Titolo in lingua originale:
The Exorcism ( già 'The Georgetown Project')
Anno di produzione:
2021
Anno di uscita:
2024
Regia: Joshua John Miller
Sceneggiatura:
M.A. Fortin e Joshua John Miller
Cast: Russell Crowe (Anthony Miller) Sam Worthington (Joe) Ryan Simpkins (Lee Miller) Chloe Bailey (Blake Holloway) David Hyde Pierce (Padre Conor) Marcenae Lynette (Monica) Tracey Bonner (Regina) Samantha Mathis (Jennifer Simon) Adrian Pasdar (Tom) Adam Goldberg (Peter)
Musica: Danny Bensi, Saunder Jurriaans
Costumi: Angela Hadnagy, Jodi Leesley
Scenografia: Michael Perry
Fotografia: Simon Duggan
Montaggio: Gardner Gould, Matthew Woolley
Effetti Speciali: William Purcell (supervisore)
Makeup: Rick Pour (direzione)
Scheda film aggiornata al:
18 Settembre 2024
Sinossi:
Anthony Miller (Russell Crowe) è un attore ormai alla deriva, tormentato dai demoni del suo passato. Quando finalmente ottiene un ruolo da protagonista in un film horror sugli esorcismi, Anthony sembra riprendere contatto con la realtà , ricucendo persino il rapporto complesso con sua figlia adolescente. Durante le riprese, però, inquietanti fenomeni iniziano a susseguirsi sul set del film, trascinando Anthony in un baratro di follia. Scena dopo scena, il comportamento dell’uomo si fa sempre più sinistro, rendendolo una pericolosa minaccia persino per sua figlia.
Quale terrificante mistero aleggia sul set del film e sui suoi protagonisti? Quale oscuro segreto si cela nel passato di Anthony? Ma soprattutto, potrebbe esserci un demone che vuole impossessarsi di lui?
Short Synopsis:
A troubled actor begins to unravel while shooting a horror film. His estranged daughter wonders if he's slipping back into his past addictions or if there's something more sinister at play
vale a dire Jason Miller, nei panni del tormentato, e fortemente iconico, Padre Damien Karras.
Ma ad essere avvinto da tormenti e sensi di colpa nel film attuale è invece proprio Russell Crowe con il suo personaggio dell’attore Anthony Miller: il motore scatenante un background da chierichetto legato ad una fede, in seguito abbandonata in coda ad abusi subiti proprio in seno alla Chiesa; una moglie morta per cancro; l’alcolismo a lungo perpetrato con obbligata disintossicazione e conseguente dipendenza da medicinali terapeutici. Personaggio che Crowe maneggia con cura maniacale mostrandosi strascicato, desolato ed inquietante in coda ad una effettiva instabilità mentale, mentre il regista Joshua John Miller ama dargli risalto con intensi primissimi piani, valorizzandone interessanti venature introspettive, di lì a poco sempre più inquinate da ingerenze demoniache, tali da non far distinguere più la finzione dalla realtà . Ed è qui, semmai, che, nel tendere i vari fili, del film
nel film, e quelli della realtà , che la storia si arena un po' nella sua stessa melma, mentre la regia non riesce a sterzare il timone con il vigore e la determinazione necessarie nei momenti giusti. Neppure la scansione più o meno giornaliera delle riprese sul set, indicizzata con specifiche didascalie, ha aiutato a far rientrare negli argini un flusso narrativo non propriamente disciplinato e neppure troppo impressionante.
un’amicizia in un rapporto lesbo'? Proprio non si capisce, tanto i motivi di conflitto tra padre e figlia non mancavano di certo. Ma a questo punto di ‘decentramento’ tematico, siamo già al punto in cui, in questa realtà padre-figlia, è il demonio a pretendere di gestire la situazione e non propriamente per esigenze di copione. Beh, forse la confusione sul campo è voluta, ma ha finito per non giovare a questa storia, paradossalmente tiepida, a dispetto del genere. Storia che, se vale qualcosa, è solo grazie alla ‘dannazione’ di un imponente Russell Crowe, sempre più ‘affannato’, in cerca della sua redenzione.