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Il
cinema di Abel Ferrara
Biografia
(New York, NEW YORK, USA 19 luglio 1951 - )
Abel Ferrara nasce a New York nel 1951 da una famiglia di origini italo-irlandesi. L'esordio ufficiale di Ferrara, The Driller Killer è un horror girato in 16mm con un budget di appena 50.000 dollari. Protagonista del film è lo stesso Ferrara nelle vesti di Reno Miller, artista underground "sull'orlo di una crisi di nervi". Dopo aver girato il suo terzo lungometraggio, il thriller Paura su Manhattan, sua prima produzione realmente professionale, interpretato da Tom Berenger e Melanie Griffith, Ferrara decide di lavorare per la televisione, realizzando due episodi del serial poliziesco Miami-Vice, e il film tv Il gladiatore.
Nel 1987 China Girl, rivisitazione di Romeo e Giulietta, incarnati in questo caso da un pizzaiolo di Little Italy e dalla sorella di un boss di Chinatown, che ottiene un buon successo a partire dalla presentazione ufficiale al Marché di Cannes. Oltre ogni rischio, primo lungometraggio non scritto da St. John e tratto da un romanzo "pulp" di Elmore Leonard, è abbandonato dal regista in fase di editing per correre sul set di King of New York, efferato gangster movie, venato ancora una volta da riflessioni morali e religiose e interpretato da Christopher Walken. Il film gli apre finalmente le porte di un maggior successo economico e di critica: cresce la considerazione nei suoi confronti e sempre più viene ritenuto un vero e proprio "autore", tanto che nel 1991 il Myfest XII di Cattolica gli dedica una retrospettiva.
Successivamente, Ferrara prepara tre titoli che escono quasi in contemporanea tra la primavera del 1992 e l'autunno dell'anno successivo: Il cattivo tenente, film definitivo sul concetto di peccato, di colpa e di redenzione, reso leggendario dall'interpretazione di Harvey Keitel; Ultracorpi - L'invasione continua, remake del classico di fantascienza anni Cinquanta, e Occhi di serpente, nuova riflessione sul peccato, interpretato ancora da Keitel e dalla pop-star Madonna e presentato in competizione alla Mostra del cinema di Venezia.
Nel 1995, Ferrara realizza The addiction, un film in bianco e nero girato in poche settimane a New York, nel quale il regista affronta il tema della dipendenza da droghe servendosi della metafora del vampirismo, con l'eccezionale Annabella Sciorra e il fidato Christopher Walken.
Nel 1996 il regista presenta alla Mostra di Venezia il titolo che lo rende più popolare, il gangster movie Fratelli, riflessione sul senso di comunità e di famiglia, sorretto da un cast straordinario, tra cui i tre protagonisti Christopher Walken, Benicio Del Toro e Chris Penn, premiato con la Coppa Volpi. L'anno dopo è invece fuori concorso a Cannes con Blackout, primo film che segna la fine della collaborazione con Nicholas St. John, ma che affronta temi consueti, in particolare il rapporto con la dipendenza, ed è interpretato da Matthew Modine e, in un piccolo ruolo, da Claudia Schiffer.
Nel 1998 gira e presenta a Venezia l'opera dalle atmosfere cyberpunk New Rose Hotel, interpretato da Christopher Walken, Willem Dafoe e Asia Argento. Nel 2001 torna a Cannes con il suo nuovo lavoro, Il nostro Natale, nuova incursione nell'ambiente della droga, con il rapper Ice-T.
Negli ultimi anni Abel, viene accolto in Italia, dove realizza le sue più recenti opere Mary, riflessione meta-cinematografica incentrata sulla figura di Maria Maddalena (Juliette Binoche), vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia, e Go Go Tales, ambientato in un locale di lap-dance, con Willem Dafoe, Matthew Modine e Asia Argento. Dopo quest'ultimo film il regista si dedica in tempo alla realizzazione di documentari, a partire dal 2008 con Chelsea on the Rocks, presentato al Festival di Cannes, sul celebre Hotel Chelsea di New York, punto di incontro di numerosi artisti americani degli anni Sessanta, come Andy Warhol, Bob Dylan e Charles Bukowski.
Nel 2009 torna in Italia per girare Napoli, Napoli, Napoli, incursione nel cuore della città partenopea, dove elementi documentari si intersecano a inserti di finzione. L'anno seguente invece con Mulberry St. decide di ripercorrere le sue origini, tornando nel luogo che ha segnato la sua formazione artistica e professionale assieme a St. John.
Nel 2011 dirige il film 4:44 Last day on Earth con Willem Dafoe e Natasha Lyonne. Le prime immagini del film sono mostrate in anteprima mondiale al Festival del Film di Locarno, dove riceve il Pardo d’onore. Nel settembre 2011 il film viene presentato in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia (2011).
Nel Maggio 2014 esce il suo ultimo lavoro Welcome to New York sulla discussa vicenda giudiziaria e personale di Dominique Strauss Kahn, interpretato da Gerard Depardieu insieme a Jacquelin Bisset. Nello stesso anno porta in Concorso alla 71. Mostra del Cinema di Venezia Pasolini, pellicola che focalizza l'ultima notte che segna la morte del grande regista e autore Pier Paolo Pasolini, per interpretare il quale chiama nuovamente il navigato Willem Dafoe, a questo punto diventato quasi un suo attore-feticcio.
Aggiornata al: (4 Settembre 2014)
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