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DIAMANTI INSANGUINATI
"Secondo me, questo film riguarda tutto ciò che ha valore. Per qualcuno può essere una pietra preziosa; per qualcun altro una storia raccontata su una rivista; per un altro ancora, un bambino. Il confronto tra un uomo ossessionato dal trovare un diamante di grande valore ed un altro uomo, che rischia la propria vita per ritrovare suo figlio, rappresenta il cuore pulsante di questo film... Sembra che quasi ogni volta che viene scoperta una risorsa naturale di valore nel mondo â sia che si tratti di diamanti, di gomma, di petrolio o di altro â quello che spesso deriva da tale scoperta è una tragedia per il paese in cui avviene. A peggiorare le cose, le ricchezze che si producono grazie a tali risorse raramente si dimostrano a vantaggio dei popoli che vivono nel paese da cui provengono... Eâ una cosa importante quando un film ti fa capire come vuole essere. Mentre stavamo lavorando su questo film, il tema terribile dei bambini-soldati e della degradazione della condizione dei bambini assumeva man mano una maggiore importanza. Lo sfruttamento delle risorse del terzo mondo è legato inevitabilmente allo sfruttamento dei bambini. Câè una frase che ho scritto sulla copertina del mio copione e che era quindi della prima cosa che vedevo allâinizio di ogni giornata di riprese. La frase è la seguente: âIl bambino è il gioielloâ".
Il regista /produttore Edward Zwick
(Blood Diamond USA 2006; Thriller drammatico; 143'; Produz.: Spring Creek/Bedford Falls/in associaz. con la 'Initial Entertainment Group'; Distribuz.: Warner Bros. Pictures Italia Distribuzione)
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Titolo in italiano: Blood Diamond - Diamanti di sangue
Titolo in lingua originale:
Blood Diamond
Anno di produzione:
2006
Anno di uscita:
2006
Regia: Edward Zwick
Sceneggiatura:
Charles Leavitt
Soggetto: Storia di Charles Leavitt e C. Gaby Mitchell
Cast: Leonardo DiCaprio (Danny Archer) Jennifer Connelly ( Maddy Bowen) Djimon Hounsou ( Solomon Vandy) Kagiso Kuypers ( Dia Vandy) Arnold Vosloo ( Colonello Coetzee) Anthony Coleman ( Cordell Brown) Benu Mabhena ( Jassie Vandy) Anointing Lukola ( N'Yanda Vandy) David Harewood ( Capitan Veleno) Basil Wallace ( Benjamin Kapanay) Jimi Mistry ( Nabil) Michael Sheen ( Simmons) Marius Weyers ( Van De Kaap) Stephen Collins ( Ambasciatore Walker) Ntare Guma Mbaho Mwine ( M'Ed) Cast completo Bouba Badiane ( Tupac T-Shirt) Ato Essandoh ( Comandante Rambo) Percy Matsemela ( Comandante Zero) Ronnie Nyakale ( Zappatore 1) Tony Kgoroge ( Leader truppa) Nick Reding ( Ministro Inglese per lo Sviluppo Internazionale) Klemens Becker ( Ministro tedesco) Akin Omotoso ( Peacekeeper) ChimĂŠne Costa ( Addetto Croce Rossa) Dini Nondumo ( Addetto NU a Mende) Grant Swanby ( Funzionario UNCHR) Tau Maserumule ( Soldato R.U.F. 1) Ade M'Cormack ( Istruttore R.U.F.) Martin Abdul-Jabbar ( Guardia della Guinea) Karl McMillan ( Giornalista austrialiano) David S. Lee ( Giornalista di Cockney) Jonathan Pienaar ( Operatore di macchina) Sonni Chidiebere ( CapotribĂš Kamajore) Nnamdi Onyeiwu ( Kamajore) Nhlanhla Mavimbela ( Bambino soldato 1) Mfundo Pisani ( Bambino soldato 2) Phado Bahola ( Bambino soldato 3 Indoc) Thabang Mothle ( Bambino soldato 4 Indoc) Buhle Seya ( Bambino soldato 5 Indoc) Sizwe Makapela ( Bambino soldato 6 Indoc) Tyrone Keogh ( Aiutante SA) Winston Ntshona ( Vecchio di Mende) Mduduzi Mabaso ( Ribelle 1) Nathaniel Ramabulana ( Ribelle 2) Zenzo Ngqobe ( Ribelle 3) Mlungisi Hlophe ( Ribelle 4) Carol Behane ( Madre sul ponte) Nigel Harman ( Reporter di telegiornale) Clare Holman ( Reporter di telegiornale) Kedibone Tholo ( Prostituta 1) Koketso Mojela ( Prostituta 2)
Musica: James Newton Howard
Costumi: Ngila Dickson
Scenografia: Dan Weil
Fotografia: Eduardo Serra
Montaggio: Steven Rosenblum
Casting: Victoria Thomas
Scheda film aggiornata al:
25 Novembre 2012
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Sinossi:
"Ambientato sullo sfondo del caos e della guerra civile che ha colpito la Sierra Leone negli anni â90, âBlood Diamondâ è la storia di Danny Archer (Leonardo DiCaprio), un ex mercenario dello Zimbabwe, e di Solomon Vandy (Djimon Hounsou), un pescatore di Mende. Entrambi gli uomini sono africani, ma le loro storie e le loro situazioni sono le piĂš diverse possibili, fino a quando i loro destini si incrociano nellâimpresa di ritrovare un raro diamante rosa, il tipo di pietra che può trasformare una vita... oppure farla finire.
