Malkovich serial killer ispirato a Re Lear in Mindcage. Thriller di Mauro Borrelli con Lawrence e Roxburgh esce l'8/6
07/06/2023
- ROMA, 07 Giugno - Un serial killer ossessionato dall'arte del '500 e del '660, in attesa di essere giustiziato per le donne uccise, crimini nei quali 'preparava' e 'allestiva' i corpi delle vittime evocando figure angeliche. E' Arnaud Lefeuvre, conosciuto anche come 'L'artista', l'inquietante personaggio al quale dà vita John Malkovich nel thriller psicologico con una nota soprannaturale Mindcage - Mente criminale di Mauro Borrelli, con Martin Lawrence (qui in un inedito ruolo drammatico) e Melissa Roxburgh (Manifest) in arrivo dall'8 giugno con Notorious Pictures.
Una nuova prova dietro la macchina da presa per il vicentino Borrelli , da oltre 30 anni ad Hollywood, dove si è costruito una carriera di primo piano da illustratore e concept artist per cineasti come Francis Ford Coppola, Bernardo Bertolucci, Terry Gilliam, Ang Lee, Quentin Tarantino, M. Night Shyamalan, Rian Johnson, Tim Burton. Un percorso che da qualche anno ha preso più la strada della regia, prima con dei corti (fra i quali White shoe su Salvatore Ferragamo) e poi con lungometraggi come The Recall - L'Invasione con Wesley Snipes.
"L'idea per Mindcage nasce dal mio amore per i thriller e in particolare per le detective stories - spiega all'ANSA -. Avendo un'estrazione pittorica ho provato a conciliare nella trama le mie due passioni. Così ho pensato a un serial killer ossessionato dall'arte del '500 e del 600. per la trama mi hanno ispirato anche gli indiani d'America che temevano la fotografia, perché temevano rubasse l'anima". A dare il via alla storia è una nuova ondata di omicidi compiuta da un emulatore del famigerato serial Killer chiamato L'artista.
Il detective Jake Doyle (Lawrence), che aveva contribuito a catturarlo e gli imputa anche la morte del so precedente compagno di indagine, e la nuova arrivata Mary (Roxburgh) vengono inviati in prigione proprio per chiedere a Lefeuvre qualche elemento per catturare il nuovo assassino.
"Ho detto a John che vedevo il suo personaggio come un re Lear, un personaggio aristocratico, shakespeariano, ma folle - aggiunge Borrelli -. Lui oltre a essere uno dei più grandi attori viventi è anche una straordinaria persona".
(ANSA CINEMA)
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