VINCITORE del GOLDEN GLOBE 2019 alla 'Miglior Attrice in un Film Drammatico' (Glenn Close) - RECENSIONE - Dal 4 Ottobre
"Per me, questo film è come la musica; il modo in cui Glenn Close e Jonathan Pryce recitano mi fa pensare a due strumenti solisti che suonano insieme. Durante il montaggio è stato impossibile per me separare la storia dalla loro interpretazione, avevano la capacità di incorporare la sceneggiatura nella loro recitazione in un modo profondamente affascinante. Non è solo una storia plot-driven, basata sulla trama. La mia ambizione come regista è trovare il modo di lasciare liberi gli attori. Si tratta di trovare la musica della sceneggiatura, di lasciarla oscillare. Nella migliore delle ipotesi, il pubblico condividerà lo 'swing' durante i momenti salienti del film".
Il regista Björn Runge
(The Wife; SVEZIA/USA/REGNO UNITO 2018; Drammatico; 100'; Produz.: Tempo Productions Limited, Anonymous Content in associazione con: Film i Väst, Meta Film, Silver Reel e Spark Film & TV; Distribuz.: Videa)
Cast: Glenn Close (Joan Castleman) Jonathan Pryce (Joe Castleman) Christian Slater (Nathaniel Bone) Max Irons (David Castleman) Elizabeth McGovern (Elaine Mozell) Harry Lloyd (Il giovane Joe Castleman) Alix Wilton Regan (Susannah Castleman) Michael Benz (White) Karin Franz Körlof (Linnea) Annie Starke (La giovane Joan Castleman) Carolin Stoltz (infermiera dell'Hotel) Twinnie Lee Moore (Monica) Catharina Christie (Dottore dell'Hotel) Jane Garioni (Constance Finch)
Musica: Jocelyn Pook
Costumi: Trisha Biggar
Fotografia: Ulf Brantås
Montaggio: Lena Runge
Makeup: Madeleine Törnqvist af Ström (Svezia); Vivienne Simpson (dailies)
Casting: Elaine Grainger e Susanne Scheel
Scheda film aggiornata al:
10 Gennaio 2019
Sinossi:
Dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande. Peccato che molto spesso sia costretta a vivere nell’ombra. Questa è la storia di Joan Castleman, interpretata dalla 6 volte candidata al premio Oscar® Glenn Close, donna dalla bellezza impeccabile, mai intaccata dal tempo. Quarant'anni passati a sacrificare il proprio talento e i propri sogni, lasciando che suo marito, l’affascinante e carismatico Joe (Jonathan Pryce), si impadronisca della paternità delle sue opere. Joan assiste, per amore, alla sfavillante e gloriosa carriera dell'uomo, sopportando di buon grado tutte le menzogne e i tradimenti. Ma alla notizia dell'assegnazione del più grande riconoscimento per uno scrittore - il Premio Nobel per la letteratura - la donna decide finalmente di dire basta e riprendersi tutto quello che le spetta. Emozionante, commovente, divertente: The Wife è un viaggio di emancipazione e riscoperta, una celebrazione della forza e della grandezza di tutte le donne!
Synopsis:
A wife questions her life choices as she travels to Stockholm with her husband, where he is slated to receive the Nobel Prize for Literature.
Behind any great man, there's always a greater woman - and you're about to meet her. It is crucial you get to know this woman - many of us already do and don't even realise it. Joan Castleman (Glenn Close): a highly intelligent and still-striking beauty - the perfect devoted wife. Forty years spent sacrificing her own talent, dreams and ambitions to fan the flames of her charismatic husband Joe (Jonathan Pryce) and his skyrocketing literary career. Ignoring his infidelities and excuses because of his "art" with grace and humour. Their fateful pact has built a marriage upon uneven compromises. And Joan's reached her breaking point. On the eve of Joe's Nobel Prize for Literature, the crown jewel in a spectacular body of work, Joan's coup de grace is to confront the biggest sacrifice of her life and secret of his career. The Wife is a poignant, funny and emotional journey; a celebration of womanhood, self-discovery and liberation
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
Era prevedibile. Che con due mostri sacri della recitazione introspettiva come Glenn Close - sopra tutti e tutto - e Jonathan Pryce, lasciarsi cullare da quel che nel film diventa la loro 'sinfonia', poteva presentarsi come l'unica strada da prendere. Si, non poteva essere altrimenti. Persino i nomi dei loro personaggi finiscono quasi per assimilarsi tra loro per assonanza fonetica Joan (Close) e Joe (Pryce) Castleman. Eppure, la loro è un'armonia fittizia, radicata nell'assuefazione di lei all'invisibilità a favore del primo piano del marito, abbastanza bastardo egoista e narcisista da essersi permesso scappatelle extraconiugali mentre la moglie, dotata del talento della scrittura ad alti livelli, è andata negli anni scrivendo al posto suo romanzo dopo romanzo. Si direbbe con ottimi risultati. Il film The Wife-Vivere nell'ombra del regista svedese Björn Runge, prende avvio difatti dall'apice del successo coronato con il Premio Nobel per la Letteratura con consegna programmata a Stoccolma,
prima di innescare la classica danza del montaggio alternato che ci porta a ritroso nel tempo ai tempi della loro gioventù, quando tutto è cominciato: professore di letteratura lui e allieva lei.
Fin dai primissimi fotogrammi si percepisce il timbro intimo di questa storia a due che tiene sepolta la verità sotto la cenere, tacendola all'opinione pubblica e agli stessi figli, in segreta complicità . E' di scena l'affabilità di lei, che in modo sotteso, rappreso, teso eppur contenuto, si capisce che per scelta agisce cavalcando le note di una musica già orecchiata sul motivo del 'buon viso a cattivo gioco'. E tutto quanto, ambientazioni circostanziate prevalentemente intorno a questa coppia in cui, di fronte all'opinione pubblica, lui è il celebrato mentre lei recita il ruolo del supporto muliebre, mantiene un sapore spiccatamente teatrale. Glenn Close con la sua Joan, con i suoi silenzi, la sua ironia, il suo sarcasmo, tiene