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THE IMITATION GAME: L'ENIGMA DEL GENIO DELLA MATEMATICA ALAN TURING SUL GRANDE SCHERMO HA IL VOLTO DI BENEDICT CUMBERBATCH. NEL CAST ANCHE KEIRA KNIGHTLEY E MARK STRONG
THE BEST OF 'CINEMA SOTTO LE STELLE' (Cinema all'aperto - Estate 2015) - 8 NOMINATION agli OSCAR 2015: MIGLIOR FILM, MIGLIOR REGIA, MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA (Benedict Cumberbatch), MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA (Keira Knightley), MIGLIOR COLONNA SONORA, MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE, MIGLIOR SCENOGRAFIA, MIGLIOR MONTAGGIO - 5 NOMINATION ai GOLDEN GLOBE 2015 (MIGLIOR FILM, MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA Benedict CUMBERBATCH, MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA Keira KNIGHTLEY, MIGLIOR SCENEGGIATURA Graham Moore, MIGLIOR COLONNA SONORA Alexandre Despalat) - FILM VINCITORE del Grolsch People’s Choice Award al Toronto Film Festival (4-14 Settembre 2014) - Dal Telluride Film Festival 2014 - RECENSIONE ITALIANA e PREVIEW IN ENGLISH by SCOTT FOUNDAS (www.variety.com) - 58. London Film Festival l'8 ottobre 2014 - Dal 1° GENNAIO
"E’ la storia di una vita straordinaria. E' una di quelle storie che se uno l’avesse inventata non sarebbe stata credibile; una persona che ha vissuto così tante esperienze drammatiche, un genio, un eroe di guerra, l’uomo che ha inventato il computer ed è stato perseguito dal Governo per la sua omosessualità e che infine si suicida – e tutto questo in un unico film. E’ incredibile eppure è la verità... Quando ero un adolescente, ero un patito di computer. Facevo parte del gruppo di studio di informatica e andavo pazzo per la programmazione; per chi ha questa passione, Turing rappresenta un oggetto di culto. Era l’insospettabile inventore del primo computer a cui la storia non aveva fatto giustizia; ricordo che fin da quando ero adolescente avevo sentito parlare di lui dai vari Steve Jobs e Bill Gates. Questo film è la cosa più importante a cui potrò prender parte e non so se in futuro riuscirò a fare qualcosa che amo altrettanto, ma io sono molto contento di aver avuto ora questa occasione... La storia di Alan Turing ha un finale tragico, ma abbiamo voluto che il film fosse una sorta di celebrazione della sua vita così come del suo lavoro. Spero che questa pellicola possa avvicinare le persone ad una figura difficile e complicata, alla quale difficilmente avrebbero potuto accostarsi. Alan Turing è diverso da chiunque altro e il mio obbiettivo è stato sempre quello di avvicinare il pubblico a quest’uomo, di farlo entrare nella sua mente e nelle sue esperienze. Spero che il pubblico guardi il film e possa comprendere questa persona della quale molte cose sono state tenute segrete e capisca quale straordinario essere umano fosse".
Lo sceneggiatore Graham Moore
"E' una storia che il mondo aveva bisogno di conoscere. I polacchi e gli inglesi avevano lavorato per anni per decodificare il codice senza ottenere progressi rilevanti; è quindi davvero avvincente vedere un professore che passeggia a Bletchley Park e che senza alcuna formazione specifica trova un modo per risolvere un problema impossibile. Volevo che la gente sapesse cosa Turing avesse fatto e vissuto prima, durante e dopo la sua permanenza a Bletchley Park. Ho voluto raccontarlo nella sua unicità e nel percorso in cui egli ha salvato innumerevoli vite... Io tendo ad apprezzare l'outsider, il pensatore che fa cose che gli altri reputano strane, superflue o sbagliate e che, solo grazie alla sua forza di volontà, trova il modo di fare qualcosa di significativo. Questa è la storia di un uomo che ha creato qualcosa dal nulla, influenzando profondamente le generazioni a venire".
Il produttore Teddy Schwarzman
"E' una storia molto importante che rende omaggio all’essere diversi e quanto sia fondamentale in una società avere persone che la pensano differentemente e che non seguono la norma. Turing subì una grande ingiustizia, ma non scese mai a compromessi con i suoi ideali. E il mondo è migliore grazie al suo coraggio... Penso che sia un bene avere una visione esterna, poiché questo porta a fare particolare attenzione a tutti elementi della storia. Fu un periodo importante nella storia britannica, non si poteva commettere errori. Ma le idee di Alan erano molto più grandi e importanti rispetto al periodo e alla guerra. Per questo penso che questo non sia solo un film storico. E’ molto di più.".
Il regista Morten Tyldum
Galleria Fotografica:
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