JIMMY'S HALL - VIDEO-INTERVISTA al regista KEN LOACH
07/12/2014 -
JIMMY'S HALL - VIDEO-INTERVISTA in Lingua Originale INGLESE con Sottotitoli in ITALIANO al regista KEN LOACH
Sinossi:
Marzo 1932, Contea di Leitrim. Jimmy Gralton è tornato a casa dopo avere lavorato per una decina d’anni negli Stati Uniti. Ritrova un’Irlanda che, dieci anni dopo la Guerra Civile, ha un nuovo governo e nuove speranze da offrire alla gente come lui: contadini e operai, giovani e poveri delle campagne.
Oonagh, il primo amore di Jimmy, ora è sposata. E la Pearse-Connolly Hall, la sala da ballo costruita da Jimmy e dai suoi amici, punto
di riferimento della comunità locale, è chiusa.
Jimmy è tornato in Irlanda per prendersi cura di sua madre, Alice. Ad aspettarlo a casa, ci sono tutti i suoi vecchi amici: Mossie, Tommy, Sean, Dezzie, Finn e Molly. Lui dice di volere una vita tranquilla, ora, ma nessuno gli crede: Jimmy Gralton è un attivista, un leader.
Padre Sheridan, il parroco locale, viene a sapere che Jimmy è tornato. Sa che nella sua parrocchia è tornato un uomo che la gente ascolta, un uomo d’azione che la Chiesa non può controllare.
Intanto, i giovani vogliono ballare. Hanno sentito parlare della sala – dove si ballava, certo, ma si tenevano anche corsi di arte e letteratura, pugilato e musica – e vogliono sapere se Jimmy ha intenzione di riaprirla. Lui risponde di no. Questa volta no.
Ma poi torna a rivederla, e ripensa a com’era: un porto sicuro, dove i membri della comunità potevano ballare, cantare e imparare, fuori dal controllo della Santa Madre Chiesa; e la sede del tribunale repubblicano, dove la gente poteva trovare la giustizia che Chiesa e Stato, allora collusi, gli negavano. Pensa al suo grande amore di allora, Oonagh Dempsey, e la rivede ballare, fiera e appassionata. Le aveva chiesto di partire con lui, quando era stato costretto a fuggire in America. Diceva che non l’avrebbe mai dimenticata, e così è stato.
La sala viene riaperta e ben presto nei suoi locali torna a risuonare la musica: Jimmy ha portato dall’America un grammofono, e con quello i balli moderni (lo Shim sham e il Lindy hop), la gioia e la speranza. Anche le lezioni riprendono: Sean insegna Yeats, Mossie dà lezioni di boxe, Molly insegna musica e Oonagh danza.
Padre Sheridan è furibondo. Il suo curato, Padre Seamus, cerca di calmarlo, ricordandogli che la repressione è controproducente e alimenta la conflittualità: li lasci fare, e presto si stancheranno. Ma Sheridan vede in tutto questo l’inizio di un’insurrezione comunista, e in Gralton un pericoloso incendiario con un piano da portare avanti.
Intanto si torna a ballare, e la sera la gente affolla la sala come ai vecchi tempi, in una meravigliosa esplosione di vitalità. C’è anche Sheridan, intento ad annotare i nomi delle persone presenti. Il giorno dopo, alla Messa domenicale, legge quei nomi ad alta voce, uno per uno. Il risultato è che una ragazza viene picchiata dal padre, ma un seme è stato gettato: l’indomani tornerà ugualmente alla sala, per la sua lezione di danza.
Sheridan prosegue la sua opera di dissuasione, esortando la gente a stare lontana dalla sala. Ma non è solo la Chiesa ad aver preso di mira Jimmy: i militanti dell’Army Comrades Association – un’associazione cattolica irlandese ultraconservatrice – vedono in Jimmy e nei suoi amici “rossi” dei nemici da eliminare.
Nel frattempo, l’IRA si rivolge a Jimmy per aiutare una famiglia a riprendere possesso della casa da cui è stata ingiustamente sfrattata da un proprietario terriero senza scrupoli. Sanno che Jimmy è un abile oratore, capace di mobilitare la gente. Potrebbe mettere in difficoltà i proprietari terrieri di tutto il paese.
Quando Jimmy accetta, e tiene un discorso galvanizzante in cui si scaglia contro un’Irlanda divisa dalla ricchezza e dalla classe, sa già che il suo destino è segnato. Quel destino comincia con i colpi sparati contro la sala durante una serata da ballo, continua quando la sala viene bruciata, e finisce quando le guardie arrestano Jimmy, e alla fine lo conducono al porto, per rispedirlo in America. La folla che trova ad attenderlo è composta dai giovani che hanno danzato nella sua sala da ballo. Mentre gli agenti lo portano via, i ragazzi gli promettono che continueranno a danzare.
LA REDAZIONE
Nota: Si ringraziano Bim Distribuzione e Samanta Dalla Longa (QuattroZeroQuattro)
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