FORZE SPECIALI - DENTRO LE LINEE NEMICHE - INTERVISTA all'attrice DIANE KRUGER
10/04/2012 -
L'attrice DIANE KRUGER che interpreta la giornalista corrispondente di guerra in Afghanistan Elsa, argomenta sul suo ruolo in FORZE SPECIALI - DENTRO LE LINEE NEMICHE di STÉPHANE RYBOJAD
Che cosa ti ha spinto verso questo progetto?
DIANE KRUGER: "Il soggetto del film, l'idea della vera avventura che avrebbero richiesto le riprese; la dedizione di Stéphane e la sua voglia di fare qualcosa di più di un semplice film d'azione. Sono stata anche attratta dal carattere di questa giornalista. Ho fatto molte ricerche e ho incontrato tante di queste donne eccezionali. Sono rimasta impressionata dal loro impegno, soprattutto in
paesi come l'Afghanistan. Sono costantemente obbligate a negoziare. Sono temerarie e al tempo stesso vulnerabili. Può essere piuttosto difficile per loro, ma sono sempre pronte a tornare nella mischia".
Come definiresti il tuo personaggio?
D. KRUGER: "Elsa è un giornalista. È determinata, ma al tempo stesso, crede che andando là fuori, in qualche modo possa cambiare il mondo con il suo lavoro, in particolare contribuendo a liberare le donne afghane. Ma poi si rende conto che non è affatto così. È un po’ stanca di questa lotta senza speranza. E allo stesso tempo, non chiede a nessuno di venire salvarla. Così, all'inizio, tiene le distanze dagli uomini di questa unità di comando. Poi, a poco a poco, quando capisce la portata del loro impegno, il loro senso del dovere e del sacrificio e il loro coraggio, si rende conto che sono tutti nella stessa barca. Le loro relazioni vengono via via definite, e variano da un personaggio all'altro".
Come descriveresti Stéphane Rybojad?
D. KRUGER: "Molto avventuroso, intrepido, una persona che ama l’adrenalina, e la cerca continuamente. È appassionato del suo soggetto, il film che sta facendo, ed è costantemente alla ricerca della verità. Lui è molto istintivo e confida sempre nella situazione".
Se si potesse avere un solo ricordo di questa avventura, quale sarebbe?
D. KRUGER: "Abbiamo vissuto delle esperienze sorprendenti. Non è stato sempre facile, perché le condizioni di lavoro erano particolarmente difficili. Ricorderò per sempre i momenti in cui sono rimasta stupita dalla bellezza mozzafiato dei paesaggi in cui stavamo girando, paesaggi che di solito sono impossibili da vedere o addirittura vietati. Anche i momenti in cui mi sono trovata da sola nel deserto di Gibuti. È stata un'esperienza del tutto unica".
LA REDAZIONE
Nota: Dal >Pressbook< di Forze speciali - Dentro le linee nemiche
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