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JOE: IN BILICO TRA UN ARCHETIPO WESTERN DEGLI STATI UNITI DEL SUD E LA NUOVA AMERICA DELLE PICCOLE CITTA' IL REGISTA TEXANO DAVID GORDON GREEN PORTA NICOLAS CAGE AD IMMERGERSI IN UN PERSONAGGIO COMPLESSO E INAFFERRABILE
Dalla 70. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica - RECENSIONE ITALIANA IN ANTEPRIMA e PREVIEW in ENGLISH by JUSTIN CHANG, (www.variety.com) - Dal 16 OTTOBRE
"Joe è la storia degli ultimi resti dell’era dei cowboy, quando era accettabile distruggere un bar con una sparatoria, vivere secondo le proprie leggi e comandare le donne. Intorno a Joe Ransom il mondo è cambiato e lui non riesce proprio ad adattarsi al cambiamento. Volendo presentare la giustapposizione del nostro personaggio con questo mondo, ho cercato di trovare un equilibrio fra elementi del genere western, archetipi degli Stati Uniti del Sud e un pizzico di America moderna delle piccole città. Quel che rende Joe affascinante è l’impossibilità di metterlo a fuoco. Il protagonista non è una ma tante cose diverse. È stato in carcere, ha ucciso, ha pianto fra braccia di donne e ha lavorato sodo per tutta la vita. L’equilibrio di questo conflitto di carattere ricorre in tutti gli elementi del film. La musica è lirica ma minacciosa, le location sono rustiche ma piene di luce. Lo spirito della pellicola è questo andirivieni, personaggi compresi. Joe incontra un ragazzo di nome Gary. Il suo personaggio è colto in un momento in cui può diventare buono o cattivo. Fare scelte furbe e sottrarsi a una brutta situazione o soffrire nonostante la sua natura positiva. Gary è il fulcro di questo andirivieni e la sua bontà dipende dal percorso personale di Joe verso la redenzione".
Il regista David Gordon Green
Galleria Fotografica:
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