81. Mostra Internazionale del Cinema di Venezia (28 Agosto-7 Settembre 2024) - Fuori Concorso-Fiction - il 6 Settembre - Pupi Avati trae da un suo stesso romanzo il nuovo film di genere 'gotico' per il quale sceglie, suggestivamente, il bianco e nero.
"È un film gotico ambientato nel 1946, nel primo dopoguerra, quando un ragazzo di Bologna incontra una ragazza americana e se ne invaghisce follemente. La cercherà per tutto il film, per poi scoprire una trama terribile, molto cruenta, tenebrosa. È un film nero. Un film che a Roma definirebbero 'de paura' ... , dopo un lasso di tempo sento la necessità di 'fare un tagliando' come per un’auto. Nel mio modo di fare cinema non c’è un genere Pupi Avati come invece c’è per Sorrentino, Garrone o altri registi. Io a 85 anni sono ancora spiazzante, curioso, vivace. Ho realizzato 50 film cercando di rimanere me stesso pur cambiando genere eccetto quello western... Il mio scopo è proprio quello di rendere probabile l’improbabile. Non è un caso che le prime pagine del romanzo vedano protagonista un barbiere nel suo locale pieno di specchi dove personaggi e realtà circostante si riflettono continuamente. Mi hanno sempre affascinato le persone disturbate mentalmente che mi hanno arricchito. Molti eventi attendono il protagonista del romanzo anche laboratori di orrori in cui precipita... Questo film racconta una storia di estrema solitudine, quella del protagonista Filippo in cui mi identifico totalmente. Sono un disturbato proprio come lui, anche io la sera prima di dormire parlo con i morti. Ne faccio l'appello e la mia stanza si riempie di identità , come quelle di mio padre e di mia madre che mi vogliono bene, mi rasserenano e mi fanno dormire. Questo è comunque un film della maturità , quando senti sempre più il bisogno di lasciare tracce"
Lo scrittore, regista e sceneggiatore Pupi Avati
(L'orto americano; Italia 2024; gotico; 107'; Produz.: DueA Film, Minerva Pictures Group, Rai Cinema; Distribuz.: 01 Distribution)
Soggetto: Dall'omonimo romanzo di Pupi Avati, edito da Solferino (2023)
Preliminaria - Trama del libro:
Subito dopo la Liberazione, in una mattina bolognese, una ragazza in divisa da ausiliaria americana si affaccia per chiedere indicazioni nella bottega di un barbiere. E le basta uno sguardo distratto per far innamorare un giovane aspirante scrittore. Anni dopo, anche grazie al ricordo di quello sguardo, lui decide di andare proprio in America, «assieme ai suoi morti», per tentare di scrivere il romanzo definitivo, quello che, ne è certo, sarà finalmente pubblicato. Ma le distrazioni cominciano subito: un macabro ritrovamento, un orto da cui di notte provengono urla misteriose e soprattutto una vicina di casa la cui figlia Barbara, arruolatasi come ausiliaria, è dispersa in Italia, probabilmente morta, forse uccisa. Lui ne è certo: è proprio lei, la ragazza che ha intravisto dal barbiere, e lui deve ritrovarla. Le tracce portano ad Argenta, alla foce del Po, a un processo che sta per celebrarsi e a una torbida coppia di fratelli. Laggiù, tra il cielo e l’acqua, lo scrittore incontrerà una vicenda più coinvolgente e pericolosa di qualsiasi romanzo abbia mai immaginato: una storia di erotismo e omicidio, di vivi che non sanno vivere e morti che non vogliono morire.
Cast: Rita Tushingham (la madre di Barbara) Chiara Caselli (Doris) Filippo Scotti (il giovane scrittore) Armando De Ceccon (Glauco Zagotto) Roberto De Francesco (Emilio Zagatto) Romano Reggiani (il Pubblico Ministero) Cesare Cremonini (Ugo Oste) Patrizio Pelizzi (Giudice della Corte d'Assise) Andrea Roncato (Maresciallo dei Carabinieri) Massimo Bonetti (Il presidente della Corte d'Assise) Nicola Nocella (Frate) Robert Madison (Maggiore Capland) Holly Irgen (Giudice popolare)
Musica: Stefano Arnaldi; Fono Roma Movies & Sound, Pompeo Iaquone (suono)
Bologna, 1946. Nel salone di un barbiere, un ragazzo che ambisce a diventare scrittore, incrocia lo sguardo di un’americana bellissima. Ne rimane folgorato. La riconoscerà in foto qualche mese dopo in Iowa, dove il giovane solitario, che sente le voci dei morti, si trasferisce: la dirimpettaia di casa è infatti la madre di Barbara (Mildred Gustafsson), la donna sparita da un po’ di tempo. La sorella Arianna (Morena Gentile) è convinta che sia stata uccisa da un uomo con il quale si doveva sposare in Italia.
Il mistero si infittisce quando il protagonista scopre nell'orto della vicina un vaso di vetro contenente genitali femminili conservati sotto formalina. All’esterno un’etichetta con una frase da decifrate, probabilmente di Pindaro. Il giovane, ossessionato dall'amore per Barbara e dalla ricerca della verità , parte per Ferrara, dove si sta svolgendo il processo per omicidio a Glauco (Armando De Ceccon), sospettato di aver ucciso e fatto a pezzi tre donne.
Il film si trasforma un in un thriller processuale. Chi ha ucciso quelle donne? E Barbara è una di esse o una possibile quarta vittima il cui corpo è disseminato da qualche parte lungo il Po? Il neo detective indaga e a Ferrara interroga Doris (Chiara Caselli), proprietaria di una pensione dove aveva dormito Barbara, ed Emilio, fratello di Glauco e professore di greco.