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Il
cinema di Vittorio Mezzogiorno
Biografia
(A cura di ENRICA MANES)
(Cercola - Napoli), 16 dicembre 1941 - Milano, 7 gennaio 1994)
Attore ed artista eclettico, spazia nella sua carriera dal teatro classico a quello di Eduardo De Filippo, dal cinema, alla fiction televisiva. Precocemente mostra le sue doti ed attitudini per il teatro, fin da quando frequenta con ottimi risultati il Liceo Classico Umberto a Napoli (città in cui si trasferisce con la famiglia) ed allo studio alterna la passione per la boxe.
Intrapreso il corso di laurea in legge, è proprio nel periodo universitario che il giovane Vittorio ha modo di prendere parte ai lavori del Teatro S ed iniziare la sua carriera di teatro che, fra 1966 e 1968, lo porta alla grande opportunità di recitare nella compagnia di Eduardo De Filippo e comprendere così la sua vera vocazione di attore. È nel 1969 che, durante la messa in scena al Teatro Greco di Segesta de Le Donne di Aristofane, conosce Cecilia Scacchi, anche lei attrice. (Si sposeranno nel 1972 e due anni dopo nascerà Giovanna).
Nel corso degli anni ’70, Vittorio si trasferisce a Roma con la sua famiglia; è il periodo in cui lavora con i fratelli Giuffrè, con Lauretta Masiero e Gianrico Tedeschi. All’esordio televisivo con Michele Placido in Indagine su una rapina per la regia di Gian Pietro Calasso, seguono, tra il ’65 e il ’67, Le avventure di Laura Storm, con Lauretta Masiero e La fiera della vanità, sceneggiato televisivo diretto da Anton Giulio Majano. Nel 1973 è nel cast de Il picciotto di Alberto Negrin.
Debutta sul grande schermo nel 1975, con Cecilia - Storia di una comune anarchica di Jean Louis Comolli.
Tra il 1987 e il 1988 lavora con Peter Brooks al suo Centre International de Recherche Thèatral per l’opera epica Le Mahabharata; occasione che permetterà a Vittorio Mezzogiorno di esplorare nuovi orizzonti della recitazione e mettersi in gioco in una messa in scena che mescola scene, temi e accenti di tradizione teatrale e letteraria di differenti origini e provenienza.
Lavora con alcuni dei maggiori registi italiani e stranieri contemporanei, e negli anni ’90 oltre alla celebre serie La Piovra, che lo consacra definitivamente al grande pubblico televisivo, recita per il grande schermo in La Condanna, per la regia di Bellocchio, in Cerro Torre-Grido di Pietra di Herzog ricevendo il premio Ciak D’Oro come migliore attore (1991). Ultimo film, con Gitai, nel 1992, Golem.
Scompare prematuramente il 7 gennaio 1994, stroncato dalla malattia.
Data di pubblicazione: (29 Settembre 2009)
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