American Fiction, commedia 'nera' anti-stereotipi agli Oscar. Opera prima di Jefferson in corsa con cinque candidature
29/02/2024
- Che Hollywood sia davvero stanca della woke culture, del 'politicamente corretto' che spesso è solo 'politicamente falso'? Sembra davvero di sì se approda agli Oscar, tra i dieci film in corsa, con ben cinque candidature (film, attore, sceneggiatura non originale, attore non protagonista e colonna sonora) un'opera prima molto indie (con un budget ridicolo) come American Fiction di Cord Jefferson. Un film mille miglia lontano da Green Book, commedia 'buonista' sull'amicizia tra un autista bianco e un pianista di colore negli anni '60.
Al grido 'facciamola finita con gli stereotipi', basta 'identitarismo', questo film racconta una cosa semplice: la borghesia nera non ha voce e i problemi di molti afroamericani oggi sono del tutto diversi, ma non vanno di moda, non soddisfano insomma quel razzismo camuffato da approvazione che amano tanto i bianchi.
È quello che succede appunto a Thelonious Ellison (Jeffrey Wright), il protagonista di American Fiction, professore nero di letteratura e romanziere sfigato perché i romanzi che propone all'editore sono considerati poco 'neri': ovvero senza padri assenti, rap, crack, parolacce e gente uccisa da cattivi poliziotti bianchi.
Thelonious, abbastanza intelligente per sopportare questo suo destino manca però all'appuntamento con la tolleranza solo quando una scrittrice afroamericana, anche più borghese di lui, pubblica un romanzo 'furbo' che diventa immediatamente un successo cavalcando appunto tutti gli stereotipi possibili e con uno slang povero, tutte cose che titillano il senso di colpa dei bianchi.
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(ANSA CINEMA)
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