Solomon, portato via dalla sua famiglia e costretto a lavorare nelle miniere di diamanti, trova una gemma straordinaria e la nasconde a suo grande rischio, sapendo che se verrĂ scoperto, sarĂ ucciso allâistante. Ma sapendo anche che il diamante non solo gli fornirĂ il modo di salvare sua moglie e le sue figlie dal condurre una vita come rifugiate, ma lo aiuterĂ anche a salvare suo figlio, Dia, da un destino ben piĂš crudele, quello di diventare un bambino-soldato.
Archer, che si guadagna da vivere scambiando diamanti in cambio di armi, viene a sapere della storia segreta di Solomon mentre si trova in prigione per contrabbando. Sa che un diamante di questo genere può rappresentare lâoccasione della vita: un valore sufficiente per permettergli di andar via dallâAfrica e dal ciclo di violenza e corruzione del quale è stato volutamente un interprete. Entra in gioco Maddy Bowen (Jennifer Connelly), unâidealistica giornalista Americana che si trova in Sierra Leone per scoprire la veritĂ che si nasconde dietro ai 'diamanti insanguinati', un giro che vede la complicitĂ dei leader dellâindustria dei diamanti che hanno scelto gli utili al posto dei principi. Maddy cerca Archer come fonte di notizie per il suo articolo, ma si accorge in breve tempo che è lui ad avere bisogno di lei.
Con lâaiuto di Maddy, Archer e Solomon si imbarcano in un viaggio pericoloso attraverso il territorio dei ribelli. Archer ha bisogno di Solomon per ritrovare il prezioso diamante rosa, ma Solomon cerca qualcosa di molto piĂš prezioso⌠suo figlio".
Dal Press-Book di Blood Diamond - Diamanti di sangue
Nota: Si ringrazia Valerio Roselli (Warner Bros. Pictures Italia Distribuzione)
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
FILM DENUNCIA A 360° CHE, AL DI LAâ DELLâENORME PORTATA A LIVELLO DI CONTENUTI, DEVE ANCHE IL SUO OTTIMALE RISULTATO A EDWARD ZWICK, QUI QUALIFICATO NELLA DIMENSIONE DI REGIA DI RAZZA. ONORE AL MERITO PER AVER INSCENATO E DIRETTO CON CORAGGIO APERTO, SENZA ALCUN VELO DI COPERTURA, UNâALTRA, TRA LE MOLTE CHE CI TOCCA CONTARE, VERITAâ SCOMODA E, FORSE, NEPPURE TROPPO NOTA AL GRANDE PUBBLICO: IL CONTRABBANDO DI DIAMANTI E DI ARMI SFRUTTANDO PAESI IN STATO DI GUERRA. UNO TRA I NUMEROSI, SCOTTANTI SCANDALI UMANI E POLITICI DELLA NOSTRA CONTEMPORANEITAâ RIUNITI SOTTO UN UNICO COMUN DENOMINATORE: âLO STUPRO DI UNA TERRA PER LâAVIDITAâ DI QUALCUN ALTROâ. UN COLPO IN CELLULOIDE DAVVERO BEN ASSESTATO COME NON SE NE VEDEVANO DA TEMPO, DOVE LE RARE SCHEGGE DI MARCA HOLLYWOODIANA SI PERDONO NEL DENSO AMALGAMA, BEN PIUâ IMPORTANTE E SENZâALTRO DOMINANTE, DI SCENE E CONTENUTI SHOCK, VALORIZZATI DA UNA INTENSA SCENEGGIATURA, LEGATI |
