|
ATTACCO AL POTERE-OLYMPUS HAS FALLEN
RECENSIONE - Dal 18 APRILE
(Olympus Has Fallen; USA 2013; Thriller d'azione; 110'; Produz.: Millennium Films/Nu Image Films/West Coast Film Partners; Distribuz.: Notorious Pictures)
Sinossi:
IN BREVE:
Un ex agente dei servizi segreti male in arnese diviene l'unica speranza degli Stati Uniti quando la Casa Bianca viene assaltata dai terroristi.
IN DETTAGLIO:
Un piccolo gruppo di estremisti, armati fino ai denti e meticolosamente addestrati, da il via ad un audace agguato in pieno giorno alla Casa Bianca, oltrepassando l’edificio e prendendo in ostaggio il Presidente Benjamin Asher (Aaron Eckhart) e il suo staff all'interno dell’impenetrabile bunker presidenziale sotterraneo. Il loro obiettivo è quello di mettere sotto scacco l’intera nazione degli Stati Uniti, attaccandoli con le loro stesse armi. Mentre infuria una battaglia campale sul prato della Casa Bianca, l'ex responsabile della sicurezza presidenziale, Mike Banning (Gerard Butler), si unisce alla mischia, scoprendo che è l’unico membro dei Servizi Segreti ancora vivo nell’edificio assediato.
Banning usa la sua preparazione e la dettagliata conoscenza della residenza presidenziale per divenire gli occhi e le orecchie del vice presidente Allan Trumbull (Morgan Freeman) e dei suoi consiglieri.
Nel momento in cui gli invasori iniziano a giustiziare degli ostaggi minacciando di ucciderne molti di più se non vengono esaudite le loro richieste, Banning, cerca di individuare il giovane figlio del presidente, nascosto da qualche parte all’interno dell’edificio, e salvare il presidente stesso prima che i terroristi possano mettere in atto il loro piano.
Quando il numero delle vittime aumenta e il tempo sta per scadere, diventa chiaro che Banning rappresenta l’unica speranza degli Stati Uniti per evitare la catastrofe.
SYNOPSIS:
Disgraced former Presidential guard Mike Banning finds himself trapped inside the White House in the wake of a terrorist attack; using his inside knowledge, Banning works with national security to rescue the President from his kidnappers.
When the White House (Secret Service Code: "Olympus") is captured by a terrorist mastermind and the President is kidnapped, disgraced former Presidential guard Mike Banning finds himself trapped within the building. As our national security team scrambles to respond, they are forced to rely on Banning's inside knowledge to help retake the White House, save the President and avert an even bigger disaster.
Commento critico (a cura di PATRIZIA FERRETTI)
UN BRUTTO REMAKE, IN STILE VIDEO-GAME, DEL CLASSICO 'AIR FORCE ONE' DI WOLFGANG PETERSEN & DINTORNI, PER UN CAMPO MINATO DA CLICHE' SIA VISIVI CHE DI SCENEGGIATURA. GLI ANNI D'ORO DI ANTOINE FUQUA (TRAINIG DAY) SEMBRANO ORMAI TRAMONTATI DA UN PEZZO E QUI, CON L'ENNESIMO ATTACCO AL POTERE DELLA CASA BIANCA, NON SOLO NON SI CREA NULLA DI NUOVO RISPETTO A QUANTO NON SIA GIA' VISTO PIU' VOLTE, MA SI RISCHIA DI INFANGARE LA MEMORIA DI PRECEDENTI IN CELLULOIDE BEN PIU' DIGNITOSI. PREVEDIBILE QUANTO INUTILE E PERSINO IRRITANTE, L''ATTACCO AL POTERE' DI FUQUA NON VALE NEPPURE PER L'ENNESIMO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI IN OSTAGGIO (AARON ECKHART) NE' PER IL MACHO MASTINO ADDETTO ALLA SICUREZZA DAL VOCABOLARIO GREZZO E LIMITATO (GERALD BUTLER): QUI LA BELLEZZA, IL GLAMOUR E IL SEX APPEAL NON SOLO NON BASTANO A COPRIRE LE ENORMI FALLE DEL FILM MA SORTISCONO NELL'EFFETTO BOOMERANG. TROPPO FUMO E NIENTE ARROSTO!
In |
principio erano i russi, ora sono i coreani! I fantasmi della bandiera a stelle e strisce, reali o fittizi che siano, poco importa, si danno appuntamento con una certa regolarità sulla celluloide. E' come una partita a carte o una cena tra amici: ci si sfoga, ci si consiglia e ci si sente meglio, confortati dal calore umano e dal sostegno di persone che mai ci pugnalerebbero alle spalle. L'effetto catartico è assicurato! E va bene così. Quel che non va bene è quando si bara o si ruba il menù acquistato da altri. Allora non va affatto bene!
Lo sconcerto ci assale già sull'onda delle prime note musicali (che tornano peraltro su un finale che sembra non arrivare mai), figlie legittime del classico Air Force One di Wolgang Petersen, là dove, a vestire i blasonati panni del Presidente degli Stati Uniti d'America, era un prestante e carismatico Harrison Ford, di |
contro all'imprevisto staff di terroristi della 'madre Russia' capitanati da Gary Oldman, l'attore più innamorato della cattiveria che Hollywood conosca. Per la verità anche lo stesso trailer di Attacco al potere-Olympus Has Fallen ci aveva messo sull'avviso: l'impronta 'serial revival' di genere sembrava già dietro l'angolo, ma la speranza, si sa, è l'ultima a morire, così, ci siamo avventurati.
