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Il
cinema di Joe Johnston
Biografia
(A cura di PATRIZIA FERRETTI)
(Forth Worth, TEXAS - USA 13 Maggio 1950 - )
JOSEPH ENGGLESTON ‘JOE’ JOHNSTON III in arte JOE JOHNSTON frequenta la California State University (Long Beach) e l’Art Center College of Design (Pasadena). Quando ancora sta frequentando il college risponde ad una chiamata della LucasFilm per un posto come designer di ‘storyboard’ e dopo un periodo di prova viene assunto definitivamente come capo della sezione ‘story board’ lavorando anche di frequente come cameraman. Il basso compenso lo fa però desistere dal proseguire su quel binario e, avendone la possibilità, si prende un viaggio-vacanza che lo porta in giro per il mondo. Quando Joe Johnston torna in California, nel 1984 George Lucas gli propone di frequentare, a costo zero, la USC School of Cinematic Arts dove lui stesso insegna.
Dunque Joe Johnston inizia di fatto la carriera nel mondo della celluloide come progettista di effetti speciali per la Lucasfilm con Star Wars (Guerre stellari/Guerre stellari: episodio IV - Una nuova speranza, 1977), The Empire Strikes Back (L’impero colpisce ancora/Guerre stellari: Episodio V - L’impero colpisce ancora, 1980) e The Return of Jedi (Il ritorno dello Jedi/Guerre stellari: Episodio VI - Il ritorno dello Jedi, 1983).
Nel 1981 Johnston condivide l’Oscar per i ‘Migliori Effetti Speciali’ di Raiders of the Lost Ark (I predatori dell’arca perduta) con Richard Edlund, Kit West e Bruce Nicholson. Collabora sempre come ‘art director’ degli effetti speciali a Indiana Jones and the Temple of Doom (Indiana Jones e il tempio maledetto, 1984) e nel 1987 è regista della seconda unità di riprese per Batteries Not Included (Miracolo sull’8a strada) di Matthew Robbins. E’ infine anche supervisore delle spettacolari sequenze di Always (Always - Per sempre, 1989) di Steven Spielberg.
Nel 1989 Joe Johnston esordisce come regista con Honey, I Shrunk the Kids (Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi). Di lì a poco, dopo Rocketeer (Le avventure di Rocketeer, 1991), Pagemaster (Pagemaster-L’avventura meravigliosa, 1994), l’episodio Princeton, 1916 della serie televisiva The Young Indiana Jones Chronicles (1993) e il fantasy Jumanji con Robin Williams (1995) approderà alla regia del suo quinto lungometraggio, presentato alla 56. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia: October Sky (Cielo d’ottobre, 1999) con cui dirige - ottenendo un’eccellente risposta - Jake Gyllenhall, Chris Cooper e Laura Dern, per una storia tutta americana, in quanto ispirata a personaggi e fatti realmente accaduti - il film è tratto dal libro Rocket Boys (1998), autobiografia di Homer H. Hickam jr., ingegnere della NASA ora in pensione - eppure imperniata su una tematica universale come l’inseguimento di un sogno a tutti i costi.
Quel che si dice la sua perla cinematografica, forse la più preziosa ed anche rara in ambito hollywoodiano che, come considera lui stesso, “con uno stile semplice, fedele ai personaggi, al loro ambiente e al loro modo di vivere… parla di emozioni con onestà”.
Appena due anni più tardi è la volta del campioni d’incassi Jurassic Park III (Idem, 2001), seguito a ruota a distanza di un altro biennio da Hidalgo (Hidalgo - Oceano di fuoco, 2004), con cui narra la storia di Frank T. Hopkins, interpretato da Viggo Mortensen, uno dei più veloci Pony Express ormai alcolizzato che lavora per il circo di Buffalo Bill e che trova la sua rivincita esistenziale partecipando e vincendo l'Oceano di fuoco col suo fedele cavallo di razza mustang Hidalgo. Al fianco di Viggo Mortensen, nei panni dello Sceicco Riyad, Omar Sharif. Il film, tra vari Premi, vince il ‘Western Writers of America’ nel 2005 come ‘Migliore storia ambientata nel West’.
Colto da una sorta di raptus nostalgico per la serie di incubi di celluloide degli anni ’30 e ’40 partoriti dalla Universal Pictures quali ‘monster movie’ divenuti dei classici con icone come Dracula, Frankenstein, la Mummia e l’Uomo Invisibile, e con il concorso di interpreti leggendari quali Bela Lugosi, Boris Karloff e Claude Rains, Joe Johnston riporta alle sue origini leggendarie il mito di un uomo maledetto con l’horror The Wolfman (Wolfman, 2010), qui interpretato da Benicio Del Toro - affiancato da Anthony Hopkins ed Emily Blunt - nel personaggio di Lawrence Talbot, un nobile che torna nella casa di famiglia dopo la sparizione di suo fratello. Una rilettura potenziata della creatura introdotta nel 1941 da Lon Chaney, Jr. quale uomo solitario costretto a sottostare alla parte più primitiva del suo spirito che Johnston con Wolfman attua facendo leva sulla capacità introspettiva di Benicio Del Toro e sulle modalità di elaborazione ad effetto del processo di trasformazione dell’uomo in lupo mannaro: orrorifica visualizzazione della rabbia primigenia scaturita dall’ombra più oscura della psiche del personaggio, con l’insorgere della luna piena tradotto in demone per una sorta di maledizione eterna.
Joe Johnston è attualmente in pre-produzione del film della Paramount Pictures The First Avenger: Captain America - trasposizione cinematografica del fumetto della Marvel Captain America - che uscirà nel 2011.
Ma tra i progetti futuri occhieggia anche il IV atto di Jurassic Park, in cantiere come il primo di una nuova trilogia.
Bibliografia: >Press-Book< di Cielo d'Ottobre (1999); Joe Johnston - October Sky, in 56. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. La Biennale di Venezia, 1999, pp. 88-89 (Editrice Il Castoro); www. wikipedia.org; >Press-Book< di Wolfman (2010).
JOSEPH ENGGLESTON ‘JOE’ JOHNSTON III in art JOE JOHNSTON began his career as special effects planner for Lucasfilm with Star Wars (1977), The Empire Strikes Back (1980) and The Return of the Jedi (1983).
In 1981 he was joint winner with Richard Edlund, Kit West and Bruce NIcholson of the Oscar for special effects for Raiders of the Lost Ark. He also collaborated as art director of special effects on Indiana Jones and the Temple of Doom (1984) and in 1987 was second unit director on Batteries Not Included by Matthew Robbins. He was supervisor of the spectacular sequences in Steven Spielberg's Always (1989). He emerged as a director in 1989 with Honey, I Shrunk the Kids. October Sky is his fifth full-lenght film.
Data di pubblicazione: (16 Febbraio 2010)
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