SOPRATTUTTO ALLA REALTAâ DEI BAMBINI-SOLDATO. IL RITMO SERRATO DELLâAZIONE NON SOFFOCA I TOCCANTI RISVOLTI DI UN CALEIDOSCOPIO UMANO ESTREMAMENTE RICCO E SFACCETTATO, TUTTO DA SCOPRIRE ED ASSAPORARE IN TUTTO IL SUO GUSTO AMARO. E QUI, QUESTA VOLTA, LEONARDO DICAPRIO SI Eâ GUADAGNATO DAVVERO, SENZA REGALĂE DI SORTA, LA NOMINATION ALLâOSCAR GIAâ ASSEGNATAGLI. LA COSA STRAORDINARIA DI BLOOD DIAMOND â DIAMANTI DI SANGUE Eâ IL TIMBRO ESTREMAMENTE ONESTO CHE RIESCE A TRASMETTERE, RISPETTO A REALTAâ COSIâ CRUDE DA GIUSTIFICARE A PIENO IL VETO AI MINORI DI 14 ANNI. PERSINO UN ADULTO FA FATICA A TENERE GLI OCCHI FISSI SULLA TRASMUTAZIONE OPERATA CRIMINOSAMENTE, ATTRAVERSO LA MANIPOLAZIONE MENTALE, PRIMA ANCORA CHE COMPORTAMENTALE, SU BAMBINI UN TEMPO NORMALI, ESTIRPATI CON VIOLENZA INAUDITA ALLE RISPETTIVE FAMIGLIE, USATI AI FINI DI GUERRA E PER LâARRICCHIMENTO DI POCHI NEL MODO PIUâ SUBDOLO E INFAME CHE SI POSSA IMMAGINARE, FINO AL PIUâ ABIETTO DEI PLAGI. UNâINFANZIA VIOLATA A |
PIUâ LIVELLI E UNâALTRA, NON CERTO LâUNICA, PUGNALATA ALLE SPALLE, INFERTA ALLA POPOLAZIONE MONDIALE CONTEMPORANEA CHE SI RITROVA A DISTRICARSI, SUO MALGRADO, IN QUESTA GIUNGLA SEMPRE PIUâ IMPENETRABILE. UNA COSA Eâ SICURA, UN DIAMANTE, GIAâ DI PER SEâ OGGETTO ABBASTANZA VACUO E NON CERTO INDISPENSABILE AL NOSTRO QUOTIDIANO VIVERE, DOPO QUESTO FILM POTRAâ DIRE DIRE ADDIO A TUTTO IL SUO GLAMOUR.
Il regista Edward Zwick (Vento di passioni, Il coraggio della veritĂ , Attacco al potere, Lâultimo samurai) con Blood Diamond - Diamanti di sangue coglie nel segno e non ce ne dimenticheremo facilmente, sia per i contenuti che per il modo con cui sono stati proposti, o, per meglio dire, denunciati. Una veritĂ scottante quanto velata da una certa noncuranza informativa rende la visione di questo soggetto un dovere di cronaca, nei confronti del quale persino Hollywood sembra essersi sentita sufficientemente a disagio e responsabilizzata al punto da usare un linguaggio |
di tutto rispetto, scartando da ridondanze dove le regalĂŹe funzionali allo spettacolo qui sono rare, e comunque mai incisive quanto il nucleo centrale del film.
Zwick alterna moltitudini di sequenze di guerriglia e di violenze piuttosto scioccanti a reiterati fotogrammi con riprese in controluce che, in qualche modo, restituiscono schegge del respiro poetico di una terra e del suo popolo, per lo piĂš negate nel complesso, dalle drammatiche circostanze. E le immagini, oltre alle parole, dipingono con estrema efficacia lâanima di quel prisma umano stagliato sullo schermo alla stregua di ombre cinesi che scorrono davanti ai focolai luminosi delle esplosioni sullo sfondo. Questo quando non è lo stesso prisma umano a illuminarsi a sua volta di contro a scorci paesistici umbratili che stanno lĂŹ da sempre, testimoni oculari del disfacimento di una civiltĂ alle prese con una lotta, esasperata e quasi impossibile, per la sopravvivenza.
