO PICCOLE’. |
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Links:
• PRESS CONFERENCE & Dintorni - THE GOOD SHEPHERD-L'OMBRA DEL POTERE di ROBERT DE NIRO (Interviste)
Galleria Fotografica:
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The Good Shepherd.mov
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