L'AMANTE INGLESE (PARTIR) - INTERVISTA a KRISTIN SCOTT THOMAS
24/02/2010 -
KRISTIN SCOTT THOMAS ci parla del film L'AMANTE INGLESE (PARTIR), in uscita il 5 MARZO distribuito da Teodora Film.
Cosa l’ha colpita del progetto quando Catherine Corsini le ha parlato de 'L’amante inglese?'
KRISTIN SCOTT THOMAS: "È stata Catherine stessa ad attrarmi immediatamente, si tratta di una persona davvero unica. Mi piacciono i suoi film perché c’è sempre qualcosa di forte e poetico che prende il sopravvento e lei è una regista capace di osare e sperimentare cose nuove. Ma è stata importante anche la presenza di Fabienne Vonier, la produttrice, che apprezzo molto, e di Agnès
Godard, che ha diretto la fotografia: mi attirava molto l’idea di lavorare con queste donne per raccontare la storia di una donna rimasta a lungo soffocata, ma che crede nella possibilità di reinventare la seconda metà della sua vita".
Come definirebbe il personaggio di Suzanne?
K. SCOTT THOMAS: "Lei ama suo marito e si prende cura dei suoi bisogni, è ben vestita, ha una bella casa e una bella macchina con cui andare in vacanza… Ma suo marito non fa altro che umiliarla costantemente: questa donna è sua moglie, gli appartiene ed è parte del suo status sociale. Quando Suzanne diventa consapevole di tutto ciò, incontra un uomo che è l’esatto contrario: gentile, semplice, pieno di attenzioni. L’incontro è una rivelazione. Naturalmente, ciò è legato anche al desiderio e al piacere sessuale che la donna non ha provato più per lungo tempo. Quello che mi ha colpito del personaggio è la sua innocenza e le sue speranze, la sua capacità di lasciare tutto e ricominciare da zero. Per realizzare i suoi sogni Suzanne sarebbe anche disposta a lavorare come cassiera in un supermercato: il suo orgoglio è meno importante del suo amore".
Suzanne e Ivan, il personaggio interpretato da Sergi Lopez, sono entrambi stranieri in Francia. Crede che questo abbia un impatto sulla storia?
K. SCOTT THOMAS: "Certamente. Entrambi si sentono fuori luogo. Quando vivi in un paese straniero da molto tempo, arriva il momento in cui avresti voglia di scappare, tornando a casa o partendo per un altro posto. Nel contesto del film, si tratta di una fuga simbolica".
Ci sono delle scene in particolare che aveva paura di girare?
K. SCOTT THOMAS: "Soprattutto le scene 'fisiche'. È sempre complicato quando ci sono scene d’amore o di violenza. Solitamente non amo girarle, né rivederle a film completato, ma mi piace molto quello che mostrano in questo film. Sembrerebbe una vicenda classica, ma il modo in cui gira Catherine la rende diversa e originale. Ogni volta che Suzanne incontra il suo amante, l’unica cosa che vediamo è un abbraccio che li lega l’un l’altra… Trovo ciò molto bello, molto sensuale".
Come descriverebbe il lavoro di Catherine?
K. SCOTT THOMAS: "È molto istintiva e esigente al tempo stesso. E anche… piuttosto severa! Diretta, passionale. Ma accetterei di lavorare di nuovo con lei in un baleno! È molto rigorosa e se non ottiene quello che vuole, lo descrive con precisione e… bisogna eseguirlo! In realtà è un metodo che funziona alla perfezione con me, poiché mi piace essere messa all’angolo, provocata, molto più che lavorare con qualcuno felice al primo ciak!".
Dal >Press-Book< de L'amante inglese
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