62a Mostra: Lido di Venezia, 3 settembre 2005 PRESS CONFERENCE & DINTORNI : Casanova per la regia di LASSE HALLSTRŐM
04/09/2005 -
Lasse Hallstrőm (regista); Heath Ledger (attore); Sienna Miller (attrice); Jeremy Irons (attore), Lena Olin (attrice); Oliver Platt(attore)
Sembra proprio che in questo Casanova la storia sia stata buttata dalla finestra. E del resto si sapeva già in precedenza che questo non era il tipo di film a carattere filologico, come è accaduto e accade in molti altri casi con riferimenti storici come soggetto di un film. Cosa avrà spinto il regista Lasse Hallstrőm ad usare alla storia di Casanova questo trattamento?
L. Hallstrőm: “Beh, veramente questa è una commedia. Ci siamo concessi molte libertà, anche se abbiamo cercato di rispettare l’atmosfera del
periodo. Il film è stato tutto girato a Venezia, come si saprà, e quindi anche l’ambientazione è quello che abbiamo cercato di rispettare. Il vero Casanova era un uomo che aveva una vera comprensione delle donne e questo faceva parte della sua attrattiva: aveva una furbesca capacità di entrare nelle menti delle donne e capire le loro necessità. Ecco quello che abbiamo cercato di mantenere di Casanova, ma ci siamo certamente presi molte libertà”.
Trattandosi di Casanova, ci si chiede naturalmente in che rapporto stia la ‘confezione’ di Hallstrőm nei rispetti di altre precedenti ‘confezioni’, in primis ad esempio il ‘Casanova
di Federico Fellini’ ma anche la recente versione Il ritorno di Casanova con Alain Delon e se se ne sia tenuto conto in qualche modo. Tra tutti i Casanova comunque, al di là della peculiarità come commedia, questa rappresenta senza dubbio la versione più ‘casta’:
L. Hallstrőm: “Ho visto il Casanova di Federico Fellini ma chi si è occupato della sceneggiatura per questo film l’ha scritta con grandissima invenzione e creatività e mi ha portato verso l’idea di fare la commedia. Non avevo mai fatto una commedia per il cinema, ne avevo fatte per la televisione in Svezia, ed è stato
un po’ come tornare alle mie radici. Ma come ho già detto, il personaggio di Casanova non è il personaggio reale, ci siamo presi molte libertà. Il film di Fellini l’ho visto d’altra parte molto tempo fa e non è stato in questo caso il mio motivo di ispirazione reale”.
Il cast è stato scelto sulla base della tempistica comica degli attori?
L. Hallstrőm: “I buoni attori hanno inevitabilmente una tempistica comica, e penso che questo gruppo di attori sia stato grande di per sé ma che abbia anche avuto un’ottima fonte di ispirazione in Venezia… ”.
Heath Ledger: “… Questo set che
si è rivelato quasi come una sorta di visita guidata della città durata 4 mesi. E’ stato come girare un film all’interno di un museo. Di solito si girano gli esterni nella città originale e poi ci si appoggia ad uno studio, in questo caso siamo rimasti sul posto e ciò ha reso tutto molto più divertente”.
La scelta di Heath Ledger come Casanova è sembrata la più appropriata ma sembra che oltre ad essere un bravo attore, a detta dello stesso regista, Ledger abbia contribuito molto alla riscrittura quotidiana della sceneggiatura del film, e sembra che presto potremo vedere qualche
suo saggio come regista lui stesso.
Girare a Venezia sembra aver davvero entusiasmato Hallstrőm, che guarda già a questo momento come ad uno dei periodi più felici della sua vita: “il modo per conoscere meglio un nuovo posto è quello di lavorarci e quindi è stato fantastico poter tornare qui in Europa. Inoltre, alla fine tutto è andato per il meglio… ci è stato permesso di entrare in posti dove nessun altro era mai entrato prima: abbiamo girato nella piazza di San Marco, e lì abbiamo fatto il Carnevale come nessuno prima…”.
Jeremy Irons, Sienna Miller e Oliver Platt hanno dovuto interpretare
dei personaggi estremamente interessanti:
Sienna Miller: “Sono stata attratta da questo ruolo perché Francesca direi che è una femminista ante litteram. Lei si diverte delle altre donne che flirtano e lei si attiene a quello in cui crede, ossia l’uguaglianza dei diritti. Non capita spesso che ad una ragazza della mia età venga offerto un ruolo così forte e indipendente, e per me è stata dunque un’esperienza fantastica”.
Jeremy Irons: “E’ stato per me un piacere rappresentare il potere della Chiesa cattolica che colpisce i comportamenti deprecabili della città. E’ un uomo che aveva delle qualità analoghe all’ispettore Clouseau: credeva sempre di aver ragione anche quando non l’aveva. Un uomo che pensava di sé come se fosse il Papa se non Dio stesso. Ed è bello recitare la parte di un uomo che può essere sgonfiato come se fosse un palloncino… E’ stato anche piacevole avere la possibilità di recitare in una commedia, una cosa insolita, e poter recitare in una storia di grandi colori e di un personaggio di grande colore”:
Oliver Platt: “Il mio personaggio dovrebbe essere il buffone di corte, invece alla fine ottiene questo premio fantastico che è seduto alla mia destra (Lena Olin/Andrea)”.
Per Lena Olin Venezia può essere paragonata ad una Hollywood europea per il livello di efficienza e funzionalità che ha consentito di fare le riprese del film con estrema agevolezza.
(a cura di PATRIZIA FERRETTI)
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