Un padre e un figlio |
percorrono un tratto di strada insieme prima che lâuno vada a pesca e lâaltro a scuola. Schegge di un quotidiano per introdurre una realtĂ che, concretamente, non ha nulla di normale. La normalità è un miraggio, una frazione di pochi momenti fragili quanto un cristallo che di lĂŹ a poco, infatti, andrĂ in mille frantumi. Famiglie divise, omicidi a cuor leggero, torture e violenze di ogni genere come è âconsuetudineâ in ogni paese in stato di guerra, ma a cui solitamente non si pensa se non quando qualcuno, come in questo caso, ce lo sbatte in faccia senza tanti veli o tagli âpolitically correctâ. NĂŠ tanto meno può venirci in mente che nei vari branchi di carnefici di circostanza ci siano grappoli di bambini, divenuti precocemente adulti nella peggiore delle accezioni, una sorta di âsoldati-prodigioâ addestrati a dovere, anima e corpo alla stregua di robots, senza ormai piĂš alcuna libertĂ |
individuale di intendere e di volere. Piccoli angeli innocenti trasfigurati in âmostri di morteâ in miniatura, capaci di arrivare a misconoscere persino un genitore (non manca, su questo registro, la sequenza climax). Quale spinta motrice per simili misfatti? Sempre la stessa, invariabile da Paese a Paese, da epoca a epoca, quando in stato di guerra: âLo stupro di una terra per lâaviditĂ di qualcun altroâ. Qui si tratta della Sierra Leone nellâanno 1999. Ma la questione è annosa almeno in questa terra, come intrappolata nelle maglie di un destino ineluttabile: âEâ il destino dellâAfrica. Ogni volta che si trova una materia prima di valore, gli indigeni muoiono. Eâ stato cosĂŹ per lâavorio, per il petrolio⌠ora per i diamantiâ. Blood-Diamond offre una drammatica e poliedrica panoramica di questo destino, inquadrando unâinfelice quanto infausta realtĂ da diversi punti di vista, a cominciare dai campi di estrazione di diamanti, lĂ dove insieme |
a molti suoi simili, è finito il nostro protagonista, Solomon Vandy (Djimon Hunsou), separato dallâintera sua famiglia, moglie e figli, incluso il maggiore, tanto orgogliosamente incoraggiato verso la scuola, con il miraggio di vederlo dottore. Di contro la lotta umana di questâuomo, quella ben piĂš utilitaristica del giovane contrabbandiere Danny Archer (una delle migliori performance di Leonardo DiCaprio), apparentemente privo di scrupoli di coscienza prima che sia lui stesso a lasciarci sbirciare nel suo background familiare. Malgrado costantemente a tu per tu con una giungla umana votata al profitto ad ogni costo, di cui sembra averne assorbito lâessenza, alla fine giunge anche Danny Archer lâopportunitĂ di far riaffiorare quella parte di sĂŠ che sembrava morta e sepolta. Due mondi opposti che per tutta una serie di circostanze entrano in contatto, non senza unâaspra conflittualitĂ , i cui angoli vengono gradualmente smussati, indirettamente, dalla giornalista Maddy Bowen interpretata da Jennifer Connelly, una |
sorta di cameo prolungato ma con un ruolo-chiave per la dinamica della storia. Una spalla importante su cui far ruotare lo stridente contrasto tra i massacri consumati sul campo e le vetrine, spiaggia elettiva di âglamourâ, luccicanti di gioielli, lĂ dove troneggiano i fatidici diamanti, detti âinsanguinatiâ in quanto contrabbandati sfruttando Paesi in stato di guerra. E quando Maddy scatta le foto osservando da vicino quellâonda umana di un milione di profughi, la regia ce le mostra attraverso il fermo immagine di fotogrammi catturati in bianco e nero, amplificando tutto il carico della loro, intrinseca, drammatica, portata. Un film denuncia dunque, di una piaga particolare, ma Zwick non si è lasciato sfuggire lâoccasione per allacciarvi veritĂ e valori universali, e lo ha fatto con equilibrio tale come non se ne vedevano da tempo.
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Perle di sceneggiatura
"E' il destino dell'Africa. Ogni volta che si trova una materia prima di valore gli indigeni muoiono. E' stato cosĂŹ per l'avorio, per il petrolio... ora per i diamanti".
Danny Archer (Leonardo DiCaprio): "Americana?"
La giornalista Maddy Bowen (Jennifer Connelly): "Colpevole?"
Danny Archer: "Si, di solito gli americani lo sono".
La giornalista Maddy Bowen (Jennifer Connelly): "Ecco com'è un milione di profughi! Forse il mondo lo vedrà per un minuto tra lo sport e il meteo".
D. Archer (L. DiCaprio) a M. Bowen (Connelly): "A volte mi chiedo se Dio ci perdonerĂ mai per quello che ci siamo fatti, ma poi mi guardo intorno e mi rendo conto che Dio ha abbandonato questo posto tanto tempo fa".
