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    L'INTERVISTA

    ANIMALS UNITED 3D - INTERVISTA al regista, sceneggiatore e produttore REINHARD KLOOSS

    17/01/2011 - Il regista, sceneggiatore e produttore REINHARD KLOOSS parla di ANIMALS UNITED 3D, un film di animazione dove una banda di varipinti animali si lancia alla difesa del proprio ecosistema!

    Cosa l’ha spinta a trasformare il classico per bambini 'La Conferenza degli Animali', di Erich Kästner, in un film?

    REINHARD KLOOSS: "Anche se abbiamo cambiato molto - a livello della trama, dei personaggi, delle location e del tema di base – ci sembrava molto affascinante cercare di catturare l’essenza di questa favola classica attraverso una reinterpretazione completamente nuova e libera. Lo scopo di Kästner era mostrare in modo critico il mondo in cui viviamo, la nostra stupidità e la nostra vanità; mettere in guardia ma senza fare la morale, in modo ponderato, ma sempre con la fiducia che sia possibile fare la differenza – soprattutto se non ci si prende troppo sul serio. La favola di Kästner è stata scritta sulla scia della Seconda Guerra Mondiale, come una sorta di appello appassionato per la pace; la base del nostro film, invece, è la minaccia ecologica dei nostri tempi: il cambiamento climatico causato dall’uomo, lo spreco delle risorse naturali, l’estinzione di migliaia di specie a seguito della spietata distruzione della natura. In altre parole, abbiamo aggiornato la storia di Kästner dal punto di vista tematico. Il tema alla base della storia, sfortunatamente, sembra non avere tempo: il fatto, cioè, che un giorno gli animali possano stancarsi degli eccessi della razza umana e si uniscano per riprendersi il mondo. Naturalmente, volevamo preservare il tono allegro e scherzoso di Kästner, e la sua ironia. Perché, ovviamente, ANIMALS UNITED è prima di tutto una commedia".

    Come le è venuta l’idea di ambientare la storia nel Delta dell’Okavango?

    R. KLOOSS: "Una volta all’anno, le acque dell’Okavango, che si formano sulle montagne dell’Angola, fuoriescono nel Deserto del Kalahari in Botswana, inondando il Delta dell’Okavango e formando un paradiso naturale unico – un’oasi gigante formata da milioni e milioni di laghi, fiumi, ruscelli e isole, che pullulano di forme di vita di ogni forma e dimensione: un vero e proprio Giardino dell’Eden sulla terra. Non riesco ad immaginare una location migliore per un film imperniato sulla minaccia della distruzione degli habitat naturali. Per quanto sia terribile, oggigiorno, la realtà ha superato la finzione. Oggi, il Delta dell’Okavango è minacciato dal progetto di una diga".

    E’ difficile trovare dei finanziatori per un film che al suo centro ha temi come quello dell’ambiente e della sua conservazione?

    R. KLOOSS: "Il nostro film è, prima di tutto, il classico intrattenimento per famiglie: è divertente, commovente e pieno d’azione, e contiene un gran numero di personaggi spiritosi, che suscitano tenerezza e divertono il pubblico con il loro humour fisico e i loro dialoghi divertenti. Certamente, il film ha anche qualcosa da dire, ma è qualcosa nascosto sotto alla superficie di una storia emozionante e di stupefacenti effetti visivi. Per quanto riguarda il finanziamento, siamo riusciti a trovare i fondi per il film piuttosto rapidamente, grazie all’aiuto di Constantin Film e del (produttore esecutivo) Martin Moszkowicz, che ha accolto il progetto con grande entusiasmo sin dal principio. Ovviamente, anche il grande supporto da parte delle commissioni tedesche per il finanziamento del cinema è stato un elemento chiave: il Fondo Tedesco Per il Cinema (DFFF), il nordmedia Fund, lo Stato della Bassa Sassonia/N Bank, il Bavarian FilmFernsehFonds e il the Fondo Federale Cinematografico (FFA), a Berlino".

    ANIMALS UNITED verrà distribuito anche in 3D. L’animazione 2-D è finita?

    R. KLOOSS: "Non penso, no. Il 3D offre tremende possibilità per ogni genere cinematografico: a iniziare dall’animazione in CGI, ma anche per i fantasy, la fantascienza, i film d’azione, gli horror e i documentari. Un film drammatico, probabilmente, avrà meno da guadagnare dal 3D. Alla lunga, la tecnologia del 3D e la digitalizzazione di tutte le fasi produttive - dalle riprese, alla distribuzione fino alla proiezione – allargherà sicuramente l’orizzonte del cinema. Nel corto e medio termine, credo che il 3D detterà legge nel mercato, iniziando dalle sale e proseguendo con l’home entertainment e la TV".

    Il 3-D è il rimedio universale dell’industria cinematografica?

    R. KLOOSS: "Il 3D è una mera rivoluzione tecnica in una lunga serie di innovazioni tecniche che hanno continuamente ridefinito il cinema sin dalla sua nascita. A prescindere dal significato dalla storia, dalla trama, dalla regia e dalla recitazione, l’arte cinematografica è sempre stata una piattaforma per le arti e i mestieri tecnici. Con l’avvento del sonoro, molte persone profetizzarono la definitiva fine del cinema. Le reazioni all’introduzione del colore nei film non furono tanto diverse.
    Allo stesso modo, l’enorme influenza della CGI, in anni recenti, è stata foraggio per ogni sorta di profeta di sventure che temeva la fine della civiltà per come la conosciamo. Oggigiorno, difficilmente si vedono film che non ricorrono all’uso della CGI. Essa ha rivoluzionato il modo in cui guardiamo i film, come nessun’altra tecnologia nella storia del cinema. I film Stereoscopici avranno un effetto simile. Ma la novità e l’eccitazione svaniranno sicuramente nel medio termine. Non importa cosa accadrà, anche se, ultimamente, è la qualità della sceneggiatura che decide se un film avrà successo oppure no. Che sia un melodramma, una commedia romantica, un fantasy o un film d’amore, è la storia che deve toccare il pubblico, farlo ridere o farlo avvinghiare alla poltrona. Il pubblico deve potersi identificare con i personaggi. E non c’è niente che la tecnologia 3D possa cambiare riguardo a queste leggi fondamentali del cinema".

    Perché i film di animazione raggiungono anche un pubblico più adulto?

    R. KLOOSS: "Forse perché tutto è possibile nel mondo dell’animazione. Le leggi della fisica non hanno senso. Un nanerottolo può avere una forza bruta. E poi, si può ridere senza sentirsi in colpa di fronte al dolore fisico e alle difficoltà di un personaggio animato. In un certo senso, l’animazione permette agli adulti di tornare bambini".

    Proprio come in IMPY E IL MISTERO DELL’ISOLA MAGICA e IMPY SUPERSTAR MISSIONE LUNAPARK, lei e Holger Tappe avete fatto fare tutta l’animazione in Germania. Come mai non risparmiate il denaro facendola fare in Asia o in Europa dell’Est

    R. KLOOSS: "Per funzionare un film ha bisogno di essere un pezzo unico, e il miglior modo di ottenere ciò è quello di far sì che tutto quanto venga realizzato nel medesimo luogo. Siamo molto orgogliosi e felici di poter rimanere in Germania e di riuscire ancora a competere a livello internazionale. Abbiamo sviluppato una collaborazione straordinaria tra Constantin Film, a Monaco, e lo studio di animazione Holger Tappe, creato ad Hanover, presso la Ambient Entertainment".

    LA REDAZIONE


     
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