Il successo di PARANORMAL ACTIVITY è partito dallo Screamfest, un festival per film cult e amatoriali che si tiene ogni ottobre presso il leggendario Chinese Theatre sulla Hollywood Boulevard.
“Vedere PARANORMAL ACTIVITY con un pubblico pagante che si copriva gli occhi e reagiva fisicamente è un’esperienza che non dimenticherò mai” ricorda Peli. Dopo quella prima proiezione, “in tanti si collegavano al nostro piccolo sito web per sapere come poter vedere il film. Era surreale, non avevo mai visto una reazione come quella. Cominciai a pensare a PARANORMAL ACTIVITY in termini cinematografici”.
Nonostante l’ottima accoglienza, sia di pubblico che di critica, ricevuta allo Screamfest, il film ha avuto delle difficoltà iniziali a trovare un distributore. Le cose sono cambiate quando il dvd del film è stato visto quasi per caso dal produttore Steven Schneider.
“Il film mi ha lentamente risucchiato – racconta - sentivo crescere in me il senso di terrore. E’ il metodo cinematografico molto clinico di Oren, insieme alla naturalezza della recitazione di Katie e Micah, ad avermi colpito molto. Quella notte non sono riuscito a chiudere occhio”.
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Ad accrescere ulteriormente l’attenzione intorno a PARANORMAL ACTIVITY è stato l’interessamento della DreamWorks che ha offerto a Peli di realizzarne un
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remake ad alto budget. Il film è diventato un caso cinematografico prima ancora di arrivare nelle sale e Peli è stato incluso dalla rivista "Filmmaker" fra i “25 volti nuovi del cinema indipendente”.
Alla Paramount va il merito di avere sviluppato un’intelligente e innovativa operazione di marketing virale. Forte della curiosità che PARANORMAL ACTIVITY stava generando online e sfruttando in parte le tecniche messe in atto 10 anni prima dai creatori di The Blair Wicth Project, lo studio hollywoodiano ha chiesto ai fan del film di ricorrere al sistema “Demand It!” di Facebook per trovare le città che per prime lo avrebbero proiettato a partire da ottobre. Lo studio hollywoodiano ha selezionato 13 città in cui far uscire il film e ha esortato gli spettatori che risiedevano fuori dalle zone di programmazione a chiedere, che il film fosse proiettato anche in altre località. Se avessero raggiungo un milione di richieste avrebbero distribuito PARANORMAL ACTIVITY su tutto il territorio nazionale. E così è stato.
Dal >Press Book< di Paranormal Activity.
LA REDAZIONE
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