Commenti del regista
"Vi è qualcosa di universale nel fatto che un uomo cerca di salvare la sua famiglia nel mezzo di circostanze terribili. Non si limita alla Sierra Leone. Questa storia si potrebbe riferire a tutti quei luoghi in cui la gente comune si trova coinvolta in eventi politici che oltrepassano il suo controllo. Vi sono cosÏ tante vittime innocenti".
A proposito del personaggio di Djimon Hounsou (Solomon Vandy):
"Solomon Vandy è il centro morale del film. Eâ simile a molti uomini che hanno dovuto sopportare le privazioni della guerra. Il suo villaggio viene attaccato, egli perde la sua libertĂ , la sua famiglia viene portata via ed egli è costretto ad intraprendere la sua odissea, ma non perde mai la speranza. Anche in questo ambiente straniero, la sua situazione ci è familiare âŚ.lâamore di un bambino, la forza intrinseca della famiglia. Ho ritenuto che lâunico modo adatto a narrare questa storia fosse attraverso i suoi occhi â attraverso il suo dolore, la sua rabbia, la sua frustrazione e il suo coraggio â in quanto si sta parlando del suo paese, dei suoi luoghi. Anche se alla fine riusciamo a comprendere il punto di vista di Archer, questa è principalmente la storia di Solomon.
Commenti dei protagonisti:
LEONARDO DICAPRIO (Danny Archer):
"I due uomini intraprendono un viaggio, uno con lâintenzione di andarsene dal suo paese, lâaltro con quella di riunire la sua famiglia. Ma ogni personaggio finisce con il doversi confrontare con le proprie decisioni morali".
E, sul suo personaggio:
"Era diventato sicuramente un uomo freddo e distaccato. Ha una visione molto cinica del mondo; considera il continente africano non come la sua patria ma come un posto in cui le persone si sfruttano a vicenda. Non esiste il giusto o lo sbagliatoâŚesiste solo la sopravvivenza... Ecco perchĂŠ il diamante non rappresenta solo denaro per lui, ma significa libertĂ e la sua fuga dal passato. Ma man mano che la storia prosegue e lui si deve confrontare con lâidealismo di Maddy ed il coraggio di Solomon, Archer inizia una battaglia contro la sua stessa moralitĂ ".
DJIMON HOUNSOU (il pescatore Solomon Vandy):
"Archer è alla ricerca di un diamante, mentre il diamante di Solomon è suo figlio".
E, a proposito dei contenuti e del messaggio del film:
"Ho pensato che si trattasse di una storia molto bella, unâopportunitĂ per affrontare gli argomenti difficili dei diamanti insanguinati, dei bambini-soldati e dei campi profughi. Nel film câerano molti aspetti che mi attraevano. Sicuramente, essendo io stesso africano, ho apprezzato molto che la storia scorresse attraverso gli occhi di Solomon... Câè sempre un modo per fare la differenza. Ma la domanda ĂŠ: vogliamo veramente fare la differenza? La mia opinione è che se uno prendesse anche solo la metĂ dei soldi che essenzialmente vengono rubati da questo paese, si potrebbero risolvere i problemi della fame, dellâistruzione, della salute...".
JENNIFER CONNELLY (la reporter Maddy Bowen):
"Maddy vuole tracciare e raccontare il percorso che fanno i diamanti insanguinati dalla fonte al mercato. Considerato il coinvolgimento di Archer, è abbastanza sicura che lâuomo sia in possesso delle informazioni di cui lei ha bisogno. Si rende conto che lâuomo probabilmente ha fatto delle cose tremende in passato, ma ritiene anche che nessuno sia totalmente buono o totalmente cattivo e che a volte, in un mondo cosĂŹ disperato, le cose non appaiano chiare... Molti reporter con i quali ho parlato mi hanno riferito quanto sia difficile riuscire a controllare lâimpeto di intervenire, di fare qualcosa per provocare un cambiamento piĂš immediato. Eâ difficile essere in quel tipo di ambiente, circondati da una tragedia e sentire che in un certo modo si stia traendo vantaggio dal dolore di qualcuno altro. Eâ questo il conflitto che Maddy deve affrontare, soprattutto per quanto riguarda il suo prestare aiuto a Solomon. Sa che potrebbe non ritrovare mai piĂš la sua famiglia senza di lei, ma si sarebbe mai fatta coinvolgere in questa vicenda se lui non lâavesse aiutata per il suo articolo?".
Altre voci dal set:
Il produttore GILLIAN GORFIL:
"Per me è importante che questo film non sia anti-diamante. La questione riguarda i diamanti insanguinati, che hanno origini molto specifiche".
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