Fate bene attenzione a quell'incontro di boxe tra i due 'first men' in celluloide dell'Attacco al potere di Antoine Fuqua: il Presidente Benjamin Asher (Aaron Eckhart) e l'ex responsabile della sicurezza presidenziale, Mike Banning (Gerard Butler), perché, dopo i classici preliminari di ritualità quotidiane per speciali uscite fuori porta tipiche degli alti lignaggi, di cui abbiamo più volte già odorato il profumo in altri precedenti contesti in celluloide anni Novanta - la coppia perfetta e innamorata, il cameratismo amicale dell'addetto alla sicurezza con l'intera famiglia presidenziale in cui non manca il figlio |
unico e via dicendo - i toni dominanti saranno quelli del combattimento corpo a corpo condito con mega esplosioni e raffiche di spari che vi usciranno dagli occhi oltre che dalle orecchie. E non vi preoccupate: non dovrete pensare a niente. Che so, magari a capire chi può aver tradito, c'è sempre un traditore! State tranquilli, il problema non si pone proprio, ve ne accorgerete subito, e ben prima che il gallo canti una sola volta, perché l'importuno non fa in tempo ad arrivare che si presenta in modo da non lasciare equivoci in sospeso. Per il resto, là dove in Air Force One a fare le veci del Presidente degli Stati Uniti, giocoforza assente, era una Glenn Close intensamente emotiva, e non certo solo perché madida di sudore "nella sua bella camicetta di seta", in questo nuovo, si fa per dire, Attacco al potere, vi è (del resto lo |
troviamo ad ogni angolo, forse dorme direttamente sul set di tutti i film cui partecipa) uno scialbo Morgan Freeman intento a ripetere, come da copione riciclato, le diatribe interne alla Casa Bianca in stato di emergenza. E i cliché proseguono a grappolo, ad esempio sull'onda delle persone giustiziate dal terrorista di turno, irrorate dal medesimo iracondo 'scambio di vedute' su chi è più infame e chi è più buono, tra colpi di mala politica e scazzottamenti vari in un'atmosfera irrespirabile da tutti i punti di vista, non solo per i fumogeni delle bombe. Tra un'esplosione e l'altra potevano mancare il canonico richiamo all'infausto crollo delle Torri gemelle, rivisitato e corretto non più di tanto, ed effetti visivi o spunti iconografici pronti a riesumare prodezze alla Jack Ryan (ancora l'ombra lunga di Harrison Ford) all'altezza di Giochi di potere o Sotto il segno del pericolo? Tra un'esplosione e l'altra dicevamo, |
si fa largo l'impavido eroe di turno, (Mike/Butler), tanto rude anche sul piano verbale quanto ultra corazzato dai suoi stessi, poderosi muscoli, colui che, annullato ogni protagonismo del Presidente (e forse questa è l'unica nota inedita) - qui ridotto ad un fantoccino nelle mani del terrorista coreano dal sorriso sadico che sembra uscito dal video dell'ultimo tormentone del rapper Psy (Gentleman) - diventa l'asso pigliatutto, il salvatore dell'umanità , e poco importa se in modi assolutamente surreali al di fuori di qualche video game. Che dire! Potremmo continuare ad elencare le enormi falle di Attacco al potere ma non vogliamo rischiare di annoiarvi più di quanto non possa il film stesso. Solo che francamente ci risulta davvero arduo riconoscere in Attacco al potere lo stesso regista di Training Day e, per quanto non eccellente, neppure il successivo Brooklyn's Finest era scaduto così in basso. Nel basso di scene copiate di sana |
pianta (vedi la colluttazione con il colpo secco mortale al collo per la quale ancora Air Force One docet) o nel basso di una sceneggiatura per la quale non si sa se ridere o piangere: "questi uomini sono cazzuti, i miei lo sono di più" frasi come queste - e non è che una tra le varie che scoloriscono l'affresco verbale - le possiamo trovare in un fumetto di bassa lega non certo in un film di livello. Se poi a conclusione della singolar tenzone si cerca di far dell'umorismo...?! Le cose non volgono certo a migliorare: "... E' pronto signor Presidente?"... "Mi dispiace per la Casa, signore", "Non fa niente, credo che sia assicurata". A quel punto l'unica via di salvezza è la porta per guadagnare l'uscita ma si dà il caso che anche il film volga al benedetto epilogo, così con un sospiro di sollievo possiamo finalmente abbandonarci |
all'oblìo. |
|
|
|
|
|
|
|
Bibliografia:
Nota: Si ringraziano Notorius Pictures e l'Ufficio Stampa ManzoPiccirillo
Pressbook:
PRESSBOOK Completo in ITALIANO di ATTACCO AL POTERE - OLYMPUS HAS FALLEN
Links:
• Attacco al potere-Olympus Has Fallen
(BLU-RAY)
Galleria Fotografica:
Galleria Video:
Attacco al potere-Olympus Has Fallen - trailer
Attacco al potere-Olympus Has Fallen - trailer (versione originale) - Olympus Has Fallen
<- torna alla pagina Movies & DVD
|
|
|